la Repubblica
24 04 2015
Ha abusato di tre ragazzi che frequentavano la scuola che dirigeva solo perché forte del potere dell'abito da sacerdote che indossava. Per questo don Massimo Iuculano, noto in città perché parroco della chiesa Sacro Cuore, dell’annesso oratorio salesiano “Belvedere” e direttore dell’istituto professionale Cnos-Fap di Vercelli, è stato arrestato questa mattina dalla polizia.
A raccontare degli abusi sono stati gli stessi ragazzi, quattordicenni e diciassettenni che frequentavano l'istituto Don Bosco di Vercelli. Proprio in quell'istituto dedicato al sacerdote che aveva a cuore i ragazzi il prete abusava di loro e della loro adolescenza.
Le indagini ora si stanno allargando ad altri casi: l'uomo contattava le sue vittime attraverso gli abituali canali di comunicazione giovanile come sms, Whatsapp e Facebook. Ma il sacerdote risultava infatti essere piuttosto attivo anche al di fuori della scuola: in quelle occasioni il prete mentiva sulla sua professione raccontando di essere impiegato in una non meglio precisata società e di essere attualmente in cassa integrazione. Così dopo aver ottenuto un incontro con le sue vittime proponeva loro incontri sessuali in cambio di piccoli regali come ricariche telefoniche o scarpe da calcio.
Il sacerdote aveva addirittura adibito una stanza apposita per gli incontri sessuali, dove metteva in atto sedute di "massaggi particolari" simulando competenze terapeutiche e sportive.
A far saltare l'organizzazione messa in piedi dal sacerdote, dopo la segnalazione delle vittime, un minore italiano di 14 anni e due diciassettenni di origine straniera, è stata la polizia che per settimane lo ha pedinato seguendo tutti i suoi movimenti e ascoltando le sue conversazioni.
Iuculano è stato arrestato con l'accusa di abusi sessuali e portato nel carcere di Vercelli. Una notizia che ha lasciato senza parole un'intera città. Sconvolto anche l'arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, che dicendosi vicino alle vittime ha disposto la sospensione del religioso da ogni potestà di ordine e di governo e dall’ufficio di parroco.
Floriana Rullo