Rete Kurdistan.it
26 08 2015
Dai ricordi degli anni ’90 alle immagini del 2015, la violenza sulle donne curde è parte di una strategia volta ad indebolirne la resistenza
Nessuna guerra è bella, ma quella in Kurdistan/Turchia negli anni ’90 è stata veramente violenta. Qualsiasi bambino cresciuto in Kurdistan ha assistito ad almeno un atrocità. Erano gli anni in cui i curdi non erano nemmeno considerati dai media occidentali. Le guerrigliere curde non erano così “popolari” come lo sono ora nella guerra contro l’Isis in Siria. Eppure, i tempi erano brutali come ora.
Erano i primi anni 90, di certo prima del 1993, perchè quell’anno ci siamo spostati da Haskoy, una città nella provincia di Mus nella Turchia Orientale. Eravamo lì per via del lavoro di mio padre. Quell’estate mio nonno era in città, giunto da Varto per farci visita. L’ho chiamato per chiedergli esattamente il mese e l’anno, ma ora ha l’Alzeheimer e non si ricorda neanche di me. Ma vi racconterò cosa accadde quell’estate ad Haskoy. Era verso l’ora di pranzo, se non ricordo male nel fine settimana. Nonno mi prese per mano e ci dirigemmo verso la base militare vicino alla scuola elementare dove studiavo.
Si, ricordo perfettamente, come una bambina di 9-10 anni, tenevo la mano di mio nonno per andare a vedere i corpi dei guerriglieri curdi morti. Erano coperti da giornali, avevano i loro vestiti addosso, e potevo vedere le loro scarpe da ginnastica gialle. Erano stati posti nella base militare del paese misto arabo-curdo di Haskoy nella provincia di Mus. L’esercito turco stava mostrando i corpi per permettere alla gente di sputarci sopra. No, non eravamo lì per sputargli, il mio nonno curdo forse voleva vedere i guerriglieriper la prima volta in vita sua. Ricordo ancora quel giorno, è uno dei ricordi più nitidi della mia infanzia e da allora non più visto guerriglieri curdi…
Agosto 2015, sono nei miei primi 30 anni. Come faccio ogni giorno, ho aperto twitter e mi è apparsa l’immagine orribile di un corpo morto, una guerrigliera curda, denudata e fotografata. Nella foto si possono anche vedere le gambe dell’uomo in piedi affianco al corpo. Non avevo mai visto l’immagine di una guerrigliera su nessun’altro giornale, ma è stata incisa nella mia memoria in un modo troppo difficile per dimenticarla, la mia memoria si tiene stretta quella scena. Tuttavia, l’immagine di quella guerrigliera denudata, fotografata dall’esercito turco, non so che farci, mi da i brividi ogni volta che mi torna in mente.
La guerrigliera è Kevser Elturk, ma quando si unì al PKK nel 2008, come tutti i militanti anche lei cambiò nome: Ekin Wan. Viene dalla città di Wan, ed è stata uccisa nella città curda di Varto, nella provincia di Mus da soldati turchi/forze di sicurezza. Appena la foto è divenuta virale sui social media, il governatorato di Mus ha pubblicato un comunicato stampo confermando che il corpo apparteneva a Ekin Wan (Kevserk Elturk), e che le persone che avevano fatto trapelare la foto sarebbe state indagate.
Secondo la dichiarazione del governatorato di Mus, la guerrigliera è stata uccisa in uno scontro con le forze di sicurezza turche il 10 agosto. La sua famiglia ha ricevuto la salma all’obitorio di Malatya ed è stata seppellita il 13 agosto. La donna che l’ha lavata prima della sepoltura ha dichiarato che Ekin Wan aveva profondi segni lasciati da una corda intorno al collo, la sua gamba sinistra era rotta e le avevano sparato sotto al fianco sinistro.
Il corpo delle donne spesso diventa il campo di battaglia in guerra. Dall’anno scorso, quando Isis ha attaccato gli Yazidi in Iraq, tutti abbiamo saputo degli stupri e delle tortura che le donne hanno dovuto subire. Viviamo in un mondo dove gli uomini pensano che stuprare, rapire le donne, denudare corpi morti sia un modo di sconfiggere il loro nemico. La guerrigliera nuda è stata spogliata dai soldati turchi in un modo che “disonora” il suo combattimento. Ma stavano spedendo un altro messaggio a tutte le donne che combattono contro la mentalità patriarcale; questa sarà la vostra fine se resisterete. Le donne curde e i/le loro amici/he in tutto il mondo hanno iniziato una campagna online mostrando la loro rabbia usando #EvinVanisOurHonor per fermare la guerra contro i corpi delle donne a attirare l’attenzione verso i crimini di guerra dello Stato turco; esigendo una conclusione per questa guerra.
Il 20 agosto attiviste di tutto il mondo si sono recate a Varto per tenere una protesta nel luogo in cui Ekin Wan è stata torturata, uccisa e denudata. Le Madri della Pace hanno gettato i loro foulard bianchi. Lanciare i foulard ha un significato simbolico nella cultura curda, un modo con cui le donne possono fermare i combattimenti. I soldati turchi potrebbero aver pensato di umiliare questa guerrigliera curda fotografandola nuda, ma nei fatti gli si è ritorto contro. Donne di tutto il mondo hanno organizzato proteste, e [il fenomeno] sta crescendo. Una donna curda è stata denudata e stesa di fronte al parlamento svedese per denunciare i crimini che lo stato turco commette contro i corpi delle donne. Le proteste hanno trovato sfogo anche nell’arte. L’immagine qui sopra ne è un esempio.
Noi sapevamo e parlavamo di cosa stava succedendo negli anni ’90 contro le donne curde in Turchia. La polizia e l’esercito turco ha stuprato e molestato le donne nelle basi militari e nelle questure. La foto di Ekin Van torturata e denudata nel 2015 è la prova più evidente della violenza dello stato turco contro i curdi e le donne. Come un gruppo di attivisti curde ha scritto su di uno striscione in Nusabyn: Ekin Wan è la fase più nuda della nostra lotta. Il Movimento delle Donne Curde ha insegnato alle donne che l’onore non può essere ridotto al loro corpo, l’onore è lotta, l’onore è non vergognarsi della resistenza.
di Ruken Isik
Tradotto da “From Memories to Pictures: The War in Kurdistan”
Traduzione a cura di Carlo Perigli
Rete Kurdistan Italia
01 06 2015
Puoi raccontarci dell’operazione per la liberazione della città di Mabruka da ISIS?Quale è l’importanza strategica della città?
Che la liberazione della città Mabruka, del Monte Kezwan (Abdulaziz) e del circondario di Tal Temir e della linea che porta a Habur Hasaka sia benedetto da tutti i popoli del mondo e dalle popolazioni curde,arabe e siriache che vivono nella regione.L’operazione per liberare il versante poccidentale del cantone di Cezire è terminata con un grande successo.La città è un punto strategico per quanto riguarda la presenza della diversità di popoli nella regione e per essere situata tra Hasake,Serekanye,Tal Abyad e Raqqa.
Le aree curde e arabe sono collegate tra loro attraverso Mabruka.Questa città dove pesanti scontri hanno avuto luogo e molti nostri combattenti sono caduti,è stata una ferita in noi. La liberazione della città per noi è un santo progresso.
Che tipo di vantaggio darà nei prossimi giorni alle YPG e alle YPJ la liberazione del Monte Kezwan (Mt. Abdulaziz) e della città di Mabruka?
La liberazione di questa città significa la liberazione del lato della frontiera per il cantone di Cezire in primo luogo.E ‘importante anche per la fraternità dei popoli in quanto ospita il popolo arabo e quello curdo.La zona è abitata prevalentemente da arabi.
Hai parlato della fraternità dei popoli;gli arabi,i siriaci e gli assiri hanno combattuto accanto alle vostre forze durante le recenti operazioni?
Come YPG ci definiamo come un esercito composto da tutti i popoli che vivono nella regione.
Noi crediamo nella democrazia,nell’uguaglianza e nella fraternità.Le YPG hanno permesso a siriaci, assiri, arabi e curdi di agire insieme sulla base di un comune senso di patriottismo.Tutti hanno visto il fatto che si può vivere con la propria identità sotto l’egida delle YPG.I siriaci hanno intrapreso una missione importante, e così ha fatto le forze arabe.C’è un unico scopo e finalità che ci unisce,che è un ordine democratico.
Qual è stato il ruolo della coalizione guidata dagli Stati Uniti nel corso delle più recenti operazioni?
Apprezziamo e ringraziamo la coalizione che in effetti ha giocato un ruolo importante durante le recenti operazioni. Alle YPG e le YPJ che hanno ingaggiato una lotta sul campo contro ISIS è stato fornito un grande sostegno da parte della coalizione dall’aria.
Giresepi (Tal Abyad) è una delle principali roccaforti di ISIS. E si dice che le YPG dopo l’assedio di Mabruka avanzeranno verso Til Abyad.Anche a Kobane le YPG si stanno muovendo verso Tal Abyad. Cosa avete da dire a questo proposito?
In qualità di organizzazione che ha ingaggiato una lotta contro ISIS,per il momento non esprimiamo alcuna intenzione o piani per attaccare un luogo specifico.Combatteremo l’ISIS nelle terre del Kurdistan in Siria fino alla fine, fino a quando i loro attacchi contro il nostro popolo continueranno.Dove non è importante.Non ci arrenderemo all’organizzazione terrorista selvaggia che sta prendendo di mira l’umanità.
Beh,quanto siete lontanii da Tal Abyad in questo momento?
Si tratta di 61 km da Mabruka a Tal Abyad.
L’esercito iracheno sta ricevendo critiche dopo essere fuggito da Ramadi mentre viene sostenuto che dovrebbe fornire ulteriore sostegno per le YPG per il successo che avete ottenuto contro ISIS?
YPG è la sola forza che combatte ISIS e che compie progressi.Un maggiore sostegno alle YPG sicuramente porterà a risultati migliori.Non c’è altra forza in Iraq e Siria per dare battaglia agli attacchi di ISIS.Siamo noi che stiamo combattendo maggiormente e abbiamo almeno fornito un supporto.Dovrebbe esserci dato un grande supporto,possiamo ottenere risultati migliori in un breve periodo.Tuttavia abbiamo una convinzione e continueremo la nostra lotta anche se siamo lasciati soli.
Beh,che dire dell’influenza per la presenza di combattenti da America, Canada, Germania, Francia e altre nazionalità?
Quei nostri compagni hanno un atteggiamento internazionale, credono nella democrazia, la pace e la fratellanza dei popoli.Stanno venendo da tutti i paesi per unirsi alla YPG e ci rende molto felici.
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Tradotto in inglese da Berna Özgencil https://twitter.com/bzgncl