Stop TTIP Italia23 giugno 2016
Le
pressioni e le mobilitazioni della
società civile sul CETA e sui negoziati di libero scambio delle ultime settimane stanno portando i primi
risultati.
Dopo la richiesta di alcune Organizzazioni non governative (Attac, Cospe, Fairwatch, Greenpeace, Movimento Consumatori e Transform) al Ministero per lo Sviluppo Economico per chiedere la desecretazione dei mandati negoziali di alcuni trattati commerciali (
Richiesta desecretazione), il Ministro Carlo Calenda ha scritto alla Presidenza di turno olandese dell’UE e alla Commissaria per il Commercio Cecilia Malmstrom chiedendo maggiore trasparenza (
Risposta Calenda).
E’ solo il primo passo di una vertenza che dovrà spostarsi sui banchi di Bruxelles, dove agli europarlamentari verrà chiesto di sostenere la richiesta di rendere pubblici i mandati e che continuerà fino a che non si raggiungerà questo primo risultato sostanziale.
Ma l’obiettivo trasparenza è solamente la prima tappa di un impegno più ampio.
A cominciare dalle pressioni e dalle mobilitazioni che a partire dal 28 giugno si organizzeranno per chiedere il ritiro del mandato sul TTIP, il negoziato transatlantico, e la sospensione della ratifica del CETA, il trattato con il Canada.