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È la disoccupazione, bellezza

Pubblicato il report mensile dell'Istat che vede di nuovo calare l'occupazione, su base mensile e annuale. La disoccupazione torna al 12,7%, stop ai presunti effetti virtuosi del Jobs Act. La disoccupazione giovanile torna a registrare un record stratosferico: 44,2%
Marta Fana, Il Manifesto
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Corriere della Sera
31 07 2015

Dopo il calo nel mese di aprile (-0,2 punti percentuali) e la stazionarietà di maggio, a giugno il tasso di disoccupazione torna a crescere di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, arrivando al 12,7%. Su base annua - fa sapere l’Istat - il tasso mostra un incremento di 0,3 punti percentuali. Il numero di disoccupati in Italia aumenta dunque dell’1,7% (+55mila) su base mensile. Mentre, sempre a giugno, gli inattivi sono 131 mila in meno rispetto allo stesso mese del 2014 (-0,9%) e c’è un leggero calo anche rispetto a maggio (-0,1%). L’Istat osserva che l’aumento dei disoccupati negli ultimi 12 mesi (+85mila) è «associato ad una crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla riduzione del numero di inattivi».

Disoccupazione giovanile al 44,2%, top dal ‘77
Il tasso di disoccupazione giovanile sale al 44,2% a giugno e tocca il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensile e trimestrali, nel primo trimestre 1977. La disoccupazione aumenta di 1,9 punti dal mese precedente, ma al tempo stesso si riduce il tasso di inattività di 0,2 punti fino al 74%. Dal calcolo del tasso di disoccupazione, sottolinea infatti l’Istituto di statistica, sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. Secondo l’Istat, il calo dell’occupazione registrato a giugno riguarda i più giovani. Gli occupati 15-24enni diminuiscono del 2,5% rispetto a maggio (-22 mila). Il tasso di occupazione giovanile, pari al 14,5%, diminuisce di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il numero di giovani disoccupati aumenta su base mensile (+5,2%, pari a +34 mila). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all’11,5% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza aumenta nell’ultimo mese di 0,6 punti percentuali.

Non si ragiona più solo dei 6 milioni e 28 mila "poveri assoluti" indicati dell'Istat, ma tra questi si va a sondare la situazione di "povertà alimentare" che colpisce [...] i 5 milioni e mezzo di italiani, scoprendo ad esempio che a soffrirne di più sono proprio le coppie con tre o più figli a carico.
Lucia Bellaspiga, Avvenire ...

Solo gli immigrati ci salvano dal "gap demografico"

  • Mercoledì, 17 Giugno 2015 12:00 ,
  • Pubblicato in L'Inchiesta
Migranti-AccoglienzaDavide Colombo, Il Sole 24 Ore
16 giugno 2015

In un Paese che inesorabilmente invecchia e nel quale continuano a diminuire le nascite solo i nuovi migranti in arrivo garantiscono la crescita zero (o quasi) della popolazione residente. ...

In Italia non si nasce più. Mai così male dal 1918

Marc-Chagall-Introduction
Il saldo è negativo per oltre 95 mila unità. "Solo i flussi migratori compensano il calo". [...] Gli immigrati provengono da circa 200 Paesi diversi, ma per più della metà si tratta di cittadini di un Paese europeo. Ma chi fa ancora figli in Italia? Secondo gli studi demografici, negli anni della Grande Crisi si è verificata un'inversione di tendenza: ora sono le donne con titoli di studio più elevati ad avere un numero di figli più vicino a quello desiderato, mentre le coppie appartenenti alle classi popolari sono quelle che più hanno sofferto le conseguenze della recessione, con un calo evidente dei bimbi nati.
Diego Motta, Avvenire ...

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