la stampa.it
8/10/2009
LODO ALFANO - LE STRATEGIE DEI POLI
Il Pdl prepara una manifestazione
di sostegno al premier Berlusconi.
L'Idv: un corteo per farlo dimettere
ROMA
Il giorno dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il Lodo Alfano la tensione fra i Poli resta alta. E la sfida sembra spostarsi nelle piazze. Da un lato c'è il Pdl che fa quadrato intorno a Berlusconi e pensa ad una grande manifestazione popolare di sostegno al premier. Dall'altra Di Pietro che chiama a raccolta i suoi e chiede le dimissioni del Cavaliere.
Il centrodestra parla di «sentenza politica» e garantisce che il governo andrà avanti per la sua strada anche perchè «il popolo è dalla sua parte». Quel popolo evocato ieri da Bossi («siamo pronti a trascinarlo») a cui oggi si appella anche Gasparri. «La manifestazione del Pdl a favore di Berlusconi si svolgerà in dicembre», assicura il capogruppo Pdl al Senato. «Proporrò che un'iniziativa che era stata già annunciata precedentemente si possa tenere non con il ringhio ma con il sorriso di chi ama l'Italia, che non è quello invece che caratterizza alcuni personaggi con le toghe e tanti stucchi».
Su Internet invocano la piazza anche gli elettori e i simpatizzanti di Berlusconi che invitano i big a rompere gli indugi e a convocare una manifestazione per «difendere la democrazia». Sul sito di Forza Italia i messaggi sono inevitabilmente a senso unico. Gioia Giraldi manda a dire al Cavaliere:«Resisti! Siamo pronti a scendere in piazza con te, per difendere la nostra democrazia, contro quei mafiosi dei magistrati». Sulla stessa linea Sergio: «Silvio, non mollare mai! Avanti, avanti, avanti!». Anche Angelo da Rimini evoca la piazza «siamo pronti alla mobilitazione contro questa magistratura politicizzata che non fa più gli interessi del popolo italiano ma degli amici degli amici» «Non ti curar di loro ma guarda e passa... Forza Silvio, i sinistri ti vogliono annientare, ma tu tieni duro, per noi che ti vogliamo bene e per tutti gli italiani!», è il messaggio di Anna. Sprona il premier anche Ilario: « Presidente, andiamo avanti contro tutti! Noi non ti lasciamo solo. Non bastano 9 toghette. Noi siamo milioni di italiani fieri di te».
Anche le opposizioni fanno i conti con la piazza. Di Pietro ha annunciato questa mattina una «grande manifestazione», una «piazza Navona 2» per chiedere a gran voce le dimissioni del presidente del Consiglio. «Organizzeremo una manifestazione di piazza per chiedere che si vada alle urne», ha detto, e «per chiedere a gran voce al Silvio Berlusconi di andare davanti al suo giudice». Ma un immediato altolà a Di Pietro è arrivato dal Pd. Franceschini è stato netto: «Io non penso che ci sia la possibilità di una manifestazione del Pd o dell’opposizione, perchè qui siamo di fronte ad una sentenza che va rispettata». Il segretario democratico ha poi stoppato la richiesta di dimissioni avanzata da Di Pietro: «Lo scontro con Berlusconi dev’essere sul piano politico. E poi non basta chiedere le dimissioni per ottenerle. Uno può anche ottenere un titolo sui giornali, ma mi pare difficile che l’opposizione ottenga le dimissioni gridando: sarebbe bello, ma non è così ».
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