Succede non solo in America. L'alibi: «Che c’è di male, così la tengo d'occhio?». E' davvero una nuova forma di amicizia?
di Elvira Serra
In Italia si notano nelle «balere» di salsa e merengue, in America è un fenomeno da club. Mamme e figlie insieme in pista. «Che c’è di male?», ha risposto Vanesa Levine, 22 anni, alla giornalista della Abc che le chiedeva se non la infastidisse avere intorno la mamma di 47. L’adulta, per contro, ha domandato a sua volta: «Cosa c’è di sbagliato nell’andare a ballare, a bere qualcosa, a divertirsi con la propria figlia? Per me è anche un modo per tenerla d’occhio».
A questi duetti notturni ci avevano abituato coppie hollywoodiane del tipo Lindsay e Dina Lohan, Madonna e Lourdes Maria, Demi Moore e Rumer Willis. Ma a giudicare dai risultati — la protagonista di Ghost e di Salvate il soldato Ryan, per esempio, ha litigato con la figlia quando ha avuto un flirt con l’ex fidanzato di lei — si tratterebbe di un modello da non replicare. Non a caso la stessa psicologa consultata dalla rete australiana evidenzia tutti i rischi di una madre ingombrante per bellezza, talento e fascino.
Eppure non è una cosa fuori dal mondo. Un mese fa a Genova ha fatto notizia il caso di mamma e figlia che si sono iscritte insieme a un corso di burlesque, per «imparare l’arte della seduzione, senza essere volgari». Nel 2012 una discoteca del Pavese organizzò una serata per genitori e figli. E Roberto Piccinelli, bibbia assoluta dei luoghi del divertimento (è sua la guida che da anni recensisce i locali più alla moda), ammette che nelle piste riservate alla danza latinoamericana capita spesso di vedere le due generazioni di donne.
«Dicono di farlo per controllare le ragazze, ma è una grandissima scusa», taglia corto il sessuologo Marco Rossi. Perché è come pretendere che due fratelli di età diverse abbiano gli stessi amici: di rado funziona.
Ha funzionato, evidentemente, tra Ornella Muti e Naike Rivelli, che hanno appena girato un videoclip (non memorabile), nel quale la madre tenta di strangolare la figlia. Loro due appaiono una accanto all’altra in molte occasioni e, come usa dire in questi casi, sembrano sorelle.
Anche l’impegnatissima organizzatrice di eventi Tiziana Rocca balla con la maggiore dei suoi tre figli, Cristiana: «Succede però d’estate al mare, a Capodanno, alle feste organizzate da amici comuni. Insomma, quando non c’è la sua compagnia. Per i quindici anni, invece, ha voluto una festa senza adulti, ma io c’ero, eccome, nascosta in un angolo, pronta a intervenire in caso di necessità».
«Le madri che si mescolano con le figlie non sono da incoraggiare. La famiglia è fatta di posizioni ed è giusto che ognuno tenga la propria», avverte la psicologa Silvia Vegetti Finzi. E cita il caso di chi si iscrive all’università con la figlia, con l’idea di continuare a crescere insieme. «Sbagliatissimo. E infatti se è vero che sento tanti adulti dire di essere i migliori amici dei loro figli, non sento mai il contrario».
Più che altro le italiane sono capaci di spiare i propri ragazzi, pedinandoli quando escono la sera. Mentre resiste il modello dell’interrogatorio vecchio stile, magari non proprio con la lampada puntata, ma durante un innocente invito a casa. «Io faccio così», ammette Barbara De Rossi, che soltanto una volta è andata a vedere un concerto con Martina, oggi diciottenne, ma perché ai tempi era minorenne e non voleva che prendesse da sola il treno fino a Bologna per Justin Bieber.
Elena Sofia Ricci limita le condivisioni con Emma agli spettacoli teatrali. Scherza: «È difficile per lei trovare amiche con le quali andare all’Eliseo a vedere l’Antigone… Questa è la nostra passione in comune». Mamma amica? «Per carità, nessuna confusione tra i ruoli. Sono abbastanza ingombrante di mio, senza complicare le cose. Che vada da sola al Ponte Milvio, un girone dantesco dove è giusto che i ragazzi si facciano le ossa da soli».
Pure Evelina Christillin ha preferito circoscrivere le attività in comune allo sport, alle partite della Juventus e ai grandi viaggi. «Per il resto è meglio riservare certi tipi di confidenze a chi è della tua stessa generazione. Oggi Virginia mi ringrazia».
Ma poi siamo sicuri che in discoteca sono i figli a non volere i genitori e non viceversa? Chiude Alba Parietti: «Con Francesco non vado mai, altrimenti non mi posso divertire».