Kobane, reportage dalla città martire

  • Lunedì, 21 Dicembre 2015 11:36 ,
  • Pubblicato in Il Racconto
Kurdistan Rojava KobaneLorenzo Cremonesi, Corriere della Sera
21 dicembre 2015
 
Da due mesi il confine con la Turchia, che dista poche centinaia di metri dalla città, è chiuso. I soldati turchi sparano a chi cerca di valicarlo. E anche dalla parte del Kurdistan iracheno la situazione non è facile. ...

Produzioni dal Basso
09 09 2015

Un libro, un video, un blog, una mostra fotografica, solidarietà diretta e il supporto ad un progetto d'appoggio alla resistenza curda in Rojava.

La situazione politica e sociale generata dall’attacco del governo Turco al Rojava negli ultimi mesi ha trasformato il nostro progetto e le tempiste del progetto. Non produrremo tutto il materiale narrativo/informativo in una unico blocco. Divideremo il progetto in due turni.

Il primo viaggio (5-15 ottobre) darà il via al progetto, sarà aperto il blog che giornalmente racconterà l'esperienza. Al ritorno realizzeremo la mostra fotografica, che poi sarà ampliata, e un breve ebook. Il secondo viaggio, con tempi da definire, completerà il materiale necessario per il libro ed il video.

Metà del ricavato di questa raccolta fondi verrà devoluto direttamente alla comunità curda a sostegno di un progetto d’appoggio alla Resistenza nel Rojava. Il progetto verrà individuato sul campo insieme alla comunità curda durante il primo viaggio. L'altra metà dei fondi serviranno a finanziare la produzione di materiale artistico e informativo, il cui ricavato finale andrà poi anch’esso a sostegno del progetto scelto.

Dopo queste precisazioni ecco il testo completo del progetto:

Siamo stati a lungo in silenzio. È tempo di muoversi, di avvicinarci gli uni agli altri, di parlare tra noi, di agire insieme. Accettiamo la sfida dei curdi, accettiamo il loro invito, troviamoci alle loro manifestazioni e raduni nelle nostre città, muoviamoci e rompiamo questa stretta mortale politica.

Così hanno scritto alcuni compagni tedeschi oltre un anno fa, quando non solo la resistenza ma anche l’esperimento rivoluzionario del Rojava siriano e delle comunità curde in Turchia si è mostrato con tutta la sua forza storica e politica. E noi non possiamo che condividere questo punto di partenza.

La resistenza del Rojava rivoluzionario e del popolo curdo è una delle storie di lotta più interessanti degli ultimi anni. Alla decennale offensiva dello Stato turco e alla più recente guerra civile in Siria, si è aggiunta anche la resistenza contro l’esercito fascista dell’Isis.

La guerra alle porte (perché il Vicino e Medio Oriente è profondamente intrecciato con i destini europei, ci piaccia o meno) non riguarda però solo la sfera militare: aumentano i fronti e si moltiplicano i nemici, in un’area dove il sistema statale imposto quasi cent’anni fa ha cominciato a crollare, tra le rivolte e guerre civili scoppiate nel 2010/11; all’interno di questo caos, le comunità curde hanno iniziato a costruire una società diversa alternativa a tutti i sistemi di dominio finora conosciuti.

Quello che sta succedendo in Rojava infatti ci sembra tremendamente innovativo, politicamente potente e, soprattutto, parla un linguaggio che sentiamo a noi vicino.

Lontano dalle pagine dei giornali e dai clamori televisivi questa vicenda continua a stupire per la sua capacità di ottenere inaspettati risultati militari e successi politici che ci danno speranza.

Staffette internazionali continuano a supportare materialmente il Rojava e il Kurdistan occidentale. Anche da Milano nasce l’idea di formare una carovana che mescoli artisti e attivisti, capace di portare solidarietà concreta e che sappia riportare informazione e comunicazione su quel che sta accadendo vicino e lontano dal fronte del combattimento.

I metri guadagnati dal Ypg e dal Ypj contro l’Isis sono importanti così come l’avanzata del Partito democratico dei popoli (Hdp), organizzazione ispirata alle teorie del confederalismo democratico, vicina alle formazioni del popolo curdo, rappresentante delle istanze più radicali della società turca, alle ultime elezioni generali in Turchia. Le line del fronte hanno forme e dimensioni diverse, si combattono in maniera differente, e si vincono sapendo modificare anche “se stessi” e la stessa società.

L’emancipazione delle donne curde, così come la trasformazione del Pkk, e le forme di autogoverno e autogestione che il Rojava sperimenta, sono solo alcuni degli esempi che ci dicono con chiarezza e forza i successi che, tra i deserti e le montagne del sud-est turco, al confine siriano, si stanno vivendo in questi anni.

Cercheremo di raccontare tutto questo con sensibilità, occhi e intelligenze diverse. A fine viaggio scriveremo un libro e produremo un documentario, entrambi pagati con questo crowdfounding. La vendita di libro e documentario andranno poi a finanziare un progetto, il progetto che sceglieremo in viaggio e che inizieremo a finanziare con una parte importante della raccolta fondi.

Aprire un corridoio per Kobane

  • Giovedì, 03 Settembre 2015 09:08 ,
  • Pubblicato in DINAMO PRESS

Kobane-AiutiDinamo Press
2 settembre 2015

Appello internazionale per un "Corridoio umanitario" - Kobane ha disperatamente bisogno del nostro aiuto per essere ricostruita. Per questo c'è urgente bisogno di creare un corridoio umanitario tra Kobane e la Turchia.

Aprire un corridoio per Kobane

  • Mercoledì, 02 Settembre 2015 13:28 ,
  • Pubblicato in DINAMO PRESS

Dinamo Press
02 09 2015

Appello internazionale per un “Corridoio umanitario” - Kobane ha disperatamente bisogno del nostro aiuto per essere ricostruita. Per questo c'è urgente bisogno di creare un corridoio umanitario tra Kobane e la Turchia.

Ancora oggi, nel luglio 2015, la città di Kobane, situata sulla frontiere turco-siriana, rimane soggetta degli spietati attacchi di ISIS. Dotata di armi meno sofisticate e di risorse limitate, l'incrollabile determinazione di sopravvivere è l'unica arma della popolazione di Kobane di opposizione all'ISIS, per mantenere la propria indipendenza ed essere liberi da tale brutale violenza. E questo è ciò che loro hanno intrapreso, a volte con il supporto delle forze aeree USA come parte della coalizione internazionale per resistere all'avanzata dell'ISIS. Il prezzo della resistenza di Kobane è stato alto: innumerevole il numero dei morti e dei feriti e le infrastrutture della città quasi completamente distrutte, che hanno lasciato le forniture di acqua, elettricità, cibo e medicine al collasso. E la minaccia derivante da ISIS non è stata ancora eliminata.

Durante la battaglia per Kobane, l'ISIS ha lasciato milioni di mine per bloccare il ritorno della popolazione alle proprie case e per rendere la coltivazione agricola da cui dipende la loro sopravvivenza impossibile. Kobane è quasi completamente chiusa dal resto del mondo ed ogni giorno deve fronteggiare nuovi attacchi. L'unica via attraverso cui la popolazione può ottenere le forniture necessarie alla propria sopravvivenza e protezione è a Nord attraverso la frontiera con la Turchia. Questo corridoio è per larga parte chiuso dal governo turco. La Turchia ha fornito asilo e cure mediche a molta gente proveniente da Kobane.

Ciò nonostante, data la scala della guerra all'ISIS e la catastrofica situazione della città, questo non è affatto sufficiente, specialmente da quando molti che erano scappati sono ritornati alla propria città distrutta al fine di ricostruirla. Mentre gli aiuti umanitari internazionali ad altre regioni della Siria sono stati forniti attraverso la frontiera turca, oggi dovrebbe essere possibile anche per la popolazione di Kobane ricevere aiuti. Solo se la frontiera con la Turchia fosse aperta, la popolazione di Kobane sarebbe in grado di ricevere tutto l'aiuto e l'assistenza che le è stato offerto al fine di rifornire, proteggere e ricostruire la propria comunità. La ricostruzione delle infrastrutture distrutte sarà possibile solo se ai volontari ed agli esperti dell'emergenza sarà garantito l'accesso sul campo alla città che è in urgente bisogno.

Per questo motivo stiamo chiedendo al governo turco di aprire urgentemente un corridoio per Kobane che permetta alla città di tornare a vivere ed alla ricostruzione di iniziare. Stiamo inoltre chiedendo a tutte le istituzioni internazionali ed al governo dell'Unione Europea di esercitare la propria influenza sul governo turco perchè finisca il blocco.

Le Nazioni Unite dovrebbero estendere la decisione S/RES/2165 (2014) del 14 Luglio 2014, Articolo 2, al fine di garantire un ulteriore passaggio di frontiera per Kobane. Nel passato, la comunità internazionale, in particolare le Nazioni Unite sono state in grado di garantire un corridoio umanitario attraverso l'intervento politico e diplomatico.

L'apertura della frontiera e il supporto alla ricostruzione di questa città sono oggi questioni di urgenza umanitaria

Valori universali come la democrazia e la libertà vengono oggi difesi a Kobane.

Comitato per la ricostruzione di Kobane

Firmato da:

Thomas Schmidt, Lawyer, Secretary General of ELDH, Germany; Prof. Dr. Norman Paech, International Law - Germany; Dr.h.c. Hans von Sponeck, UN Assistant Secretary-General a.D. - Germany; Murat Çakır, Geschäftsführer der Rosa-Luxemburg-Foundation Hessen-Germany; Prof.Dr.med.Ulrich Gottstein, Frankfurt/Main-Germany; Prof. Dr. Elmar Altvater, Germany; Janet Biehl, Writer, Eco-Feminist -US; Sukla Sen, Peace activist, India; Emma Wallrup, Swedish member of Parliament for the Left, Sweden; Benny Gustafsson, The support comittee for Kurdistan, Sweden; Prof. Franco Cavalli, President of Cancer Fight Association, former MP, Switzerland; Nina Rasmussen og Hjalte Tin, Denmark; Harem Karem, editor, Pasewan, India; Caroline Lucas, MP for Brighton Pavilion, House of Commons; Minoo Alinia, Associate Professor in Sociology,

Department of Sociology, Uppsala University, Sweden; Liliane Maury Pasquier, Federal MP and member of EC- Switzerland; Carlo Sommuruga, MP Social Democratic Party of Switzerland; Jean Zigler ,Membre du comité consultatif du Conseil droits de l'Homme des Nations Unies - Switzerland; Bernard Kouchner, Co-Founder of Doctor Without Borders and former Foreign Affairs Minister - France; Patrice Franceschi , Author of the Book `Die for Kobane` France; Edourd Martin, MEP - France; Vittorio Agnoletto, World Social Forum International Conciel, Italy; Claudio Bisio, Actor, presenter, voice actor, comedian and writer - Italy; Luisa Morgantini, Former Vice-President of European Parliament, Italy; Rete Kurdistan, Kurdistan Solidarty Network, Italy; Blade Nzimande: Minister of Higher Education and Traning and General Secretary of the SACP, ANC, NEC and NWC, South-Africa; Joyce Moloi Moropa: Member of South African Parliament (ANC), Soth-Africa' Zingiswa Losi : 2nd Deputy President of COSATU, South-Africa ; Jeef Radebe : Minister in the Presidency for Performance Monitoring and Evaluation (ANC), Lawyer, Former Political Prisoner, South-Africa; Lechesa Tsenoli: Deputy Speaker of the South African National Assembly, Former Minister of Local Government and Traditional Affairs, South-Africa;

Celiwe Madlopha: Member: National Assembly (Parliament) South-Africa ; Mugwena Maluleka: General Secretary of the South African Democratic Teachers Union (SADTU), South-Africa; Mluleki Dlelanga: National Secretary of the YCLSA, Young Comunist League of South Africa; Hillary Qjukuru: Niigeria, Editor of Uharu (Freedom) Magazine based in South Africa; Adrian Williams: Member: National Assembly (Parliament) South-Africa; George Mashamba : SACP Central Committee Member and former Robben Island Prisoner; Che Mathloke: SACP Central Committe member and Secretary for International Affairs and General Secretary of Friends of Cuba Society in South Africa; Jeremy Cronin : SACP 1st General Deputy Secretary and Deputy Minister of Public Works, South-Africa; Fiona Treggana: Proffesor of Economy, South-Africa; Sabir Abu Saadia: Representative of the SPLM-N Sudan in South Africa; Vuyani Iyhali : Communist Party of Lesotho (CPL) , South-Africa; Inter Parliamentary Work Group in Belgium; Coordination Stop the War against Kurds, Belgium; Kurdish Institutions in Belgium; Info-Turk, Belgium; VREDE, Belgium; Solidarity committee with Rojava,

Belgium; Union of the Socialist Women in Belgium; Belgium Immigrants Collective, Belgium; Anni Pues, Human Rights Lawyer, International Committee Scottish Green Party, UK; Minoo Alinia, Associate Professor in Sociology, Department of Sociology, Uppsala University, Sweden; Joost Jongerden, Assistant Professor, Wageningen University, Netherlands; Shannon Brincat, Academic, Griffith University, Australia; Sukla Sen, peace activist, India; Abdalkareem Atteh, Phd Student, Essex University, UK; Caroline Lucas MP, Green Party of England and Wales, UK; Derek Wall, International Coordinator of the Green Party of England and Wales; UK; Kate Osamor MP, House of Commons, UK; Val Swain, Phd candidate, University of East Anglia, UK ; Houzan Mahmoud, Kurdish feminist activist; Sean Hawkey, photo journalist, UK; Harem Karem, editor, Pasewan.com, UK; Isabel Kaser, PhD candidate SOAS, UK; Stephen Smellie, UNISON South Lanarkshire, Scotland; John Hunt, editor, writer; UK;

Corporate Watch, UK; Julia Iglesias, Newroz Basque-Kurdish Friendship Association, Basque Country; Joe Ryan, Chair of Westminster Diocese for Peace and Justice, UK; Bob Rossi, Labour and solidarity activist, US; Thomas Schmidt, lawyer, Secretary General of ELDH; Bob McGlynn, Neither East Nor West-NYC, US; Andreas Gavrielidis, Greek-Kurdish Solidarity, UK; Trevor Rayne Lecturer in Economics and Public Service Management & Fight Racism! Fight Imperialism! UK; Sarah Parker, human rights activist, UK; Bronwen Jones, barrister, UK; Peter Tatchell, Director, Peter Tatchell Foundation, UK; Dashty Jamal, Secretary, International Federation of Iraqi Refugees-IFIR, UK; Khatchatur I. Pilikian, Prof. of Music & Art, UK; Oonagh Cousins, Film Producer, UK; Joshua Virasami, Social Justice Activist, Black Dissidents, UK; Richard Haley, Chair, Scotland Against Criminalising Communities; Scotland; Nick Hildyard, policy analyst, UK; Isil Altan, Student, Kurdish Society of Nottingham Trent University, UK; Kardo Bokani, Assistant Lecturer, University College Dublin (UCD); Ireland; Jonathan Bloch, author; UK; Azad Dewani, PhD candidate; UK; Baris Oktem,

Post Graduate Sociology Department, University of Essex; UK; Campaign Against Criminalising Communities UK; Dr Meryem Kaya, Trainee doctor, Kurdish Professionals Network, UK; Tara Jaff, musician, UK; Kat Glover, IT developer, UK; Neil Taylor LL.M, PGCM, MCIPR, Lawyer and Journalist, UK; Roza Salih, Human Rights Activist (Glasgow Girl) and the Co-founder of the Scottish Solidarity with Kurdistan, UK; Jasim Ghafur, Visual Artist and Welfare Rights advisor, UK; Raoof Sofie, Accountant-UK; Tim Cooper, treasurer Nottingham Unite Community and Nottingham Kurdish Solidarity campaign, UK; Melissa Cowell, PhD student, Nottingham Kurdish Solidarity Campaign, UK; Yasin Aziz, Author, poet, UK; Penny Papadopoulou, freelance journalist, UK; National Union of Journalists (NUJ), Manchester Branch, UK;

Barbara Spinelli, lawyer, women's rights activist, Italy; Ugo Mattei, jurist, Professor, Hastings College of the Law, University of California, San Francisco; Federica Giardini, Professor, University of RomaTre, Italy; Sandro Mezzadra, Professor, University of Bologna, Italy; Beppe Caccia, researcher, Venezia, Italy; Benedetto Vecchi, journalist of IlManifesto, Italy; Martina Pignatti M., President of UnPontePer... NGO, Italy; Carlo Capellari, Lawyer, italy; Evelyn Dürmayer, Representative of the International Association of Democratic Lawyers(IADL) at the UN Vienna (Austria); La Casa Internazionale delle Donne di Roma, Italy; Erasmo Palazzotto MP – Vice president Foreign Affairs Committee at Chamber of Deputies, Italy; Massimiliano Smeriglio Vice President Region of Lazio, Italy; Andrea Catarci, President of VIII municipality of Rome, Italy; Peppe De Cristofaro MP, Vice president Foreign Affairs Committee at Senate, Italy; Arturo Scotto MP, Spokesperson of Left Ecology Freedom Party at Chamber of Deputies , Italy; Nicola Fratoianni MP, National Coordinator of Left Ecology Freedom, Italy; Celeste Costantino MP, member of Council of Europe's Parliamentary Assembly, Italy; Franco Bordo MP, Italy; Daniele Farina, MP, Italy; Marisa Nicchi, MP, Italy; Giovanni Paglia, MP, Italy; Giulio Marcon, MP, Italy;

Curzio Maltese, MEP, Italy; Marta Bonafoni, member of Regional Parliamentary Assembly of Lazio, Italy; Luca Casarini, member of National Bureau of Left Ecology Freedom, Italy; Gianluca Peciola member of Municipal Assembly Rome, Italy; Annamaria Cesaretti, member of Municipal Assembly Rome; Luca Gibillini, member of Municipal Assembly Milan; Claudio Marotta Council member of VIII Municipality of Rome; Alessio Arconzo, Human rights activist; CSOA La Strada, Roma; Casetta Rossa S.P.A., Roma; Action diritti in movimento, Roma; ESC Atelier Autogestito, Roma; LABAS, Bologna; T.P.O., Bologna; YA BASTA. Bologna; Celia Mayer, Culture and sports councillor, Madrid City Council; COBAS Trade union in Italy; Rojava Calling company help for kurdish in Rojava, Italy; Marco Bruciati, member of Municipal Assembly Livorno, Italy; Rete della Conoscenza, Italy; Giovanni Romano, lawyer, Italy; Anna Falcone, lawyer for human rights; Daniela Brancati, journalist, Italy;

Luisa Betti, journalist, Italy; Nazzarena Zorzella, lawyer in Bologna, Italy; Junior Sprea, artist; Carlo Balestri, Uisp international department; FIOM, Federations trade union Metal Mechanic, Italy; Dott.ssa Lea Boschetti, Membro del Consiglio Direttivo UNICEF, Italy; Stefania Spanò, cartoonist, Italy, Marta Ajò, activist; Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Italy; Amedeo Ciaccheri, consigliere municipio VIII, Roma, Italy; Tiziana Dal Pra, Presidente del Centro Interculturale delle Donne di Trama di Terre Imola-Bologna, Italy; Stefano Galieni, Journalist, Italy; Luigi Ficarra, avvocato in Padova; Davide Falcioni, giornalista di Fanpage; Associazione Senza Paura, Genova; Angela Bellei, Associazione Azad, Italy; Mario Angelelli, Associazione Progetto Diritti; Anna Brambilla, Lawyer in Milan, Italy; Antonia Sani presedent of WILPF Italia (Women’s International League for Peace and Freedom), Italy; Servizio Civile Internazionale, Associazione Laica di Volontariato Internazionale, Italy...

Kurdistan: rapporto dalla battaglia

Donne-KobaneTra gli eroi curdi nella battaglia che ha respinto il Califfato. [...] Ehi, Kosrat, Sher, leone - gli dico- come ti è sembrata la giornata. Normale, dice.
Adriano Sofri, La Repubblica ...

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