
Dalle minacce di protesta allo
sciopero del campo. Nel giorno in cui l'ennesimo scandalo
calcio-scommesse mostra la faccia più triste del nostro
pallone, la decisione delle calciatrici di serie A e B di non disputare la finale della
Coppa Italia dona una ventata di dignità a tutto lo
sport italiano. Una presa di posizione forte, che fa il paio con le dichiarazioni e le intenzioni espresse nei giorni scorsi dalle atlete italiane che hanno chiesto senza mezzi termini le dimissioni di
Felice Belloli, il discusso presidente della Lega Nazionale Dilettanti al centro della bufera per aver etichettato le calciatrici italiane come "4
lesbiche" in cerca di fondi per giocare a pallone.
Samir Hassan, Il Manifesto ...