Basta violenza sulle donne

da Pubblico
24 novembre 2012

La lingua è una porta stretta ma rivela molto della cultura che esprime. E la fatica che fa oggi la nostra lingua a riconoscere la violenza contro le donne dice molto del nostro paese: non riusciamo a tradurre adeguatamente Stalking e solo da poco siamo riusciti a far entrare nel lessico corrente la forma Femminicidio, già da tempo adottata dalle organizzazioni internazionali.

dell'Osservatorio Nazionale Stalking
9 settembre 2011

E’ allarme sociale: crollo delle denunce e sfiducia nelle autorità, mentre aumentano gli omicidi.

Secondo i dati di una ricerca condotta dall’Osservatorio Nazionale sullo Stalking, un italiano su cinque è vittima di molestie insistenti: un dato allarmante, che rappresenta eloquentemente una mattanza senza soluzione di continuità che colpisce le donne e gli uomini, indipendentemente dall’età, dall’estrazione sociale e dall’appartenenza etnica. Numeri che sono impressionanti oggi, e che non sono certo rassicuranti per le evoluzioni future del fenomeno degli atti persecutori: il dato più preoccupante è il numero oscuro celato dietro ai dati ufficiali. La maggior parte delle vittime, infatti, non denuncia lo stalking, considerando quest’atto come qualcosa di simile al firmare la propria condanna a morte.
di Progetto La ragazza di Benin City

Isoke Aikpitanyi, ha scelto una data simbolica per iniziare la diffusione di un documento unico nel suo genere: tre nigeriane ex vittime della tratta, hanno realizzato una indagine nazionale sulla realtà sommersa delle nigeriane vittime della tratta; hanno avvicinato oltre mille “nuove” vittime, un campione assolutamente straordinario. La prima diffusione avverrà, a partire dal 25 novembre di quest’anno, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’indagine è stata svolta con il supporto del Dipartimento Pari Opportunità.

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