Corriere della Sera
17 07 2013
Era stato più volte denunciato per stalking dalla ex moglie Pasquale Iacovone, il padre dei due bambini morti carbonizzati questa mattina in un incendio a Ono San Pietro (BS), in Vallecamonica.
I due erano separati da quattro anni e la donna aveva chiesto che gli fosse tolta la potestà genitoriale. Una situazione che aveva reso più tesi i rapporti tra Iacovone e l'ex moglie.
17 07 2013
Era stato più volte denunciato per stalking dalla ex moglie Pasquale Iacovone, il padre dei due bambini morti carbonizzati questa mattina in un incendio a Ono San Pietro (BS), in Vallecamonica.
I due erano separati da quattro anni e la donna aveva chiesto che gli fosse tolta la potestà genitoriale. Una situazione che aveva reso più tesi i rapporti tra Iacovone e l'ex moglie.
«TE LI AMMAZZO» - Quello che è certo è che sotto c'è una storia agghiacciante fatta di continue minacce. Raccolte in oltre 10 querele. Tante sono quelle che Enrica Patti, la madre dei piccoli Davide e Andrea Iacovone, ha presentato dal 2010 a oggi.
In una di queste, del 2 luglio 2012, come spiega l'avvocato della donna Pier Luigi Milani, «lui disse: "ammazzo te e tua madre. L'unico modo per farti del male...e mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo». Per l'avvocato si trattava di «uno stillicidio». Il padre dei bambini, Pasquale, «era ossessionato dall'idea di fargliela pagare, non accettava di essere stato lasciato. La insultava, anche davanti ai bambini. E anche in pubblico diceva frasi del tipo "ti spacco la testa"».
In una di queste, del 2 luglio 2012, come spiega l'avvocato della donna Pier Luigi Milani, «lui disse: "ammazzo te e tua madre. L'unico modo per farti del male...e mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo». Per l'avvocato si trattava di «uno stillicidio». Il padre dei bambini, Pasquale, «era ossessionato dall'idea di fargliela pagare, non accettava di essere stato lasciato. La insultava, anche davanti ai bambini. E anche in pubblico diceva frasi del tipo "ti spacco la testa"».
REVOCARE PATRIA POTESTA' - Una volta, poi, «aveva mostrato un grosso coltello da cucina al figlio più grande, dicendo che l'avrebbe usato per uccidere la mamma. Così poi avrebbe avuto la mamma al cimitero e il papà in prigione».
E i piccoli risentivano di queste pesanti accuse. A scuola, sempre secondo quanto racconta l'avvocato Milani, i bimbi «erano irascibili, irrequieti, e non rendevano». Tanto che «i servizi sociali - spiega - avevano avviato un provvedimento per revocare a Pasquale la patria potestà, anche contro il parere della signora Patti, che temeva un ulteriore inasprimento dei rapporti».
E proprio la mattina di lunedì 15 luglio a Iacovone «era arrivato il decreto di citazione per il processo penale per stalking per il 22 ottobre prossimo».
E i piccoli risentivano di queste pesanti accuse. A scuola, sempre secondo quanto racconta l'avvocato Milani, i bimbi «erano irascibili, irrequieti, e non rendevano». Tanto che «i servizi sociali - spiega - avevano avviato un provvedimento per revocare a Pasquale la patria potestà, anche contro il parere della signora Patti, che temeva un ulteriore inasprimento dei rapporti».
E proprio la mattina di lunedì 15 luglio a Iacovone «era arrivato il decreto di citazione per il processo penale per stalking per il 22 ottobre prossimo».
USTIONATO - Da tre anni l'uomo, che faceva lavori come imbianchino e muratore, viveva in affitto nell'appartamento andato a fuoco: i Vigili hanno dovuto lavorare molto per spegnere l'incendio. Iacovone, invece, è stato estratto ancora vivo dalle fiamme grazie all'aiuto del proprietario di casa accorso sul posto. Il padre dei due bambini presentava ustioni su oltre l'85 per cento del corpo ed è stato trasferito di corsa in ospedale. Sul posto sono intervenuti anche il nucleo investigativo dei Carabinieri, la scientifica e il pubblico ministero, Eliana Dolce. È stato aperto un fascicolo per duplice omicidio a carico di ignoti.
LA DINAMICA - Sono le ore 10 di martedì 16 luglio quando un'esplosione distrugge un appartamento di Ono San Pietro (Vallecamonica) e provoca la morte di due fratellini, uno di 9 anni (Davide) e l'altro di 12 (Andrea).
Il padre, che ha circa 40 anni, è stato portato prima all'ospedale di Esine e poi trasferito al Centro grandi ustionati di Padova.
Un dramma che si inserisce in una situazione familiare estremamente delicata con la madre, Enrica Patti, separata e i figli contesi.
L'incendio, al piano terra di una palazzina di tre piani, ha distrutto la camera da letto: i corpi dei bimbi, carbonizzati, erano nella camera da letto.
Il padre, che ha circa 40 anni, è stato portato prima all'ospedale di Esine e poi trasferito al Centro grandi ustionati di Padova.
Un dramma che si inserisce in una situazione familiare estremamente delicata con la madre, Enrica Patti, separata e i figli contesi.
L'incendio, al piano terra di una palazzina di tre piani, ha distrutto la camera da letto: i corpi dei bimbi, carbonizzati, erano nella camera da letto.