Ma l'implacabile virus continua a far vittime al ritmo - secondo dati recenti - di mille persone la settimana, aggiudicando al Paese il primato di 55mila decessi l'anno. ...

Io ho un Sogno

  • Giovedì, 21 Marzo 2013 16:18 ,
  • Pubblicato in Flash news
Parliamo di HIV
21 03 2013

Io ho un sogno,

che tutte le donne, ma soprattutto le donne italiane un giorno saranno libere!

Libere dalle visioni ristrette di cosa significa essere donna.

Libere dall’essere considerate un oggetto sessuale

Libere da tutte le molestie sessuali subdole o meno subdole che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni e nel posto di lavoro

Libere dalla violenza

Libere di essere quello che vogliamo essere.

Libere di avere la relazione che vogliamo veramente avere. E non solo perchè dobbiamo conformarci allo stereotipo della brava mogliettina

Io ho un sogno, che tutte le donne possano godere di un sesso piacevole quando vogliamo e come vogliamo, che sia molto facile trovare un gel o un profilattico femminile o un altro strumento semplice per proteggerci dall’ HIV e dalle altre Malattie Sessualmente Trasmittibili,  e numerose altre opzioni per prevenire l’HIV.

E io ho un sogno, che le donne italiane che vivono con l’HIV come me, possano sentirsi uguali a tutte le altre.

E io ho un sogno, che le donne italiane che vivono con l’HIV come me, potranno usufruire di trattamenti che sono stati ben studiati sulle donne durante gli studi clinici, in modo da poterci sentire completamente al sicuro.

E io ho un sogno, che le donne italiane che vivono con l’HIV come me, non dovranno vivere con paura e vergogna,ma camminare a testa alta e la nostra forza e la bellezza sarà celebrata e promossa.

Io ho un sogno, che un giorno non saremo continuamente manipolati dai media e da incessanti messaggi subdoli che ci spingono ad aspirare a una versione unidimensionale dell’essere femminile che sminuisce la nostra vera natura complessa.

IO ho un sogno, che un giorno le donne italiane che vivono con l’HIV e tutte le donne, saremo in grado di vivere le nostre vite come vogliamo viverle.

Questo discorso sera parte di un video progetto del Salamander Trust: I Have a Dream,

In Sudafrica una ragazzina su quattro ha l'HIV

  • Venerdì, 15 Marzo 2013 08:43 ,
  • Pubblicato in Flash news
Giornalettismo
15 03 2013

Il 28% delle adolescenti del Sudafrica è sieropositiva. Ad annunciare questo dato sconcertante è il ministro della sanità sudafricano Aaron Motsoaledi. La notizia è riportata dal quotidiano francese Le Monde.

VIOLENZE - “Questi dati mi spezzano il cuore – ha detto il ministro, aggiungendo che il 4% delle ragazzine avrebbe già contratto anche l’AIDS – È evidente che non si tratta di ragazzi che hanno rapporti sessuali con le ragazzine. Si tratta di uomini adulti. Non si può più andare avanti così”. Motsoaledi ha lanciato un appello affinché le giovani donne sudafricane non siano più adescate dagli uomini: il ministro ha anche sottolineato che, soltanto nel 2011, 94.000 ragazze minorenni sarebbero rimaste incinte. Alcune avevano a malapena 10 anni.
 
PREVENZIONE - Il Sudafrica è il paese con il numero più alto al mondo di contagi da AIDS, nonostante il numero delle morti si sia fortemente ridotto negli ultimi anni. Il dipartimento della salute ha messo in atto alcune misure volte a ridurre i contagi tra i bambini, suggerendo la distribuzione preservativi nelle scuole e introducendo test gratuiti.
Valentina Spotti

Lila: 8 marzo - donne e hiv

  • Venerdì, 08 Marzo 2013 11:12 ,
  • Pubblicato in Flash news
Lila
08 03 2013

"L'8 marzo è stato quest'anno anticipato dalla notizia della nascita di una bambina già con l'Hiv che ora pare controllare il virus senza necessità di farmaci (cura funzionale). Una buona notizia per la ricerca, ma la verità è che i bambini e le bambine hanno il diritto di nascere sani, oggi si può e si deve fare in modo che sia così, sempre.

Solo pochi mesi prima, leggendo l'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di Sanità sullo stato dell'epidemia da Hiv, avevamo appreso che in due anni, il 2010 e il 2011, in Italia sono nati registrati ben 30 casi di hiv pediatrico. Un numero allarmante che mostra la necessità di ricominciare a ragionare seriamente sulla relazione fra donne e Hiv.

Nel 2011 la donna più giovane che ha ricevuto una diagnosi di Hiv aveva 16 anni. La più anziana ne aveva 76. Delle nuove diagnosi di Hiv che hanno riguardato donne (circa un terzo del totale, ovvero di 4mila l'anno) oltre il 14 per cento aveva meno di 25 anni, e oltre il 22 per cento ne aveva più di 45. Che siano giovani o meno, le donne acquisiscono l'infezione dal proprio partner in oltre il 70 per cento dei casi, mentre il 76 per cento dei maschi lo acquisisce in rapporti occasionali. Del totale delle donne che hanno una diagnosi di Hiv, il 3 per cento la riceve in gravidanza. Se la diagnosi è anche di Aids, si sale al 10 per cento.

Tutti questi numeri parlano di scarsa consapevolezza e informazione, di vulnerabilità, e pretendono interventi mirati.

Lo scorso anno la Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids ha promosso il Progetto Donna, con testimonial Elena Di Cioccio e una enorme partecipazione da parte del mondo dello spettacolo, non solo ma soprattutto nella sua parte femminile. Persone che hanno dimostrato sensibilità ma anche l'esigenza che di certe cose si parli, sempre, a tutte. Perciò la Lila ha proseguito e implementato la campagna, a cominciare dalla produzione di materiali informativi, cartacei e web, per le donne, che saranno in distribuzione da questo 8 marzo, e dal potenziamento della promozione al femminile delle Helpline (dove delle circa 7.500 telefonate arrivate tra gennaio e settembre 2012, solo il 15,43 per cento erano di donne).

Come ogni 8 marzo, e non solo, la Lila ricorda l'importanza fondamentale, nella prevenzione dell'Hiv, delle altre malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze, l'uso dei preservativi. Sia maschili che femminili. Il Femidom, che continua a essere un oggetto sconosciuto per le donne in Italia, verrà come sempre distribuito nelle iniziative delle sedi territoriali della Lila (consultabili all'indirizzo http://www.lila.it/it/iniziative.html). Lila Trento ne invierà uno, per conoscenza, a tutte le consigliere regionali, provinciali e dei maggiori Comuni, per ricordare che le politiche di prevenzione non sono esclusiva del governo centrale e che molto possono fare anche le amministrazioni locali."

Ma la bambina della speranza porta con sé un significato speciale, che la rende unica: con lei non è servita alcuna operazione ma solo un potente cocktail di medicine retrovirali. Ed è qui che sta l'intuizione umana. ...

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