Repubblica
20 04 2012
Hollande promette un governo 50-50
Dalle analisi del voto del primo turno per le presidenziali emerge il ruolo cruciale delle elettrici nell'esito del ballottaggio di domenica. I messaggi mirati si moltiplicano, così come le promesse. La Aubry fra i favoriti di un possibile governo socialista. E in vista del dibattito tv del 2 maggio emergono veri team di consigliere emergenti.
PARIGI - La casalinga disperata che a cinquant'anni, con i figli ormai grandi, non sa che fare della sua vita è diventato un classico durante i comizi di Nicolas Sarkozy. "Abbiamo il dovere di avviare questa madre di famiglia verso una formazione professionale e poi trovarle un lavoro" ripete spesso il Presidente uscente. La serie televisiva ambientata a Wisteria Lane non c'entra. Nel 2007, Sarkozy vinse anche grazie al voto delle donne over 50, spesso residenti in provincia, e che ora continua a coccolare. Per François Hollande l'elettrice tipo è invece una delle eroine di Sex and the City. Lavoratrici in carriera, single metropolitane, madri emancipate. E' pensando a loro che ha proposto quaranta misure da varare per la parità salariale nelle aziende, l'aumento degli asili nido, la difesa dell'interruzione di gravidanza. Hollande il "femminista" ha promesso anche che, se sarà eletto, formerà il primo governo rosa della République composto da un numero di ministre pari a quello dei ministri.
Cherchez la femme. Le francesi potrebbero essere l'ago della bilancia nell'elezione presidenziale. Al primo turno, 29% hanno votato per Hollande contro 27% per Sarkozy secondo l'istituto Csa che ha fatto una stima a campione. Il candidato socialista che non ha la nomea di gran seduttore, contrariamente al suo rivale, ha moltiplicato i messaggi a questo elettorato. Cinque anni fa, la gauche aveva un vantaggio naturale. Ségolène Royal, prima candidata al ballottaggio per l'Eliseo,
è stata plebiscitata dal 60% delle donne sotto ai 40 anni. Questa volta, la conquista dei voti femminili è meno scontata. Durante le primarie, Hollande si è battuto contro l'ex compagna Royal e Martine Aubry, cercando di rispettare un certo galateo. Le due sfidanti hanno poi fatto campagna per lui, con molto fair play. La segretaria del Ps, che ha chiesto di essere chiamata così, è uno dei possibili nomi per guidare un nuovo esecutivo.
All'ombra di Hollande sono apparse giovani promesse, come la portavoce Najat Vallaud-Belkacem, le deputate Aurélie Filipetti e Delphine Batho, la consigliera per il digitale Fleur Pellerin. Le "Hollandettes" che ricordano le "Sarkozettes" lanciate dal leader della destra nel 2007. Nel cerchio ristretto che fa il "coaching" del candidato socialista in vista del dibattito televisivo contro Sarkozy del 2 maggio c'è anche Constance Rivière, 31 anni, coordinatrice del gruppo di esperti. Hollande ha incontrato diverse associazioni femministe, nel suo programma è previsto un ministero per i Diritti delle donne, che dovrebbe tra l'altro combattere gli stereotipi di genere nei libri di scuola. "E' un voto decisivo, può cambiare le sorti di una presidenziale" spiega Mariette Sineau, del centro di ricerche politiche Cevipof, che ha analizzato i flussi elettorali dell'ultimo mezzo secolo. Le donne hanno spesso votato a destra. Solo Mitterrand è riuscito a rompere la tradizione. Se ci sarà un secondo presidente socialista nella storia della Quinta Repubblica sarà soprattutto grazie alle francesi. E Hollande ha già annunciato che dedicherà la vittoria a sua madre Nicole, morta nel 2009 e dalla quale ha ereditato la passione per la gauche, opponendosi a un padre di estrema destra. "La prima donna che ha creduto in me".
Anais Ginori
20 04 2012
Hollande promette un governo 50-50
Dalle analisi del voto del primo turno per le presidenziali emerge il ruolo cruciale delle elettrici nell'esito del ballottaggio di domenica. I messaggi mirati si moltiplicano, così come le promesse. La Aubry fra i favoriti di un possibile governo socialista. E in vista del dibattito tv del 2 maggio emergono veri team di consigliere emergenti.
PARIGI - La casalinga disperata che a cinquant'anni, con i figli ormai grandi, non sa che fare della sua vita è diventato un classico durante i comizi di Nicolas Sarkozy. "Abbiamo il dovere di avviare questa madre di famiglia verso una formazione professionale e poi trovarle un lavoro" ripete spesso il Presidente uscente. La serie televisiva ambientata a Wisteria Lane non c'entra. Nel 2007, Sarkozy vinse anche grazie al voto delle donne over 50, spesso residenti in provincia, e che ora continua a coccolare. Per François Hollande l'elettrice tipo è invece una delle eroine di Sex and the City. Lavoratrici in carriera, single metropolitane, madri emancipate. E' pensando a loro che ha proposto quaranta misure da varare per la parità salariale nelle aziende, l'aumento degli asili nido, la difesa dell'interruzione di gravidanza. Hollande il "femminista" ha promesso anche che, se sarà eletto, formerà il primo governo rosa della République composto da un numero di ministre pari a quello dei ministri.
Cherchez la femme. Le francesi potrebbero essere l'ago della bilancia nell'elezione presidenziale. Al primo turno, 29% hanno votato per Hollande contro 27% per Sarkozy secondo l'istituto Csa che ha fatto una stima a campione. Il candidato socialista che non ha la nomea di gran seduttore, contrariamente al suo rivale, ha moltiplicato i messaggi a questo elettorato. Cinque anni fa, la gauche aveva un vantaggio naturale. Ségolène Royal, prima candidata al ballottaggio per l'Eliseo,
è stata plebiscitata dal 60% delle donne sotto ai 40 anni. Questa volta, la conquista dei voti femminili è meno scontata. Durante le primarie, Hollande si è battuto contro l'ex compagna Royal e Martine Aubry, cercando di rispettare un certo galateo. Le due sfidanti hanno poi fatto campagna per lui, con molto fair play. La segretaria del Ps, che ha chiesto di essere chiamata così, è uno dei possibili nomi per guidare un nuovo esecutivo.
All'ombra di Hollande sono apparse giovani promesse, come la portavoce Najat Vallaud-Belkacem, le deputate Aurélie Filipetti e Delphine Batho, la consigliera per il digitale Fleur Pellerin. Le "Hollandettes" che ricordano le "Sarkozettes" lanciate dal leader della destra nel 2007. Nel cerchio ristretto che fa il "coaching" del candidato socialista in vista del dibattito televisivo contro Sarkozy del 2 maggio c'è anche Constance Rivière, 31 anni, coordinatrice del gruppo di esperti. Hollande ha incontrato diverse associazioni femministe, nel suo programma è previsto un ministero per i Diritti delle donne, che dovrebbe tra l'altro combattere gli stereotipi di genere nei libri di scuola. "E' un voto decisivo, può cambiare le sorti di una presidenziale" spiega Mariette Sineau, del centro di ricerche politiche Cevipof, che ha analizzato i flussi elettorali dell'ultimo mezzo secolo. Le donne hanno spesso votato a destra. Solo Mitterrand è riuscito a rompere la tradizione. Se ci sarà un secondo presidente socialista nella storia della Quinta Repubblica sarà soprattutto grazie alle francesi. E Hollande ha già annunciato che dedicherà la vittoria a sua madre Nicole, morta nel 2009 e dalla quale ha ereditato la passione per la gauche, opponendosi a un padre di estrema destra. "La prima donna che ha creduto in me".
Anais Ginori