È possibile scegliere se dedurre o detrarre l'importo delle donazioni fatte a Zeroviolenza Onlus.
Per le persone fisiche
- detrarre, cioè sottrarre direttamente dall’imposta lorda che si dovrebbe pagare, il 30% delle erogazioni liberali, in denaro ed in natura fino ad un importo massimo di 30.000 euro in ciascun periodo di imposta (art. 83, comma 1 del D.Lgs. n. 117/2017)
- dedurre, cioè sottrarre dal reddito su cui poi calcolare le imposte, le liberalità, in denaro ed in natura, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D.Lgs. n. 117/2017)
- dedurre, cioè sottrarre dal reddito su cui poi calcolare le imposte, i contributi, le donazioni e le oblazioni per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo dichiarato (art. 10, comma 1, lett. g del D.P.R. n. 917/86)
Per le imprese
- dedurre, cioè sottrarre dal reddito su cui poi calcolare le imposte, le erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore a 30.000 euro o al 2% del reddito d’impresa annuo dichiarato (art. 100, comma 2, lett. h del D.P.R. n. 917/86)
- dedurre dal proprio reddito complessivo netto le liberalità, in denaro ed in natura, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D.Lgs. n. 117/2017)
* Iperconnessi ma così fragili, che fatica diventare grandi
Chiara Saraceno, la Repubblica - 16 aprile 2015
Legislazione dell'Unione Europea sulla parità donne/uomini
I costi della violenza sulle donne rimangono sottostimati
Appuntamenti
Statistiche violenza sulle donne
Sostieni Zeroviolenza
Iscriviti alla nostra Newsletter
Leggi la nostra Rassegna Stampa
Paolo Aleotti
Andrea Baranes
Franco Berardi "Bifo"
Marco Bersani
Marzia Bianchi
Matteo Bortolon
Valentina Brinis
Wolf Bukowski
Valentina Calderone
Manuela Cencetti
Eleonora Cirant
Ezio Corradi
Annalisa Corrado
Augusto De Sanctis
Alberto "Abo" Di Monte
Emilio Drudi
Francesco Cherubini
Enrico Gagliano
Stefano Galieni
Alessandro Giannì
Patrizio Gonnella
Federica Grandi
Roberto Lessio
Antonella Litta
Simona Napolitani
Riccardo Noury
Massimo Oldrini
Marco Omizzolo
Silvia Palombo
Monica Pasquino
Ruggero Piperno
Anna Pompili
Daniele Poto
Salvatore Ricciardi
Enrica Rigo
Chiara Sebastiani
Patrizia Sentinelli
Pina Sodano
Manfredi Scanagatta
Filippo Taglieri
Maria (Milli) Virgilio
Alberto Zoratti
I primi 4 incontri affronteranno il ruolo e le difficoltà dell’ambiente familiare e scolastico nello sviluppo dell’individuo.
In particolare, si illustrerà il processo di costruzione dell’identità e dell’identità di genere, della relazione tra generi e tra generazioni, del passaggio dalla fisiologica dipendenza alla indipendenza.
L’intento è quello di avviare una riflessione critica indirizzata alla decostruzione degli stereotipi più comuni per avvicinarsi al significato più autentico della identità e dell’appartenenza a un genere. Occorre, quindi, un approccio che consideri la crescita dell’individuo nel suo obbligatorio dipanarsi all’interno delle relazioni più significative: nella famiglia, nella scuola, nel gruppo dei pari.
Nella costruzione di un ambiente sufficientemente buono, in grado di facilitare lo sviluppo dell’individuo, non è sufficiente che genitori ed educatori siano resi più eruditi sulle teorie dello sviluppo normale o patologico del bambino. Lo strumento psicoanalitico posto al servizio del sociale può avviare il passaggio dall’informazione alla formazione di quanti si occupano dei bambini. Il compito dello psicoanalista, nell’incontro con genitori ed educatori, è quello di utilizzare i propri strumenti di ascolto dei dubbi e delle domande non per fornire risposte già confezionate, ma per stimolare consapevolezza e pensieri nella ricerca delle proprie soluzioni ai problemi che accompagnano il compito educativo.
Il 5° incontro si occuperà di illustrare i processi di costruzione degli stereotipi di genere prodotti dal mercato pubblicitario, attraverso la genderizzazione dei giochi e dei dispositivi on line, in un processo di progressiva precocizzazione della identità di genere, che coinvolgono in le bambine e i bambini. La proiezione di video con esempi negativi e qualche esempio positivo prodotti dalla pubblicità in Italia e all'estero, consentono una comprensione immediata e d'insieme della capacità d'influenza e di suggestione della comunicazione di massa.
Dalla Televisione al mondo dell'Editoria, a quello dei Social Network, l'incontro illustra le differenze e la interazione tra i differenti linguaggi di comunicazione, mostrandone insidie e potenzialità.