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La bimba che il giudice ha affidato a due mamme

donneIl padre era contrario, quasi incattivito. "La bambina si trova ad essere spettatrice inerme di uno svilente teatrino, costretta ad introiettare un innaturale modello genitoriale formato da due mamme". E invece no. Conta solo il bene. Oppure, per dirla con le parole della madre in questione: "È l'amore che crea una famiglia".
Niccolò Zancan, La Stampa ...
Russia-Diritti-GayE' proprio qui che è nata - inizialmente come norma locale - la famigerata "legge anti-gay" che vieta la "propaganda dell'omosessualità".
Giuseppe Agliastro, Il Fatto Quotidiano ...

l'Espresso
17 07 2015

Una diffida delirante che prende di mira la riforma della scuola e lo spauracchio della teoria gender per difendere i bambini da «danni psicologici irreparabili».

Si chiama “Linea guida per i genitori” e contiene queste indicazioni: «Non firmare il patto di corresponsabilità educativo e leggere se il piano della offerta formativa contiene parole come educazione al rispetto delle diversità o educazione di genere o educazione sessuale (parole usate per non dire gender, ma che significano proprio quello), e se lo contiene vuol dire che i vostri figli saranno istigati all'omosessualità, che saranno invitati alla masturbazione precoce fin dalla culla, che potrebbero essere obbligati ad assistere a proiezioni di filmati pornografici, fino ad arrivare a correre il rischio di sentirsi obbligati ad avere rapporti carnali con bambini dello stesso sesso».

A diffonderlo è il gruppo La Manif Pour Tous insieme alla onlus antiabortista Pro-vita: formata da genitori e docenti si propone di difendere la vita fin dal concepimento e il matrimonio come unica unione tra uomo e donna.

Le due sigle sono tra gli organizzatori del family day del 20 giugno a Roma, mobilitati contro l’adozione da parte di coppie omosessuali, la fecondazione eterologa, le unioni civili e soprattutto i disegni di legge Scalfarotto e Cirinnà. Gli slogan erano in bella mostra sul palco: «Stop utero in affitto, stop gender, stop ddl Cirinnà».

E poi un attacco al mondo dell’istruzione dove faticosamente si cerca di introdurre l’educazione all’uguaglianza e alla parità di genere per fermare le discriminazioni e la spirale del femminicidio.

Fumo negli occhi per l’ala conservatrice del mondo cattolico che dalla piazza ha respinto con veemenza ogni piccolo passo verso la modernità: “Sterco del demonio, si vogliono insegnare giochi erotici ai bambini dell’asilo”.

A scatenare la reazione furiosa è il comma 16 della riforma del governo Renzi che ha “inglobato” il disegno di legge presentato dalla senatrice Pd Valeria Fedeli e che invece punta a prevenire la violenza di genere e le discriminazioni.

«Dal mondo cattolico non mi aspettavo una reazione così violenta, senza interlocuzione. Ma soprattutto dicono delle cose non vere», commenta la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli: «Con la Buona scuola e l’offerta formativa vogliamo l’educazione alla parità e l’introduzione nei vari livelli di istruzione della parità tra uomo e donna per superare stereotipi e discriminazioni di ogni genere. Prendono di mira la scuola ma nelle classi dobbiamo puntare su formazione e informazione e non opinioni strampalate».
E invece con la diffida si alimenta un crescendo di paure, allarmismi e facilonerie: «L’istigazione all’omosessualità, la masturbazione precoce e i rapporti carnali sono già accaduti nelle scuole in cui il gender è stato sperimentato, Italia compresa, producendo nei minori pianti, svenimenti e danni psicologici irreparabili!».

Vale la pena leggere altri passaggi del fac-simile da inviare entro l’estate via raccomandata: «I genitori diffidano il dirigente scolastico, gli insegnanti o qualunque altro soggetto a ciò incaricato, dall’effettuare lezioni basate su ideologie di genere o “gender”, senza l’autorizzazione e il consenso scritto da parte degli scriventi genitori.

Qualora dovesse accadere che nostro figlio sia coinvolto in qualsiasi tipologia di lezioni che potrebbe ledere la sensibilità del minore, i sottoscritti si attiveranno immediatamente per sporgere denuncia presso l’Autorità competente al fine di far cessare detta attività, per richiedere l’adozione degli opportuni provvedimenti nei confronti degli autori materiali delle suddette condotte e nei confronti di coloro i quali consentono lo svolgimento delle lezioni in questione, ed infine per richiedere a tutti i soggetti sopra descritti il risarcimento per i danni morali patiti dal minore».

Paure e caccia alle streghe che hanno alimentato anche la protesta in aula al momento dell’approvazione della buona scuola e le rassicurazioni del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini all’ala dei duri e puri di Ncd e Lega Nord impegnati nella difesa della famiglia.

«Difendiamo i nostri bambini dalla scuola di Satana», recitava lo striscione srotolato dalla Lega Nord in aula per protestare contro l'introduzione prevista dalla riforma della scuola del duo Giannini-Renzi.

Il più accanito è Stefano Candiani‬, senatore del Carroccio che non risparmia critiche: «È vergognoso che in questa riforma non si parli di famiglia - l'unica che per altro esiste - e di educazione ma di assurde e malsane teorie. Mi chiedo con che faccia i senatori del Nuovo Centro Destra scendano in piazza e blaterino di tradizione e famiglia quando alla prova dei fatti svendono i nostri valori in cambio della poltrona di Alfano».

Michele Sasso

Associazione D.i.Re./ArciLesbica
14 07 2015

ArciLesbica Associazione Nazionale e D.i.Re. (Associazione Donne in rete contro la violenza) unite contro ogni forma di violenza sulle donne chiedono le dimissioni di Angelo Colombo, assessore di Cassano d'Adda. Le dimissioni dell’assessore Colombo sono doverose perché ha commentato su Facebook lo stupro di una ragazzina romana di 15 anni con queste parole: “Non sono di Sel né razzista, ma certe donne provocano e rischiano da come si vestono!!”. E’ davvero incredibile che ci sia ancora qualcuno che incolpa le donne per la violenza che subiscono. Lo stupro è un grave reato e il nostro ordinamento sancisce l’inviolabilità del corpo femminile. Per ottenere che lo stupro da reato contro la morale sia divenuto reato contro la persona le donne italiane hanno lottato vent’anni.

 Le nostre associazioni sono impegnate ogni giorno affinché le donne possano vivere, lavorare e andare per strada libere e non possiamo tollerare che parole come queste vengano pronunciate da chi rappresenta le istituzioni. Angelo Colombo se ne deve andare subito.

 

ArciLesbica Associazione Nazionale (Elena Lazzari - Segretaria Nazionale 3494589862)

Associazione D.i.Re. (Titti Carraro - Presidente di D.i.Re. 3927200580)

Huffington Post
10 07 2015

Si chiamava Antonio Intellicato, aveva 40 anni ed era omosessuale ma la famiglia non lo aveva mai accettato. Si è ucciso nella notte di giovedì ingerendo grosse quantità di farmaci dopo una vita molto difficile a Cerignola, la cittadina del Foggiano dove era nato e cresciuto.

Antonio, conosciuto molto Tonino, nel 2011 era stato accoltellato dal fratello minore che lo accusava di disturbare la vita famigliare a causa della sua omosessualità. L'uomo era anche vittima di scherzi omofobi e battute di cattivo gusto da parte dei giovani del paese. Ultimamente le sue condizioni di salute si erano aggravate, tanto da rimanere invalido. Forse stanco e depresso dalla situazione, ha deciso di farla finita. E non era il primo tentativo.

"Notizie come quella di Cerignola, vicino Foggia, dove una persona omosessuale con alle spalle una crudele storia di emarginazione e di bullismo omofobico, si è tolta la vita, sono ormai intollerabili per un paese civile". Lo dichiara Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi, oggi al suo undicesimo giorno di digiuno per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'assenza nel nostro Paese di norme a riconoscimento e tutela dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans.

"Non è forse un mondo alla rovescia" si chiede l'esponente Pd "un mondo dove si insabbia la legge contro l'omofobia, dove si attacca il lavoro dell'Unar contro la discriminazione, dove in un'aula parlamentare si urla che insegnare inclusione e rispetto significa mettere le mani sui bambini e dove il sindaco appena eletto di una città patrimonio del mondo come Venezia mette all'indice 49 libri di favole per l'infanzia?".

"L'inferno di discriminazione, di diritti negati, di umana sofferenza in cui vivono tanti nostri concittadini, solo a causa della propria omosessualità" conclude Scalfarotto "è prodotto e alimentato da questo rovesciamento della realtà che usa come paravento ideologie frutto della stessa fantasia di chi le combatte e confessioni che, come invece dimostra il messaggio che giunge da chi vi esercita responsabilità apicali, predicano tutt'altro insegnamento. Chiedo dunque a tutti gli indecisi, i silenti, i pigri, di scuotersi; perché ognuna di queste vite spezzate pesa come un macigno sulle coscienze di tutti".

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