INTERNAZIONALE

Perché in Italia si muore sempre meno di covid?


Luca Carra, Internazionale (Scienza in rete)

26 maggio 2020

In Italia si muore sempre meno di covid. Il 25 maggio la protezione civile ha segnalato 92 decessi di cui 34 in Lombardia. Il giorno prima erano cinquanta, e zero in Lombardia. Ma se i morti sono sempre meno, possiamo sperare che anche in presenza di una ripresa delle infezioni la mortalità resti contenuta? Non potrebbe darsi il caso che, come accaduto fin dall’inizio in Germania, alla crescita degli infetti corrisponda una linea solo in leggera salita dei morti, quindi uno scenario diverso e per molti versi tranquillizzante? O ci stiamo illudendo?

I sogni senza limiti di Alexander Langer


Franco Lorenzoni, Internazionale

2 luglio 2015

Nelle nostre società “deve essere possibile una realtà aperta a più comunità, non esclusiva, nella quale si riconosceranno soprattutto i figli di immigrati, i figli di famiglie miste, le persone di formazione più pluralista e cosmopolita”. (…) “La convivenza plurietnica, pluriculturale, plurireligiosa, plurilingue, plurinazionale appartiene e sempre più apparterrà, alla normalità, non all’eccezione”.


Annalisa Camilli, Internazionale

27 marzo 2019


Sono tutti seduti intorno al tavolo di legno della sala degli Arazzi di palazzo Barbieri, a Verona, la conferenza stampa è gremita di giornalisti. Gli organizzatori del Congresso mondiale delle famiglie (World congress of families, Wcf) sono sostenuti dal sindaco della città, il leghista Federico Sboarina.

La Terra rischia di restare a secco

Ambiente deserto terra climaGwynne Dyer, Internazionale
6 agosto 2018

Nell'emisfero nord è un'estate apocalittica: incendi fuori controllo in tutto il circolo polare artico (per non parlare di California e Grecia), ondate di calore di varie settimane con temperature record, acquazzoni torrenziali e inondazioni bibliche (più di 400 morti per le alluvioni in India). Eh già, si tratta di proprio di cambiamenti climatici.

Gli antifascisti di domani

AntifascismoChristian Raimo, Internazionale
23 aprile 2018

Piove parecchio, è un inverno monotono e lunghissimo, quando un paio di mesi fa arrivo a Milano senza ombrello, invitato dal collettivo studentesco del liceo Parini per partecipare a un incontro sul tema neofascismo e antifascismo. Siamo ancora dentro la camera dell’eco della campagna elettorale, all’indomani dei fatti di Macerata, cioè dell’omicidio di Pamela Mastropietro e della tentata strage di Luca Traini.

Salvador DalìRobinson Meyer (The Atlantic), Internazionale
18 marzo 2018

“La falsità spicca il volo e la verità la segue zoppicando”, ha scritto l’irlandese Jonathan Swift. Tre secoli fa questa affermazione era un’iperbole, oggi invece descrive bene i social media, stando ai risultati di una ambiziosa ricerca pubblicata dalla rivista scientifica Science.

Storia personale della guerra in Somalia

Bulimia AnoressiaIgiaba Scego, Internazionale
6 novembre 2017

Trecento morti e centinaia di feriti a Mogadiscio. Credevo di essermi abituata agli attentati nel mio paese di origine, visto che da ventisei anni la guerra somala fa parte della mia vita. Ma la verità è che non ci si abitua mai.
Roma TerminiWolf Bukowski, Internazionale
30 ottobre 2017

Faccio e rifaccio il conto, ma non riesco a credere al risultato. Eppure è sempre lo stesso: nella mia vita, tra anni di pendolarismo e stagioni di viaggi frequenti, ho attraversato la stazione centrale di Bologna almeno diecimila volte. E non una di queste mi sono sentito in pericolo.
Casette TerremotoAlessandro Chiappanuvoli, Internazionale
31 luglio 2017

Non so se a tutti è chiaro cosa significa per un terremotato ricevere la sua casetta di legno. Penso al governo, ai responsabili della protezione civile, agli operai che le stanno costruendo; ai dirigenti delle quattro regioni coinvolte; agli stessi terremotati.
Non sono solo case e rappresentano solo in minima parte un "ritorno alla normalità": le casette danno a chi le abita l'opportunità di stringere nuovamente un legame con la propria terra, con le proprie radici.

Centri detenzione migrantiAnnalisa Camilli, Internazionale
13 giugno 2017

Si discute spesso del cosiddetto business dell’accoglienza dei migranti, ma si parla meno dei costi di gestione dei centri in cui i migranti sono detenuti per essere identificati o espulsi. Secondo l’ultimo rapporto dell’organizzazione europea Migreurop, tenere aperti questi centri è un’attività redditizia, in cui stanno avvenendo due cose: aumentano gli investimenti e la gestione dei centri viene affidata ad aziende private.

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