×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 404

Rosa Parks sul 105

  • Giovedì, 14 Marzo 2013 17:05 ,
  • Pubblicato in Flash news
Corriere Immigrazione
14 03 2013
    
Come si (com)batte il razzismo, nella realtà e nella pratica. Un’illuminante storia minima firmata Igiaba Scego.

Ho incontrato la mia personale Rosa Parks. Ero sul 105. Vi descrivo la scena: l’autista smadonna contro di lei perché la signora (nera, ma non sono riuscita ad individuare il paese) risponde al suo cellulare. L’autista sbrocca e dice: «Io non voglio sentire la sua brutta voce, vada in fondo, non la voglio sentire capito?». Il bus era un po’ pieno. Il fondo manco si vedeva. La signora mormora qualche frase sconnessa al telefono e poi chiede all’autista con la voce più dolce e suadente del mondo: «Caro signore cosa non va? Non credevo fosse reato rispondere al proprio telefono».

L’autista le dice: «Lei mi da fastidio, è lei a darmi fastidio come tutti gli stranieri». E poi apre le porte perché siamo arrivati tutti a Termini. Lei lo guarda e dice: «Mi dispiace che sia così triste oggi. Spero che la sua vita migliori. Le auguro comunque una buona giornata e, se può, sorrida che la vita è breve». Io l’ho inseguita questa signora, l’ho ringraziata. Io ero pronta a prenderlo a schiaffi l’autista. Non sopporto il razzismo. E ne vedo tanto sugli autobus.

Ho detto alla signora: «Era uno sporco razzista. Ma lei è stata una grande». Lei mi ha sorriso e poi mi ha detto: «Così ci sta male tutto il giorno e magari, chissà, migliora. Se lo avessi mandato affanculo avrebbe avuto la conferma alle sue orrende tesi razziste e io questo non lo volevo. Ho imparato nella vita che la non violenza è la miglior arma, sempre. Urlare confonde, urlare non serve a niente. I pugni peggio, mi sento. Semini rabbia, semini odio e poi ti ritorna indietro. Io l’odio me lo sono lasciato dietro le spalle. La dolcezza ferisce di più e ti fa riflettere». Insomma, era Rosa Parks. Decisamente Rosa Parks. E sento che la signora ha insegnato molto anche a me.
 

Frontiere news
14 03 2013

Dopo il vergognoso titolo “Al turista albanese piace il furto”, sbattuto in prima pagina in data 8 febbraio sul quotidiano “Il Tirreno” di Pistoia, la comunità albanese ha deciso di alzare la voce per dire BASTA alle discriminazioni. Il razzismo nei mass media, è stato il tema affrontato durante l’incontro organizzato da AssoAlbania, l’associazione degli imprenditori albanesi in Italia, che solo nella provincia di pistoiese conta più di mille iscritti.

All’evento dal titolo “Informazione irresponsabile o pregiudizio consapevole?”, svolto al circolo Arci “Le Fornaci” di Pistoia il 9 marzo scorso, hanno partecipato diversi giornalisti italiani ed albanesi, oltre a vari componenti della comunità albanese del territorio.

«L’obbiettivo di questa giornata, non è la ricerca di uno scontro o di un’opposizione nei confronti del giornale “Il Tirreno”, ma semplicemente quello di cercare una strategia, un linguaggio comune per venirci incontro e annientare questa tipologia di informazione distorta – afferma Aferdite Shani, portavoce di AssoAlbania – abbiamo inoltrato l’invito anche ai nostri colleghi del giornale “Il Tirreno” e ci dispiace che non siano presenti.» Continuando con la scaletta, è il giornalista Saverio Tommasi che, dopo aver denunciato per primo il titolo “razzista” comparso sul quotidiano locale, dichiara: «chi commette un reato lo fa a danno di tutti, poco importa se egli è fiorentino, americano o albanese, dobbiamo imparare a convivere e lottare insieme, o ci si salva tutti o non si salva nessuno».

«Siamo circondati dall’ignoranza – continua alzando i toni il giornalista Luigi Scardigli – è questo il problema di fondo, è contro questa piaga che dobbiamo fare la guerra, dobbiamo contrastare la disinformazione, le dicerie, gli stereotipi che in questo paese trovano terreno fertile.» Della stessa opinione è anche Barbara Beneforti, rappresentante di UNAR della Provincia di Pistoia, la quale oltre a condannare l’ignoranza, ricorda ai giornalisti e ai quotidiani che scrivono in maniera “irresponsabile” di non limitarsi a chiedere scusa per i loro errori, ma di cambiare approccio offrendo notizie diverse, più positive e meno discriminatorie.

Lo stesso presidente di AssoAlbania, il signor Nikolin Gjeloshi si è espresso ricordando come, nonostante il numero elevato di imprenditori albanesi presenti nel territorio pistoiese, la stampa locale in tutti questi anni ha dedicato più spazio allacronaca nera riguardante gli immigrati, piuttosto di riportare l’attenzione sugli esempi delle persone che ce l’hanno fatta.

L’incontro si chiude con l’intervento dell’avvocato nonché giornalista di AlbaniaNews Darien Levani, il quale ricorda l’esposto presentato all’Ordine dei Giornalisti della Toscana, affinché si attivi per esaminare la gravità del titolo pubblicato su “Il Tirreno”. Inoltre è stata presentata una querela presso la Procura di Pistoia, da parte della quale attendiamo una risposta, conclude il giornalista albanese.

Arber Agalliu

Frontiere News
08 03 2013

All’entrata delle scuole statali elementari Civinini-Arrighi a Pistoia, i bambini hanno trovato ieri la scritta ”Avete voluto gli immigrati? Tenetevi la Tbc”. Con tanto di firma F.N. Il muro imbrattato è un chiaro riferimento a due casi di tubercolosi riscontrati recentemente tra i piccoli studenti. L’Amministrazione comunale ha subito contattato la Questura e ha provveduto a far cancellare la scritta.

“Un gesto che offende l’intera città. Un gesto di odio e, come tale, privo di futuro”, ha dichiarato il primo cittadino della città toscana, Samuele Bertinelli. ”Un’azione riprovevole compiuta da chi ha ritenuto di violare l’intimità e l’innocenza di un luogo di infanzia e di crescita. Un gesto che offende l’intera città. Un gesto di odio e, come tale, privo di futuro”. Il sindaco ha poi affermato che “siamo tutti membri della stessa comunità e a maggior ragione lo sono i bambini che, spesso nati in Italia, contribuiranno, da adulti, a far crescere il Paese. Questi bimbi sono pistoiesi e italiani: una realtà che presto anche l’ordinamento non potrà che riconoscere”.

Anche Khalid Chaouki, neo-deputato Pd, ha commentato quanto accaduto, come riportato da Stranieriinitalia.it:  “Giù le mani dai bambini. Condanniamo il vergognoso gesto compiuto oggi da neofascisti che hanno dimostrato come l’ondata razzista non si fermi nemmeno davanti ai bambini”. “Invitiamo per l’ennesima volta tutte le forze politiche a pronunciarsi in modo inequivocabile contro questa deriva razzista indegna della storia civile del nostro Paese. Rimaniamo fiduciosi del fatto che i responsabili di questo vile atto verranno individuati ed assicurati alla giustizia”.
 














Golden Dawn film: Greek police probe neo-Nazi hate speech

  • Giovedì, 07 Marzo 2013 08:37 ,
  • Pubblicato in Video

 

Channel 4
6 marzo 2013

Warning: this video contains highly offensive and racist language

A Greek criminal prosecutor has launched an investigation after a report on Channel 4 News showed a member of the neo-Nazi Golden Dawn ...
Paese Sera
25 02 2013

È successo ieri sera. L'assalto è stato organizzato da un gruppo di cittadini del Bangladesh per allontanare un connazionale dall'appartamento che gli era stato subaffittato. La vittima è stata ricoverata all'ospedale Pertini in gravi condizioni per le fratture agli arti ed al bacino riportate nella caduta. Tre gli arresti, ricercate altre tre persone.

Per sfrattarlo di casa lo hanno lanciato nel vuoto dal secondo piano. È successo ieri sera, in Via delle Robinie 97, zona Centocelle, al culmine di una 'spedizione punitiva' organizzata da un gruppo di cittadini del Bangladesh (una 57enne, il figlio di lei 35enne, un altro 43enne e altri tre ancora da identificare) per allontanare un connazionale (36enne) dall`appartamento che gli era stato subaffittato.

L'AGGRESSIONE - La donna, insieme ai due uomini e agli altri tre ancora da identificare, si è presentata all`appartamento per eseguire lo sfratto, aggredendo la vittima che ha tentato di ripararsi nel bagno chiudendosi a chiave. La mossa non ha però scoraggiato gli aggressori che, dopo aver sfondato la porta, hanno sollevato di peso l`inquilino lanciandolo nel vuoto dal secondo piano. Il trambusto ha attirato l`attenzione dei vicini che hanno allertato il 112.

GLI ARRESTI - Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo radiomobile di Roma, che hanno soccorso l'uomo e ricostruito la vicenda. La donna, peraltro armata di una mazza, è stata arrestata insieme al figlio ed all`altro cittadino del Bangladesh, mentre gli altri tre aggressori sono ricercati. La vittima è stata ricoverata all`ospedale Pertini in gravi condizioni per le fratture agli arti ed al bacino riportate nella caduta.

facebook

 

Zeroviolenza è un progetto di informazione indipendente che legge le dinamiche sociali ed economiche attraverso la relazione tra uomini e donne e tra generazioni differenti.

leggi di più

 Creative Commons // Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gli articoli contenuti in questo sito, qualora non diversamente specificato, sono sotto la licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0)