di
Lea Melandri*
22 novembre 2011
Aporia è un termine poco usato ma, in questo caso, più preciso che “contraddizioni”. Si usa quando si possono attribuire a uno stesso concetto ragionamenti opposti.
La domanda da cui sono partita è la seguente: il materno (maternità reale, simbolica, doti femminili, ecc.), così come è comparso in varie fasi del movimento delle donne, è una permanenza, un’invariante, cioè un’identità, un ruolo che ereditiamo da quella che è stata considerata tradizionalmente la “differenza femminile” – una differenza desunta più o meno deterministicamente dalla capacità biologica di fare figli –, oppure un fattore di cambiamento?