La Stampa
10 07 2015
"Era l'11 luglio 1995. Me lo ricordo benissimo. Arrivò la notizia, secca, che migliaia e migliaia di persone erano in marcia da Srebrenica verso il campo profughi dell`Onu Tuzla. Quel giorno, di rientro da una missione nella regione dei Grandi Laghi in Africa, ero a Strasburgo, e stavo facendo la mia relazione al Parlamento europeo".
Emma Bonino, ai tempi del più grave massacro accaduto sul suolo europeo dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, di cui ricorre il ventennale e che oggi chiamiamo genocidio, era da pochi mesi Commissario Ue per gli Aiuti Umanitari. E le «capitò» di scoprire il massacro di Srebrenica. ...
Il Sole 24 Ore
09 07 2015
Fu un generale che si sentiva come un dio, Ratko Mladic, che trarli e il 15 luglio del 1995 a Srebrenica uccise a sangue freddo più di 8mila bosniaci musulmani, vecchi e bambini compresi.
Quarantamila persone furono deportate, centinaia di donne vennero sistematicamente violentate: nella disattenzione di una calda estate di vacanze si consumò il peggior massacro in Europa dalla Seconda guerra mondiale, in una città che l'Onu aveva dichiarato "area protetta".
L'unica cosa che facemmo allora noi giornalisti fu raccogliere testimonianze: a migliaia raggiunsero Tuzla, feriti, disperati, lasciati agonizzare per giorni sulla pista incandescente dell'aeroporto. ...