ABUSI, IL PAPA: E' L'ORA DELLA PENITENZA

la stampa.it
15 4 2010  
 
"Il mondo ci attacca sui nostri peccati
Spesso abbiamo evitato il mea culpa"
CITTA' DEL VATICANO
Nonostante gli attacchi, è il momento della penitenza. Lo dice Benedetto XVI, investito dalle accuse sui casi di abusi commessi da sacerdoti. «Noi cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza», ma «adesso, sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza», ha detto il Papa nell’omelia della Messa celebrata, nella Cappella Paolina in Vaticano, con i membri della Pontificia Commissione Biblica. Il richiamo del Papa alla penitenza è giunto al termine di un ragionamento sul «primato» dell’obbedienza a Dio, che dà a Pietro - ha aggiunto richiamando le parole dell’apostolo davanti al Sinedrio - «la libertà di opporsi alla suprema istituzione religiosa» e sottopone tutti gli uomini al suo giudizio. Un giudizio che, in una prospettiva di vita eterna, non va inteso come un limite, ma come «la grazia» di una possibilità di rinnovamento.
In mattinata, c’era stata l’ennesima presa di posizione dei vescovi, che si sono detti disponibili a collaborare la con la magistratura. Per la Cei l’indicazione nei presunti casi dei pedofilia tra le fila del clero vale «l’indicazione generale che il Papa ha dato nella sua lettera agli Irlandesi e cioè la massima cooperazione che si esprime invitando le vittime o i colpevoli a denunciare e a non porre nessun ostacolo perchè la giustizia civile faccia il suo corso», ha detto Monsignor Crociata.
Il segretario generale della Cei ha risposto alle domande dei giornalisti che chiedevano come debba intendersi in Italia l’indicazione data nelle linee guida sui casi di pedofilia pubblicate sul sito del Vaticano lunedì scorso. Secondo tali linee guida infatti, «va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte», disposizioni che , evidentemente, sono diverse da Paese a Paese. «Mi riservo di tornare sull’argomento» ha poi aggiunto mons. Crociata incalzato dai giornalisti.



http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201004articoli/54147girata.asp
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