Pakistan, è finito l'incubo di Rimsha

La Repubblica
20 11 2012


Assolta la bimba accusata di blasfemia

La ragazzina, che ha 14 anni ed è affetta da sindrome di Down, era stata arrestata con l'accusa di aver bruciato alcune pagine del Corano. A denunciarla un imam, a sua volta imprigionato per aver falsificato le prove

ISLAMABAD - E' stata assolta Rimsha Masih, la ragazza disabile cristiana accusata da un imam di blasfemia per aver bruciato pagine del Corano. Lo ha reso noto il suo avvocato, Akmal Bhatti. Il caso, che aveva suscitato indignazione in tutto il mondo, era scoppiato dopo l'arresto di Rimsha, una ragazza di 14 anni affetta da sindrome Down, il 16 agosto, in seguito alla denuncia dell'imam Mohammed Khalid Chishti.

Rimsha era già stata rilasciata l'8 settembre, dopo tre settimane trascorse in un carcere per adulti, in seguito all'arresto dell'imam che per denunciarla avrebbe inserito le pagine del Corano in una busta della ragazza contenente carta bruciata. La polizia aveva detto alla magistratura di assolverla e aveva chiesto l'incriminazione dell'imam per falsificazione di prove e blasfemia.

Paul Bhatti, l'unico ministro cristiano nel governo pakistano, ha confermato la sentenza di assoluzione: "Giustizia è stata fatta e il diritto è stato applicato dal tribunale". "Questa sentenza darà un'immagine positiva del Pakistan alla comunità internazionale mostrando che c'è giustizia per tutti e che il Paese vuole tolleranza". Dopo il rilascio,
Rimsha e la sua famiglia erano state trasferite in una località segreta per il timore di aggressioni.
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