di Viola Giannoli, Repubblica
15 febbraio 2011

TREMATE, tremate, le donne son tornate. Non più streghe come si cantava negli anni Settanta, né radical chic come ha sottolineato il ministro Gelmini. Le nuove femministe hanno tra i 18 e i 35 anni, sono giovani, la maggior parte studentesse, altre lavoratrici più o meno precarie. Un universo sotterraneo ma brulicante, spesso poco visibile perché fuso con i movimenti per la ricerca, la casa, il welfare.

LE CRONACHE DI TARZIA

di Ersilia Crisci (Women in the city)

Non sfiamma la protesta provocata dalla proposta di legge di riforma dei consultori del Lazio presentata dalla consigliera regionale Olimpia Tarzia.
L'ultima manifestazione pubblica (in ordine di tempo), quella organizzata il 25 novembre, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, ha visto l'”Assemblea permanente delle donne contro la proposta Tarzia” presidiare l'ingresso della sede della Regione Lazio con cartelli e slogan, mazzetti di prezzemolo e coperchi di pentole. Quando in strada ha fatto una breve apparizione anche un gruppetto di sostenitori della proposta, simpatizzante del Movimento per la vita, la polizia “per precauzione” si è schierata in assetto antisommossa, impedendo al corteo dell'Assemblea di sfilare liberamente nei pressi della Regione.
del Coordinamento Ru486 Milano

COS’E’ L’ABORTO FARMACOLOGICO E COME SI SVOLGE
L’aborto farmacologico non è da confondere con la pillola del giorno dopo che va utilizzata entro 3 giorni da un rapporto sessuale a rischio.
L’aborto farmacologico è indotto dall’assunzione di due farmaci, mifepristone e prostaglandina, da assumere in giorni diversi, seguendo il meccanismo biologico dell’aborto spontaneo. E’ efficace entro la 9° settimana di gravidanza, ma in Italia l’utilizzo è consentito esclusivamente entro la 7° settimana (cioè entro il 49° giorno contando dal primo giorno dell’ultima mestruazione).

Appuntamenti per il #25novembre

Una selezione degli appuntamenti previsti per oggi 25 novembre

LE POPOLANE CHE FECERO L'ITALIA


Le donne presero parte all’Unità d’Italia. La cosa è nota; dei salotti mondani in cui nobili dame intellettuali alimentavano la cospirazione, profittando del censo per trasmettere ai patrioti informazioni carpite all’elite governativa, denari per sostenere rivolte e guerre d’indipendenza, si sa quasi tutto.

UNA RETTIFICA

Riceviamo da Francesca Koch (Casa internazionale delle donne) e volentieri pubblichiamo

Gentile  Viola Giannoli,
ho letto il suo articolo di martedi 15 "Giovani, precarie e ribelli : da qui riparte il femminismo" e ne ho apprezzato la serietà e la documentazione.
Rispetto al suo augurio finale che la casa delle Donne di Trastevere "ritrovi nuova linfa e diventi  la sede di un'assemblea cittadina permanente", vorrei solo informarla che la Casa delle donne già dal luglio 2010 ha aperto la mobilitazione contro la pdl Tarzia, e da allora è la sede dell'"assemblea permanente delle donne contro la proposta Tarzia" che vi si riunisce tutti i lunedi e che ha già promosso numerose iniziative di contrasto, a cominciare dalla raccolta di firme per il ritiro della proposta.

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Zeroviolenza è un progetto di informazione indipendente che legge le dinamiche sociali ed economiche attraverso la relazione tra uomini e donne e tra generazioni differenti.

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