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L'Appello

19 marzo 2013

I dispersi e i morti nel Mediterraneo hanno un nome. In questi giorni circola un appello delle madri e delle famiglie dei migranti tunisini dispersi, che conoscono i loro figli, sanno quando e come sono partiti per attraversare il Mediterraneo e da 2 anni pretendono che le istituzioni rendano conto della loro vita. ...
D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza
30 gennaio 2013

Cinque richieste politiche rispetto alla violenza contro le donne, cinque punti che non devono mancare nel programma politico del futuro governo! Lo chiede l'associazione nazionale D.i.Re che presenta il proprio Manifesto contro la violenza alle donne e chiede alle future e ai futuri parlamentari
Invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere questo appello e a diffonderlo.


Leggi
il testo dell'appello in italiano e inglese
La storia
di Pinar
Il Blog di Pinar Selek
Invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere questo appello e a diffonderlo.
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http://solidarietapinarselek.noblogs.org







6 dicembre 2012

C'è una voce a Roma, plurale e indipendente, che rischia di spegnersi.
Abbiamo iniziato a sentire e a seguire Radio Popolare Roma nel 2005, l'anno della sua nascita, e molto presto siamo entrati a farne parte anche noi chiamati a partecipare a quel modello aperto di fare informazione che in questi anni ha saputo crescere ed affermarsi nella nostra città.
da Migranda
25 novembre 2011

Per adesioni scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Adama è una donna e una migrante. Mentre scriviamo, Adama è rinchiusa nel CIE di Bologna. È rinchiusa in via Mattei dal 26 agosto, quando ha chiamato i carabinieri di Forlì dopo essere stata derubata, picchiata, stuprata e ferita alla gola con un coltello dal suo ex-compagno. Le istituzioni hanno risposto alla sua richiesta di aiuto con la detenzione amministrativa riservata ai migranti che non hanno un regolare permesso di soggiorno. La sua storia non ha avuto alcuna importanza per loro. La sua storia – che racconta di una doppia violenza subita come donna e come migrante – ha molta importanza per noi.
di Lea Melandri e Maria Grazia Campari
Associazione per una Libera Università delle donne di Milano

FIRMA L'APPELLO

VIOLENZA DI GENERE: DAL PRIVATO ALLA SFERA PUBBLICA

Il problema della violenza maschile sulle donne - in particolare quella che avviene in ambito domestico (maltrattamenti, stupri, persecuzioni, omicidi, ecc.) - è stato, negli ultimi sei anni, al centro di grandi manifestazioni nazionali, oggetto di dibattiti, appelli, documenti, ricerche, iniziative cittadine, da parte delle componenti più varie dell’impegno femminile. Il fenomeno, come apprendiamo purtroppo dalle cronache quotidiane, non è diminuito,  anzi, è aumentato sommandosi alla violenza omofobica contro la libertà di scelta sessuale, mentre  è invece inspiegabilmente scomparso dall’agenda del movimento delle donne nel momento stesso in cui stanno per essere chiusi, per mancanza di finanziamenti, alcuni centri antiviolenza
da leventicinqueundici
16 dicembre 2011

DA UNA SPONDA ALL'ALTRA: VITE CHE CONTANO

In questi giorni circola un appello dei familiari dei migranti tunisini dispersi. Come sapete, subito dopo la rivoluzione molti giovani sono partiti verso l'Europa rivendicando la loro libertà di movimento. Di molti di loro - 300, forse 500 persone - non si hanno più notizie.
Quasi nessuno, però, qui in Italia e all’inizio anche in Tunisia ne ha parlato. Una notizia ignorata, mentre le famiglie in Tunisia avevano incominciato a organizzarsi con presidi, manifestazioni e sit-in, ignorate a lungo dalle istituzioni del loro paese così come dalle istituzioni italiane e europee.
dell'Osservatorio Antirazzista Territoriale Pigneto – Prenestino

A oltre cinque mesi di distanza dalla rivolta dei lavoratori africani, Rosarno continua ad essere ovunque: dalla Puglia, dove la Flai-Cgil lancia in questi giorni l’ennesimo allarme, a Castel Volturno, da Cassibile all’Agro Pontino, dove è stata dimostrata la presenza del caporalato legato alla criminalità organizzata e migliaia di lavoratori immigrati sono scesi in strada per denunciare l’estremo sfruttamento del lavoro nero.
Terre-Mutate per la casa delle Donne a L'Aquila
25 gennaio 2012
 
Care amiche,
vi inviamo un appello contro l’ordinanza “scellerata” che assegna alle diocesi abruzzesi fondi destinati ai Centri Antiviolenza.
È per questo che vi chiediamo:
- di divulgare, dove e come ritenete opportuno, l’ennesimo sciacallaggio ai danni delle donne, per giunta aquilane e terre”mutate”;
- di raccogliere adesioni di protesta;
- di copiare e incollare il testo che segue e inviarlo via fax (0862308503, segreteria coordinamento SGE, 0862308657, assistenza alla popolazione) o email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al Commissario delegato Chiodi. Mandate una copia della vostra firma a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Nella certezza che farete camminare il nostro appello, vi ringraziamo.

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Zeroviolenza è un progetto di informazione indipendente che legge le dinamiche sociali ed economiche attraverso la relazione tra uomini e donne e tra generazioni differenti.

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