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A Istanbul, dove ai laici resta solo l'arma dell'ironia

  • Venerdì, 17 Aprile 2015 10:01 ,
  • Pubblicato in Flash news

Sette - Corriere della Sera
17 04 2015

Quando Mehmet Karaca, rettore dell'Itu, l'Università Tecnica di Istanbul, ha annunciato soddisfatto che, a grande richiesta degli studenti sarebbe stata costruita la prima moschea, non si sarebbe aspettato in risposta una petizione on line di oltre 25mila firme che sollecitava, in nome della libertà di culto delle minoranze, l'apertura anche di un tempio buddista.

"Non posso soddisfare le mie esigenze religiose", ha spiegato seriosamente nel sito uno dei firmatari per la par condicio, Utku Gurcag, "perchè il tempio buddista più vicino è a duemila chilometri da qui, e io non ce la faccio a raggiungerlo per andare a pregare durante la pausa pranzo".

Nel caso il sarcasmo non fosse stato abbastanza esplicito, gli studenti dell'Università Dokuz Eylul, a Smirne, hanno raccolto in un battibaleno, su change.org, quattromila firme, reclamando l'urgente costruzione di un tempio Jedi per i seguaci del fantasioso ordine monastico di Guerre Stellari. ...

La Turchia non c'è più

Banksy, I want changeHa lasciato che quattro dei sei figli andassero a scuola. Ha chiesto alla moglie Arzu Bostac che le due più piccole fossero portate a casa di una vicina. Poi sarebbero andati insieme dall'avvocato a fare le pratiche di divorzio. Lei, sposa bambina a 14 anni, era da 13 che aspettava questo momento. Ma appena soli, Ahmed Boztas, 38 anni, l'ha chiusa in camera da letto, l'ha obbligata a sdraiarsi per terra e ha imbracciato un fucile a pallettoni. "Divorzierai da me solo da storpia", le ha detto prima di mirare alle braccia e alle gambe. [...] Questo è il matrimonio in Turchia ai tempi di Recep Tayyip Erdogan.
Federica Bianchi, l'Espresso ...

La tentazione del sultano

La Turchia è in fibrillazione. Gli attacchi del Partito Fronte Rivoluzionario della Liberazione del Popolo (DhkpC) contro la magistratura e la polizia cercano di sfruttare l'indignazione. Indignazione, ancora assai viva, contro la repressione di Gezi Park e la mancata punizione dei poliziotti che si sono resi responsabili, nella circostanza, di condotte violente in ordine pubblico. Una mobilitazione, quella del giugno 2013, nata contro la cementificazione di uno dei polmoni verdi di Istanbul e che presto si era trasformata in aperto dissenso contro l'autoritarismo di Erdogan e l'islamizzazione dei costumi imposta dal suo governo.
Renzo Guolo, la Repubblica ...
il Venerdì - la Repubblica
12 12 2014

Nei libri di storia della nuova Turchia gli armeni sono traditori e assassini e a dieci anni le bambine possono finalmente studiarne le gesta infami con la testa avvolta in un velo. Cominciato insieme alla prima presidenza della Repubblica di Tayyip Erdogan dopo undici anni alla guida del governo, ad Ankara l'anno scolastico non promette bene.

Tra furiose polemiche per l'approccio revisionista dei manuali di studio e regole d'abbigliamento che stravolgono i principi di laicità dell'istruzione turca, il nuovo capo dello Stato si è lanciato nell'ennesima crociata, forse quella decisiva: l'assolto alla scuola. ...
Bisogna ricordare a Erdogan, il cui giudizio è oscurato dal timore che un embrione di Stato curdo si stabilisca alle sue porte, che l'Isis è anche suo nemico e che anche per lui Kobane può segnare la fine.
Bernard Henri-Levy, Corriere della Sera ...

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