Action Diritti in Movimento27 gennaio 2016
Nella
capitale d'Italia commissariata dal governo Renzi i
diritti vengono spazzati via e i
cittadini vivono il dramma abitativo nella più completa solitudine.
Oggi mercoledì 27 gennaio verso le 9.00 di questa mattina
10 blindati hanno eseguito il sequestro preventivo dell'Immobile di via Erasmo di Gattamelata 1 (zona Prenestina), sequestro preventivo che pendeva sull'occupazione di Villa Lauricella dal 2014 e voluto dalla Malica SPA, in realtà l’Ordine dei Cavalieri di Malta, che possiedono decine di immobili nella città di Roma.
Dal 2013 all'interno di Villa Lauricella hanno trovato un alloggio 10 nuclei familiari, famiglie con minori di cui una malata di cancro, ed un anziano ultraottantenne. Questa occupazione ha rappresentato l'unica soluzione abitativa per molti sfrattati del V municipio che non hanno trovato alcuna assistenza da parte del Comune di Roma.
L’occupazione di Villa Lauricella era inserita nella delibera comunale 206/2013 e nella Delibera Regionale per l’emergenza abitativa del 2014, secondo cui tutte le persone erano inserite nelle liste di emergenza abitativa del Comune di Roma e quindi avrebbe dovuto prevedere al momento di lasciare l’occupazione l’inserimento in alloggi pubblici, come per tutte le occupazioni censite nelle delibere che riconoscono alle persone inserite di rientrare nei criteri per l’edilizia residenziale pubblica.
Questo sgombero, imprevisto e imprevedibile, rompe il fragile equilibrio del tavolo regionale per l’emergenza abitativa, dove siedevano Comune Regione e Prefettura, che prevedeva la liberazione dell'immobile solo con una adeguata sistemazione dei nuclei familiari in emergenza abitativa che alloggiavano al suo interno. Oggi questo sgombero improvviso, ordinato dalla magistratura, non si preoccupa di fornire alle famiglie sgomberate alcuna assistenza o soluzione alternativa.
Lo sgombero di oggi dimostra la volontà di Comune di Roma, Regione Lazio e Prefettura di fare carta straccia della delibera regionale e soprattutto che nonostante tutto l’unica soluzione per l’emergenza abitativa che affligge questa città continua ad essere l’occupazione di immobili vuoti.
In questo momento è in corso un blocco stradale della prenestina per richiedere la convocazione immediata di un nuovo tavolo con il prefetto e una degna soluzione alloggiativa per le famiglie sgomberate.
Per domani, invece, il rischio di perdere la casa riguarda ben 120 nuclei familiari, circa 400 persone che poco più di un mese fa hanno occupato uno stabile in via Prenestina 1391. Un edificio abbandonato dieci anni. Lo sgombero - chiesto dai padri Monfortani, proprietari dell'immobile, che pare abbiano ricevuto con interesse una
proposta di housing sociale finanziata dalla cassa depositi e prestiti - era previsto per oggi. Ieri in tarda serata è stata strappata una tregua di ventiquattr’ore, per riaprire la trattativa e provare a trovare una soluzione. Per domani mattina è stato lanciato un presidio per difendere l’occupazione e il diritto ad un abitare degno.
L'appuntamento è alle 5 di fronte al palazzo.