di Maddalena Robustelli* da Quasimezzogiorno

Nei giorni scorsi l’Anci ha pubblicato l’elaborazione dei dati, forniti dal Ministero degli Interni, relativi alle amministrative del 2011. In prossimità di tali elezioni un gruppo di associazioni di donne, tra cui Corrente Rosa, l’Udi, Rete per la parità, G.I.O., Noi rete donne, ha lanciato la petizione “mai più donne italiane portatrici d’acqua”, “invitando i partiti ed i movimenti politici ad adoperarsi, in assenza di norme specifiche, autonomamente per l’effettiva presenza paritaria delle donne nella vita pubblica e nelle cariche rappresentative”. L’appello, però, è caduto nel vuoto perché i dati dell’Anci attestano il contrario, almeno per quel che riguarda le candidate alla carica di sindaco.
L'ASSOCIAZIONE  NAZIONALE UDI, UNIONE DONNE IN ITALIA, E'  LEGITTIMATA  AD INTERVENIRE NELLE AZIONI GIUDIZIARIE

Il processo che si è concluso con questo importante precedente giudiziario è quello promosso da quattro cittadine lombarde e dalla Associazione art. 51-Laboratorio di democrazia paritaria che nel 2010 avevano avviato una causa al TAR Lombardia contro le nomine del Presidente della Regione che su 16 assessori aveva nominato 15 uomini e 1 donna.  

LE EX LAVORATRICI OMSA






Lo stabilimento OMSA di Faenza (RA) è stato chiuso non per mancanza di lavoro, ma per mettere in pratica una politica di delocalizzazione all'estero della produzione e ottenere maggiori guadagni. Il proprietario dell'OMSA, Nerino Grassi, ha infatti deciso di spostare questo ramo di produzione in Serbia, dove  la manodopera, l'energia e il carico fiscale sono notevolmente più bassi.
Questa decisione ha portato oltre 300 dipendenti, in maggior parte donne e non più giovani, a rimanere senza lavoro.
Le autorità hanno fatto poco e niente per incentivare Grassi a rimanere in Italia.

#save 194




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Il 20 giugno (oggi) a Roma si discuterà dell’art. 4 della Legge194/78.
Attaccano nuovamente la legge sulla salute riproduttiva, i consultori e l’interruzione di gravidanza.
ASSEMBLEA PUBBLICA

Martedì 6 marzo, ore 19.00
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 - Roma


Dalle politiche dell'inclusione a quelle dell'autonomia
L’unica sicurezza possibile sono le donne del mondo che si autorganizzano
Leggi l'Appello
Firma L'appello


24 settembre 2011



Sabato 24 settembre studenti, donne, precarie e migranti hanno contestato la presenza dell'on. Olimpia Tarzia a Piazza Navona a Roma, presso la festa degli editori romani.
da l'Unità
1 luglio 2011

L'applicazione della legge 194 sull'interruzione della legge della gravidanza rischia di non poter essere applicata ad Arezzo poiche' non c'e' piu' in servizio alcun medico non obiettore. Lo sostengono i Radicali aretini i quali stamani hanno dato vita a una protesta davanti all'ingresso dell'ospedale di Arezzo, dove una trentina di persone hanno manifestano con cartelli il proprio dissenso per la mancanza di medici non obiettori. ''C'e' il rischio - dicono i manifestanti - che non sia piu' possibile interrompere una gravidanza al San Donato di Arezzo''.
CasaLiberaTutte da oggi,
14 maggio 2011, è nostra!


Siamo disoccupate e precarie, studentesse e insegnanti, donne e lesbiche, ragazze e , bambini/e, siamo nate e cresciute qui o molto lontano da qui. Così reagiamo alla crisi che vorrebbe ridurci a lavorare e basta, perpagare affitti insostenibili, facendo i salti mortali per arrivare alla fine del mese.
Scegliamo e ci prendiamo una casa per tutte, uno spazio che risponda al nostro bisogno di casa, di calore, di condivisione, di lotta, di creatività, di gioia. Una casa per reagire all'imposizione eterosessista e patriarcale e riprenderci una vita libera.
La nostra* risposta al servizio del tg1 (1/03/2011 edizione 20.30) sulle spaccature del "fronte del 13 febbraio"
Nell'edizione delle 20,30 del tg1 del 1/03/2011 andava in onda un servizio che annunciava la spaccatura del comitato s"e non ora quando" e del "fronte" delle donne del 13 febbraio. Il servizio faceva riferimento alla moltiplicazione di iniziative previste per il prossimo 8 marzo. In particolare al corteo indetto a Roma (ore 18 piazza Bocca della verità) dalla rete di donne, studentesse, precarie, migranti, femministe, lesbiche, che lo scorso 13 febbraio hanno attraversato Piazza del Popolo e il centro di Roma in corteo selvaggio fino a palazzo Montecitorio.

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Zeroviolenza è un progetto di informazione indipendente che legge le dinamiche sociali ed economiche attraverso la relazione tra uomini e donne e tra generazioni differenti.

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