Nessuno parla di democrazia

  • Giovedì, 30 Giugno 2016 08:08 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Democrazia Unione EuropeaGianni Ferrara, Il Manifesto
30 giugno 2016

Si affollano le proposte di correggere, integrare, ammodernare, rilanciare l'Unione europea come ordinamento e come progetto in risposta alla Brexit e per limitarne gli effetti. Ne manca una, proprio quella che sarebbe necessario approvare per prima perché investe la radice della crisi di credibilità dell'Ue.

L'Europa Felix

  • Domenica, 08 Maggio 2016 08:09 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Fine dell'EuropaSarantis Thanopulos, Il Manifesto
6 maggio 2016

Di notte, al sognatore insonne, aiutato da condizioni atmosferiche favorevoli, può capitare di vedere uno spettro: è l'Europa che si aggira nello spazio senza sogni. Dove sta andando l'Unione Europea nessuno lo sa, a partire da chi (si suppone) la sta guidando.

Solo la solidarietà può sconfiggere il terrorismo

  • Martedì, 29 Marzo 2016 17:37 ,
  • Pubblicato in ZeroViolenza
Migranti uomini solidarietàStefano Galieni, Zeroviolenza
30 marzo 2016

La domanda che dovremmo porci tutti e tutte, indipendentemente dal nostro orientamento politico è in fondo molto semplice: chi sta uccidendo l'Unione Europea? E a seguire gli inevitabili quesiti rispetto al movente e alle armi utilizzate.

Ue, accordo di emergenza

  • Martedì, 27 Ottobre 2015 09:49 ,
  • Pubblicato in Il Commento

Migranti e EuropaCarlo Lania, Il Manifesto
27 ottobre 2015

A sbloccare la situazione, scongiurando all'Unione Europea una nuova figuraccia, è stata la Grecia. Quando ormai l'ennesimo vertice sulla crisi dei profughi nei Balcani era a un passo dalla rottura, Atene ha accettato di aumentare le sue capacità di accoglienza rispetto ai diecimila posti attuali. ...

Adn Kronos
26 10 2015

Accordo sul piano operativo per frenare il flusso di profughi lungo la rotta dei Balcani verso la Germania. I capi di Stato e di governo di 11 Paesi, fra Ue ed extra Ue, hanno trovato un'intesa su un piano in 17 punti per cercare di migliorare la cooperazione fra gli Stati nella gestione delle frontiere e di aumentare il sostegno umanitario ai richiedenti asilo lungo la via dei Balcani occidentali. In tutto dovrebbero essere creati 100mila nuovi posti di accoglienza per i profughi, di cui 30mila in Grecia entro la fine dell'anno più altri 20mila dell'Unhcr nel Paese e altri 50mila lungo la rotta per offrire un riparo ai migranti all'avvicinarsi dell'inverno.

All'incontro, terminato dopo la mezzanotte, hanno partecipato Albania, Austria, Bulgaria, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Germania, Grecia, Ungheria, Romania, Serbia e Slovenia, oltre ai presidenti di Commissione, Consiglio e Parlamento Ue, rappresentanti di Consiglio dell'Ue, Unhcr, Frontex ed Easo. Al centro del piano operativo ci sono lo scambio permanente delle informazioni e una cooperazione effettiva fra i Paesi, l'impegno a limitare i movimenti dei migranti fra Stato e Stato e il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne, con un maggiore ruolo di Frontex.

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha detto che i Paesi dell'area "devono collaborare", ma le persone in arrivo "devono essere registrate. Senza registrazione, non ci sono diritti". La cancelliera tedesca, Angela Merkel, che aveva chiesto la riunione, ha sottolineato che sono stati fatti dei passi avanti "nell'accoglienza ai migranti e nella creazione degli hotspot in Grecia. Dobbiamo però fare altri passi avanti per arrivare a un'equa ripartizione degli oneri".

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