Giulia Zaccariello, Il Fatto Quotidiano
17 dicembre 2017
La vedi dalla spiaggia, dal porto, dal balcone dell'albergo, dal tavolo del ristorante pieno di turisti: la Turchia è così vicina che sembra quasi di poterla toccare allungando la mano. Ed è da lì che ogni giorno partono gommoni e barche piene di migranti. Arrivano principalmente dalla Siria, dall'Afghanistan e dall'Iraq. Credono di varcare le porte dell'Europa, si ritrovano intrappolati in un limbo che può durare mesi, a volte anni.