Rete Femminista "No muri, no recinti"22 aprile 2016
Lettera aperta alle
donne che vogliono un altro
genere di
EuropaIl
25 aprile festeggeremo come sempre l’anniversario della Liberazione. Ma in quale l
iberazione oggi possiamo riconoscerci come
cittadine europee?
Di fronte alle tragiche morti nel Mediterraneo, e alla terribile condizione di migliaia di richiedenti asilo davanti alle frontiere chiuse e ai fili spinati, c’è chi in nome dell’Europa pronuncia parole intrise di razzismo e di crudele indifferenza. Rinascono – o forse non sono mai scomparse – regressive logiche patriarcali e nazionaliste nemiche dei diritti umani e delle libertà. Poter andare dove si vuole, dice Hannah Arendt, è il gesto originario dell’essere liberi, e questo le donne lo sanno bene.
Sbarrare le porte dell’Europa a migliaia di persone in fuga da guerre e violenze, o costringerle ad ammassarsi nei disumani campi profughi, davanti a frontiere improvvisamente risorte nonostante Schengen, significa violare i loro diritti e accettare anche di vederle morire davanti ai nostri occhi, com’è accaduto tempo fa alla frontiera macedone dove tre giovani, tra cui una donna, sono stati travolti dai gorghi del fiume Suva Reka nel tentativo di passare a nuoto il confine.
Ma non basta. Adesso istituzioni e governi propongono respingimenti collettivi con il ricorso a forze di polizia eufemisticamente chiamate “Guardia costiera e di frontiera europea”.
"Se non saremo in grado di proteggere le nostre frontiere esterne allora questo potrebbe portare a una grave perturbazione del nostro mercato interno", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Grave perturbazione del mercato? Rifiutiamo questa mercificazione della vita umana. Primum vivere, prima le persone. E infatti, nonostante tutto, continua per fortuna la splendida solidarietà di tante persone comuni, e il lavoro eroico della gente di mare che salva ogni giorno quante più vite possibile a Idomeni, in Macedonia, a Lampedusa… Ma non basta.
Come Rete femminista “No muri, no recinti” già dallo scorso ottobre abbiamo lanciato un appello per chiedere un altro genere di politiche europee sull’immigrazione, che ha raccolto numerose adesioni di gruppi e associazioni di donne in Italia, in Spagna e in Grecia. Vogliamo che l’Europa accolga le persone migranti con dignità, umanità e sicurezza, sottraendole alla violenza e allo sfruttamento degli scafisti e dei passeur.
La nostra petizione su
Change.org (L’Europa apra le porte ai migranti e usi i finanziamenti per garantire viaggi aerei sicuri) ha raccolto finora oltre 2.200 firme e le stiamo inviando alle parlamentari europee per sollecitarle a considerare le proprie responsabilità in merito. La nostra proposta è molto concreta: l’Europa smetta di finanziare la Turchia dove non si rispettano i diritti umani, e usi quei soldi per salvare le persone in fuga dalla morte in mare, organizzando viaggi sicuri e un’accoglienza degna sul suolo europeo. Questo significa per noi festeggiare il 25 aprile, oggi.
Ecco quindi perché ti mandiamo questa lettera aperta. A te, cara amica nota o sconosciuta, chiediamo di firmare, ringraziandoti di cuore.
Rete Femminista “No muri, no recinti”
Luciana Abate
Francesca Amoni
Mariagrazia Angelini
Giordana Armati
Patrizia Arnaboldi
Anna Maria Balbi
Fiorentina Barbieri
Lorenza Bartolotti
Giuliana Beltrame
Enrica Beretta
Nicoletta Bernardi
Concetta Brigadeci
Mariella Busi De Logu
Giovanna Capelli
Gabriella Cappelletti
Adelaide Castellucci
Marina Cavallini
Josette Rome Chastanet
Serena Corsi
Vittoria Cova
Rina Cuccu
Cecè Damiani
Nadia De Mond
Raffaella Del Deo
Costanza Fanelli
Nicoletta Gandus
Severina Gangere
Mirta Ghinassi
Simona Giannangeli
Emilia Giusti
Maria Grapsa
Ione Guerrini
Francesca Koch
Anna Lacchini
Floriana Lipparini
Anna Luppi
Silvana Magni
Giovanna Majno
Loretta Merenda
Francesca Moccagatta
Luisa Morgantini
Laura Morini
Grazia Naletto
Adriana Nannicini
Maria Linda Odorisio
Marta Orazi
Giuliana Ortolan
Carla Panajoli
Liliana Pelanda
Nicoletta Pirotta
Patrizia Politelli
Miranda Ragazzoni
Franca Roncari
Antonia Sani
Cinzia Spaolonzi
Nadia Tarantini
Patricia Tough
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.https://www.facebook.com/Rete-femminista-No-muri-no-recinti-895889287177047/