25 03 2014

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato oggi una delibera per ampliare le modalita' per l'interruzione volontaria di gravidanza medica negli ospedali del Lazio mediante la somministrazione della pillola Ru486. Fino ad oggi, infatti, era previsto che l'aborto medico con la pillola Ru486 si potesse effettuare solo in regime di ricovero ordinario della durata di 3 giorni. Con il provvedimento adottato dalla Giunta Zingaretti si stabilisce che il trattamento farmacologico potra' avvenire anche in Day hospital.

Spettera' comunque al medico, che prende in carico la paziente, la decisione di estendere o meno la durata del ricovero, ovviamente sulla base del quadro clinico della donna.

La scelta della Regione si basa su evidenze scientifiche internazionali, ricerche, tra cui quella del Collegio inglese di ostetricia, pareri dell'Oms e sui dati dell'ultima relazione annuale (28 febbraio 2013) del ministero della Salute che sottolinea come il 76% della donne che accedono in ospedale per l'interruzione di gravidanza mediante Ru486 rifiutavano il ricovero obbligatorio di tre giorni. Si ricorda inoltre che attualmente l'interruzione di gravidanza mediante intervento chirurgico avviene in regime diurno.

La delibera, preso atto dei dati, stabilisce che l'intervento puo' essere fatto anche in Day hospital seguendo tre precisi step: il primo che prevede l'accesso e pre-ospedalizzazione, il secondo avviene con il controllo degli esami e la somministrazione del farmaco, il terzo con i controlli clinici.

La visita ambulatoriale finale, invece, deve avvenire  entro 21 giorni dalla prima somministrazione del farmaco. La pillola Ru486 rappresenta una soluzione meno invasiva rispetto all'intervento chirurgico, per questo motivo e' stato opportuno operare un cambiamento della normativa in atto nel Lazio e che spesso creava non pochi ostacoli alle donne che intendono interrompere la gravidanza. Questa delibera, attesa da molto tempo, semplifica infatti le procedure per chi intende interrompere la gravidanza. E' un atto di profondo rispetto per le donne, gia' adottato in altre regioni, come l'Emilia Romagna e l'Umbria.

"A questo si aggiunge il lavoro che, anche su istanze delle associazioni, stiamo portando avanti da 4 mesi insieme a tutti gli operatori dei consultori del Lazio- ha detto Zingaretti- con lo scopo di rilanciare e di restituire  il giusto  ruolo e la dignita' che meritano questi servizi, nel campo della prevenzione, dell'assistenza e del diritto alla salute. In questo modo la Regione ha intrapreso un percorso di grande civilta' che tutela il diritto alla salute e il diritto di scelta della donna".

Ivan Cavicchi, Quotidiano Sanità
20 marzo 2014

Vi è un problema di tutela della professione perché nel caso del'IVG molti ginecologi sono esposti ad un vero e proprio depauperamento professionale. Ma non è possibile assicurare alle donne i loro diritti se non salvaguardiamo allo stesso tempo i diritti di chi lavora.

Aborto e potere. Intervista a Lisa Canitano

  • Giovedì, 20 Marzo 2014 08:15 ,
  • Pubblicato in L'Intervista
Monica Pepe, Zeroviolenzadonne
24 marzo 2014

Quanti anni sono che la 194 non viene applicata correttamente nel sistema sanitario pubblico e perchè?


Mah, è difficile stabilire l'anno in cui è cominciato ad andare peggio. Certo la ripresa della aggressività di una parte del mondo cattolico è stata favorita dal ventennio berlusconiano.

Aborto, la legge negata

  • Mercoledì, 12 Marzo 2014 14:08 ,
  • Pubblicato in L'Inchiesta
Repubblica
12 marzo 2014

All'ospedale San Camillo, a Roma, si comincia ad aspettare all'alba. All'aria aperta. In primavera come in inverno. Sulle scalette esterne che portano giù, in basso, al livello scantinato. Lì, scendendo una lunga rampa di gradini, si trova il Day Hospital-DSurgery della legge 194.

Ad abortire sole, magari in un cesso, siamo state troppe

  • Mercoledì, 12 Marzo 2014 12:57 ,
  • Pubblicato in La Denuncia
Baruda
11 marzo 2014

Valentina porta il mio stesso nome, gli ospedali dove abbiamo vissuto un'esperienza simile son diversi, stessa e maledetta è la città, capitale in "grande bellezza" e nel numero degli obiettori.
L'aborto terapeutico sventra nel corpo e nell’anima, qualunque cosa pensate essa sia.

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