Basta rincorrere emergenze e politiche esclusivamente repressive, Roma si rigenera promuovendo e rafforzando democrazia, protagonismo, solidarietà, mutualismo .
Vogliamo un welfare dei diritti, diffuso, in grado di costruire territori accoglienti per tutti!
Basta con la macelleria sociale, la chiusura dei servizi e dei progetti sociali.
Basta con i bandi pubblici capestro al massimo ribasso che non garantiscono dignità del lavoro e qualità dei servizi.
Il debito del Comune non è il nostro debito!
Servono più risorse da investire nel sociale, per migliorare le condizioni di vita di una cittadinanza oppressa e sofferente, soprattutto nelle periferie abbandonate!
Siamo chiamati a rispondere alla diffusione delle nuove povertà con la partecipazione dei cittadini, con il protagonismo dell’associazionismo e della cooperazione che sono espressione dei territori.
Siamo chiamati a cambiare Roma anche attraverso l’affermazione di nuove economie ecologicamente sostenibili, accoglienti e solidali.
Serve un programma di rilancio delle politiche sociali nella città ridefinendo bisogni e priorità dei territori.
E’ possibile realizzare questo cambiamento, bloccando da subito la svendita del patrimonio comunale e le richieste di sgombero degli spazi pubblici assegnati, riaffermandone un uso sociale e solidale.
E’ necessario ricostruire una speranza, nell’epoca dei commissariamenti e dei debiti, è fondamentale rifondare una visione di città in grado di farci superare questa terribile epoca di oscurantismo, di tristezza e di un governo che punisce i poveri, i precari, i senza casa, i disabili, gli operatori sociali, i lavoratori, i disoccupati, i giovani, gli anziani…
Per tutto questo abbiamo deciso di riprendere parola e di manifestare con i nostri corpi, con le nostre idee, le nostre tante realtà, per essere ancora più visibili di fronte a una politica che si ostina a non voler vedere e a non voler sentire!
I diritti dei cittadini, il diritto al welfare, non si possono commissariare!