pagine istituzionali

Carta di Roma

  • Feb 21, 2013
  • Da
La Carta di Roma — Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, condividendo le preoccupazioni dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) circa l’informazione concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti; richiamandosi ai dettati deontologici presenti nella Carta dei Doveri del Giornalista – con particolare riguardo al dovere fondamentale di rispettare la persona e la suadignità e di non discriminare nessuno per la razza, la religione, il sesso, le condizioni fisiche ementali e le opinioni politiche – ed ai princìpi contenuti nelle norme nazionali ed internazionali sul tema; riconfermando la particolare tutela nei confronti dei minori così come stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dai dettati deontologici della Carta di Treviso e del Vademecum aggiuntivo, invitano, in base al criterio deontologico fondamentale del rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati’ contenuto nell’articolo 2 della Legge istitutiva dell’Ordine, i giornalisti italiani a:

Osservare la massima attenzione nel trattamento delle informazioni concernenti i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta ed i migranti nel territorio dellaRepubblica Italiana ed altrove e in particolare a:

a. Adottare termini giuridicamente appropriati sempre al fine di restituire al lettore edall’utente la massima aderenza alla realtà dei fatti, evitando l’uso di termini impropri;

b. Evitare la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte riguardo a richiedentiasilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti. CNOG e FNSI richiamano l’attenzione di tutti icolleghi, e dei responsabili di redazione in particolare, sul danno che può essere arrecato dacomportamenti superficiali e non corretti, che possano suscitare allarmi ingiustificati, ancheattraverso improprie associazioni di notizie, alle persone oggetto di notizia e servizio; e diriflesso alla credibilità della intera categoria dei giornalisti;

c. Tutelare i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta ed i migranti che scelgono diparlare con i giornalisti, adottando quelle accortezze in merito all’identità ed all’immagineche non consentano l’identificazione della persona, onde evitare di esporla a ritorsionicontro la stessa e i familiari, tanto da parte di autorità del paese di origine, che di entitànon statali o di organizzazioni criminali. Inoltre, va tenuto presente che chi proviene dacontesti socioculturali diversi, nei quali il ruolo dei mezzi di informazione è limitato ecircoscritto, può non conoscere le dinamiche mediatiche e non essere quindi in grado divalutare tutte le conseguenze dell’esposizione attraverso i media;

d. Interpellare, quando ciò sia possibile, esperti ed organizzazioni specializzate in materia, perpoter fornire al pubblico l’informazione in un contesto chiaro e completo, che guardi anchealle cause dei fenomeni.

IMPEGNI DEI TRE SOGGETTI PROMOTORI

i. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della StampaItaliana, in collaborazione con i Consigli regionali dell’Ordine, le Associazioni regionali diStampa e tutti gli altri organismi promotori della Carta, si propongono di inserire leproblematiche relative a richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti tra gliargomenti trattati nelle attività di formazione dei giornalisti, dalle scuole di giornalismo aiseminari per i praticanti. Il CNOG e la FNSI si impegnano altresì a promuovere periodicamenteseminari di studio sulla rappresentazione di richiedenti asilo, rifugiati, vittime di tratta emigranti nell’informazione, sia stampata che radiofonica e televisiva.

ii. Il CNOG e la FNSI, d’intesa con l’UNHCR, promuovono l’istituzione di un Osservatorioautonomo ed indipendente che, insieme con istituti universitari e di ricerca e con altri possibili soggetti titolari di responsabilità pubbliche e private in materia, monitorizzi periodicamentel’evoluzione del modo di fare informazione su richiedenti asilo, rifugiati, vittime di tratta,migranti e minoranze con lo scopo di:

a) fornire analisi qualitative e quantitative dell’immagine di richiedenti asilo, rifugiati,vittime della tratta e migranti nei mezzi d’informazione italiani ad enti di ricerca edistituti universitari italiani ed europei nonché alle agenzie dell’Unione Europea e delConsiglio d’Europa che si occupano di discriminazione, xenofobia ed intolleranza;

b) offrire materiale di riflessione e di confronto ai Consigli regionali dell’Ordine deiGiornalisti, ai responsabili ed agli operatori della comunicazione e dell’informazioneed agli esperti del settore sullo stato delle cose e sulle tendenze in atto.

iii. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della StampaItaliana si adopereranno per l’istituzione di premi speciali dedicati all’informazione suirichiedenti asilo, i rifugiati, le vittime di tratta ed i migranti, sulla scorta della positivaesperienza rappresentata da analoghe iniziative a livello europeo ed internazionale.

Il documento è stato elaborato recependo i suggerimenti dei membri del Comitato scientifico, composto darappresentanti di: Ministero dell’Interno, Ministero della Solidarietà sociale, UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) / Presidenza del Consiglio – Dipartimento per le Pari Opportunità, UniversitàLa Sapienza e Roma III, giornalisti italiani e stranieri.

Seguici

  • Gen 30, 2013
  • Da
Facebook di ZeroViolenza Twitter di ZeroViolenza YouTube di ZeroViolenza  Google Plus di ZeroViolenza   Feed RSS di ZeroViolenza

 

www.direcontrolaviolenza.it

I Centri Antiviolenza e le Case delle Donne, nati in Italia nella metà degli anni '80,  hanno sviluppato con grande determinazione un metodo di lavoro efficace per sostenere e promuovere i diritti delle donne e il loro empowerment.
Sono state fino ad oggi le uniche strutture a porre sul piano pubblico la questione della violenza maschile contro le donne, non come uno dei tanti problemi delle donne nel nostro Paese, ma come paradigma della relazione uomo-donna e del potere che viene usato contro le donne.
Hanno inoltre creato reti di sostegno multidisciplinari avviando processi di cambiamento, di prevenzione, di tutela e inclusione sociale.
Nei Centri Antiviolenza e nelle Case delle donne vi lavorano donne che si occupano di violenza intra ed extra familiare sulle donne (fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking, traffiking) e di violenza assistita (bambine/i che assistono a queste forme di violenza), in qualsiasi forma si esprima.
Gestiscono l’accoglienza telefonica e/o diretta, e/o l’ospitalità di donne, adolescenti, bambine e bambini che hanno subito violenza e svolgono attività finalizzate a prevenirla e a contrastarla.
Sostengono progetti individuali di donne, che vivono situazioni di temporaneo disagio e difficoltà a causa di violenza in atto, pregressa o subita in età minore.
Accolgono donne sole o con figli/e nel rispetto delle differenze culturali e dell’esperienza di ciascuna, nella consapevolezza del significato e dell’impatto dell’appartenenza a diverse etnie, cultura, religione, classe sociale e di orientamento sessuale. Si impegnano a garantire alle donne anonimato e segretezza e intraprendono azioni che le riguardano solo con il loro consenso.
Realizzano azioni di formazione, sensibilizzazione e di promozione di politiche contro la violenza.

Per modificare o aggiornare i contatti contenuti nella cartina a fianco, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Centri antiviolenza


Seleziona una regione e poi una provincia nella cartina qui sotto per trovare il centro antiviolenza piu' vicino a te:

 
 

Amic@

  • Gen 19, 2013
  • Da

Questa pagina è dedicata a chi ha scelto di sostenere con un piccolo o grande contributo Zeroviolenza.it negli anni passati

Lucha y Siesta

Provincia di Roma (contributo per il progetto Zeroviolenzarom)

Radio Popolare Roma

Commissione delle elette-Provincia di Roma

Vittorio Abiuso

Daria Barbara Angeletti

Manuelapaola Aralla

D.i.Re contro la violenza (Donne in rete contro la violenza) Onlus

Sergio Baffoni

Banca Popolare Etica-Area Centro Italia

Michela Baratelli

Erika Bertoletti e Fabio Ciconte

Maria Luisa Boccia

Luigi Bonatti

Luisa Bordiga

Marco Brazzoduro

Alberto Budoni

Michele Calabrò

Valentina Canali

Carla Cantatore

Fiorella Carnevali

Mariangela Carroccia

Raffaella Carron

Casa delle donne per non subire violenza

Casetta Rossa

Cgil Roma e Lazio

Stefano Ciccone

Giuseppe Cimirro

Maria Teresa Coglitore

Carla Cotti

Guido Dell'Aquila

Marina Del Vecchio

Demetra Donne in aiuto

Roberto De Rubertis

Associazione Femminile Maschile Plurale

Marzia Fulli

Rosanna Gallo


Roberto Giovannini

Rossella Grilli


Helpsos Piccola Società Cooperativa

Simona Lanzoni

Federico Longo

Mario maccarone

Maria Teresa Manente

Giacomo Marramao

XI Municipio Come di Roma

Pamela Marelli

Elena Mirandola

Raffaello Masci

Alessandra Meduri

Gianguido Palumbo

Pangea Onlus

Federca Pezzoli

Nadia Pizzuti

Mria Cristina Priore

Davide Pulizzotto

Assunta Sarlo

Fabrizio Scafetti

Antonella Serantoni

Maria Rosaria Stabili

Terra! Onlus

Salvatore Tonti

Soul Revolution

Tiziana Triana

Marina Turi

Undesiderioincomune Bari

Udi Monteverde

Gianna Urizio

Catia Zumpano

Elin Johanna Wedlund

Tavola Valdese - 8xmille 2009-2014

Anna Bandettini

Be Free Cooperativa sociale contro tratta violenze discriminazioni

Cristina Bonacchi

Marta Bonafoni


Fabrizio Botti

Francesca Brezzi

Carlotta Cabrini

Valentina Canali

Alessandra Cataldi


Salvatore Catania


Centro Donna L.i.s.a.

Centro Estetico Solarium Goccia di Bellezza

Daniela Cherubini

Valerio Cinque

Carla Cioffi

Francesca Comencini

Comune di Sant'Agnello

Marcella Corsi a Alessandro Marcigliano

Celeste Costantino

Maria Rosa Cutrufelli

Gennaro De Gaetano

daSud Associazione Antimafie

Giovanni De Domenico

Guido Dell'Aquila

Roberto De Rubertis

Luca De Salvato


Grazia De Vincenzis


Agata Di Caro


Giorgia Dreassi

Laura Eduati

Ambretta Falchi


Maria Costanza Fanelli

Valeria Fedeli

Fermata D'autobus Onlus

Federica Ferrario

Daniela Forte

Marzia Fulli

Pasquale Giannattasio

Giuseppina Giannelli

Elisa Giomi

Fernando Giovanardi

Francesca Koch-Casa Internazionale delle Donne


Cristina Ibba

Andrea Jublin

La Porta Socchiusa

La Scena Sensibile Onlus


Alessandro Lamonica


Le Nove Srl

Maria Armida Leuzzi

Viola Lo Moro

Paola Lucignano

Martedì Autogestito da Femministe e lesbiche di Radio Onda Rossa


Giulio Meneghello


Barbara Mapelli

Sabrina Marchetti

Maschile Plurale


Fabio Marcelli

Rosanna Marcodoppido


Paola Masi

Giovanna Majnoi


Chiara Melloni


Minerva Società Cooperativa

NoiDonne

Nondasola donne insieme contro la violenza


Maria Patuelli


Alessandra Perillo

Ambra Pirri

Marina Pietropoli

Pholpo

Bianca Pomeranzi

Giacinta Prisant

Lorenzo Procopio

Marco Puccinelli

Doriana Righini


Leone Russo


Rita Russo

Santino Savoldelli


Giorgia Serughetti

Riccardo Severi

Maria Annunziata Scano


Roberta Tedeschi

Fiorenza Taricone


Andrea Terrazzini

Cristiana Tomei

Stefano Truzzi e Sandrine Rodrique

Giovanna Turrini

Chiara Valentini

Sara Zampieri

Paola Zaretti

Maria Virgilio

Serve aiuto?

  • Gen 19, 2013
  • Da
NUMERI UTILI DI EMERGENZA


114 - Emergenza infanzia

E' un numero di emergenza, gestito da Telefono Azzurro, al quale rivolgersi tutte le volte che un bambino o un adolescente è in pericolo. Il Servizio è gratuito ed è attivo in tutta Italia 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno. Offre assistenza in casi di emergenza e trauma che possono nuocere allo sviluppo psico-fisico dei bambini e degli adolescenti, anche attraverso la collaborazione con i servizi locali.


1522 - Antiviolenza Donna
Il numero di pubblica utilità 1522, attraverso il call center, offre sostegno psicologico e giuridico alle vittime di violenza intra ed extrafamiliare, fornendo loro un primo aiuto e indirizzandole verso le strutture pubbliche e private presenti sul territorio.


www.direcontrolaviolenza.it



800 713 713 - Gay Help Line


800 300 558 - Contro le Mutilazioni Genitali Femminili

L’attivazione del Numero Verde rappresenta uno degli strumenti principali per sensibilizzare e far conoscere il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili, da molti ancora ignorato, per prevenire, contrastare e reprimere pratiche che violano i diritti fondamentali dell’integrità della persona e della salute di donne e bambine.


800 90 10 10 - Antidiscriminazioni razziali
Il Numero verde Antidiscriminazioni razziali, attraverso un contact center, fornisce informazioni, orientamento e supporto alle vittime delle discriminazioni.


800 290 290 - Antitratta
Il progetto è uno degli interventi messi in campo dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la protezione sociale delle vittime della tratta.

SERVIZI DI ASCOLTO E CENTRI DI TRATTAMENTO PER UOMINI AUTORI DI VIOLENZA IN ITALIA
Vedi l'elenco

Per modificare o aggiornare i contatti contenuti nella cartina a fianco, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

 

Centri antiviolenza


Seleziona una regione e poi una provincia nella cartina qui sotto per trovare il centro antiviolenza piu' vicino a te:

 
 

Statuto

  • Dic 03, 2012
  • Da
ASSOCIAZIONE ZEROVIOLENZA APS
Statuto

Art. 1 - Denominazione e sede
È costituita l'associazione di promozione sociale denominata "ZEROVIOLENZA". L'associazione è disciplinata ai sensi del Decreto Legislativo n. 117/2017 (Codice del Terzo Settore), delle norme
del Codice Civile e del presente Statuto.
L'associazione, agli effetti fiscali, assume la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale adottandone l'acronimo ONLUS in conformità al D.L. n. 460/1997 e successive modificazioni ed integrazioni, fino alla concreta operatività RUNTS.

Art. 2 - Durata e sede legale
L’Associazione ha durata illimitata.
L’Associazione ha sede nel Comune di Roma. L’eventuale variazione della sede legale nell’ambito del Comune di Roma non comporta modifica statutaria, salvo apposita delibera del Consiglio
Direttivo e successiva comunicazione agli uffici competenti.
L’Associazione potrà istituire sezioni o sedi secondarie, in Italia e all’estero.

Art. 2bis - Utilizzo nella denominazione dell’acronimo APS

A decorrere dall’avvenuta istituzione del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), e ad avvenuta iscrizione dell’Associazione nell’apposita sezione di questo, l’acronimo “APS” o l’indicazione di “associazione di promozione sociale” dovranno essere inseriti nella denominazione sociale. Dal momento dell’iscrizione nel RUNTS, la denominazione dell’Associazione diventerà quindi “Zeroviolenza APS” oppure “Zeroviolenza associazione di promozione sociale”.
L’Associazione dovrà da quel momento utilizzare l’indicazione di “associazione di promozione sociale” o l’acronimo “APS” negli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.
Fino all’istituzione del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), l’acronimo “APS” o l’indicazione di “associazione di promozione sociale” potranno comunque essere inseriti nella denominazione sociale qualora l’Associazione risulti iscritta ad uno dei registri, regionali o provinciali, previsti dalla Legge 383 del 2000.

Art. 3 - Scopi e finalità
L'Associazione non ha finalità di lucro e si propone di svolgere attività di utilità sociale nei confronti degli associati, loro familiari e terzi, avvalendosi in modo prevalente delle prestazioni dei
volontari associati.
È esclusa qualsiasi finalità professionale o di categoria, ovvero di tutela degli interessi economici degli associati.
L’associazione, senza scopo di lucro, si propone:
- contrastare ogni forma di abuso o violenza - sia essa fisica, sessuale, psicologica - a partire da quella degli adulti e delle adulte nei confronti dell'infanzia -bambini e bambine- e nei confronti degli e delle adolescenti;
- promuovere a tal fine una cultura della responsabilità nella relazione tra adulti, adulte e bambini, bambine, adolescenti, come chiave di lettura imprescindibile delle dinamiche e dei conflitti familiari e sociali;
- promuovere una cultura del sostegno alla coppia genitoriale al fine di riconoscere l’individualità dei propri figli e figlie;
- promuovere una cultura del sostegno alle funzioni educative al fine di rendere gli educatori e le educatrici più consapevoli delle necessità dell’infanzia e dell’adolescenza;
- promuovere una coscienza civile che riconosce l'identità - personale, di genere e culturale - di uomini e donne, e la loro libertà di scelta sia negli ambienti familiari che in quelli sociali e politici e il più ampio dibattito nella società su questi temi;
- contrastare la violenza - sia essa fisica, sessuale, psicologica - tra i generi differenti e tra le persone di qualsiasi età;
- contrastare ogni forma di violenza e discriminazione - sia essa fisica, sessuale, psicologica - nei confronti delle persone omosessuali, lesbiche e trans gender;
- contrastare ogni forma di emarginazione, esclusione sociale e razzismo;
- valorizzare le differenze sessuali diffondendo i principi di eguaglianza tra le persone, uomini, donne e persone di diverso orientamento sessuale o scelta sessuale;
- promuovere una cultura della conoscenza, dei diritti umani e della solidarietà tra le diverse persone, culture, classi sociali ed esperienze di vita per una società più umana, equa e democratica.
L’Associazione è indipendente da governi, partiti politici, chiese, confessioni religiose, organizzazioni, enti e gruppi di qualsiasi genere.

Art. 4 - Attività
Per il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale l'Ente svolge le seguenti attività di interesse generale di cui all'art. 5 comma 1 del D.lgs. n. 117/2017:
- lett i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
- lett w) promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale di cui al presente articolo, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi di cui all'articolo 27 della legge 8 marzo 2000, n. 53, e i gruppi di acquisto solidale di cui all'articolo 1, comma 266, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
L’Associazione svolge ogni attività utile per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, ed in particolare:
- intraprende qualsiasi operazione che sia ritenuta necessaria a tale fine;
- costituisce o partecipa alla costituzione o sovvenziona qualsiasi Associazione, istituzione o fondazione, avente simili scopi sociali;
- organizza e svolge azioni dimostrative e non violente;
- negozia, conclude e dà esecuzione a qualsiasi tipo di accordo con associazioni, istituzioni, persone fisiche e giuridiche, al fine di perseguire o contribuire alla realizzazione degli scopi sociali;
- promuove, attraverso l’utilizzo di uno o più strumenti informativi - quali portali web, documenti, articoli, periodici, libri, giornali, trasmissioni audio-video, film, manifesti - l’informazione di tematiche ritenute utili al perseguimento degli scopi sociali;
- promuove la ricerca scientifica di particolare interesse sociale svolta direttamente da fondazioni, enti di ricerca o da università;
- organizza e promuove la formazione di operatrici e operatori scolastici, sociali e culturali, sociosanitarie e istituzionali o comunque direttamente connesse e strumentali alle attività istituzionali, attraverso l’organizzazione di corsi, seminari e convegni e la produzione e distribuzione di materiale informativo, didattico ed educativo.
- organizza e/o promuove attività di formazione e di orientamento in genere;
- promuove e/o coordina iniziative e programmi di diffusione della politica e della cultura, attività di sostegno, studio, ricerca e consulenza;
- promuove e/o gestisce progetti nell’ambito di programmi locali, nazionali, europei e internazionali coerenti con le sue finalità.
- promuove e/o gestisce attività anche imprenditoriali coerenti con i propri scopi.
L'associazione può inoltre svolgere, a norma dell'art. 6 del codice del terzo settore, attività diverse da quelle di interesse generale sopra indicate purché secondarie e strumentali rispetto a queste ultime secondo criteri e limiti definiti con appositi decreti di competenza dei ministeri indicati in detta norma.
Tali attività sono individuate con apposita delibera dell'assemblea.
I documenti di bilancio dovranno dare conto del carattere strumentale e secondario di tali attività diverse.
L'associazione, al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, potrà svolgere attività di raccolta fondi, nelle condizioni e nei limiti di cui all'art. 7 del codice del terzo settore e dei successivi decreti attuativi dello stesso, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva, sempre nel pieno rispetto della normativa vigente.
Come ente del Terzo Settore l'associazione potrà realizzare attività di raccolta fondi anche in forma organizzata e continuativa, mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore, impiegando risorse proprie e di terzi, inclusi volontari e dipendenti, nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico, in conformità a quanto previsto dalla legge ed in particolare dalle linee guida adottate con decreto del ministro del lavoro e delle politiche sociali.
L'associazione si avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli enti locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, della partecipazione ad altre associazioni, società o enti aventi scopi analoghi o connessi ai propri.
L'associazione potrà compiere qualsiasi operazione economica o finanziaria, mobiliare o immobiliare, per il miglior raggiungimento dei propri fini.

Art. 5 - Associati

L'ordinamento interno dell'Associazione è ispirato a criteri di democraticità, pari opportunità ed uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, le cariche associative sono elettive e tutti le associate
possono esservi nominate.
Non è prevista alcuna differenza di trattamento tra gli associati riguardo ai diritti e ai doveri nei confronti dell'Associazione.
Sono ammesse a far parte dell'Associazione tutte coloro le quali, persone fisiche, aderendo alla finalità istituzionali, intendano collaborare al loro raggiungimento e rispettino lo statuto ed i regolamenti. Nessun motivo legato a distinzioni di etnia, religione, possesso di cittadinanza italiana o straniera, condizioni sociali o personali, può essere posto a base del rifiuto di richiesta di adesione all'organizzazione.
L'Associazione è aperta a tutte coloro, italiane o di altra nazionalità, che interessate alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividono lo spirito e gli ideali.
Non possono essere associati i minori di età, gli interdetti, gli inabilitati, i falliti, i condannati per pene che comportano l'esclusione dai pubblici uffici.
Gli associati hanno diritto di partecipare all'attività dell'Associazione e di assistere gratuitamente alle manifestazioni da essa organizzate.
Chiunque abbia interesse a far parte dell'associazione presenta domanda per iscritto al Consiglio Direttivo, che è l'organo deputato a decidere sull'ammissione. In tale domanda deve essere anche precisato che la richiedente si impegna ad accettare le norme dello Statuto sociale e dei regolamenti interni, ad osservare le disposizioni che saranno emanate dal Consiglio Direttivo e dall'Assemblea ed a partecipare alla vita associativa.
Il Consiglio direttivo delibera l'ammissione o il rigetto entro novanta giorni dalla presentazione della domanda. Il termine è sospeso in coincidenza con la sospensione dei termini feriali. Il Consiglio direttivo deve decidere secondo criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e con le attività di interesse generale svolte.
L'eventuale provvedimento di rigetto deve essere motivato e comunicato per iscritto all'interessato entro e non oltre sessanta giorni dalla data della deliberazione. Contro di esso l'interessato può proporre appello all'Assemblea ordinaria dei soci, entro e non oltre trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, mediante apposita istanza che deve essere inoltrata al Consiglio direttivo a mezzo raccomandata o PEC o altro mezzo idoneo ad attestarne il ricevimento; l'Assemblea ordinaria dovrà svolgersi entro trenta giorni dalla data di ricevimento dell'istanza. All'appellante deve essere garantito in Assemblea il diritto al contraddittorio.
La disciplina del rapporto associativo e delle modalità associative è basata sui principi di democrazia e uniformità di trattamento ed è volta a garantire l'effettività del rapporto medesimo. È esclusa ogni forma di partecipazione temporanea alla vita dell'associazione.

Art. 5bis - Diritti e doveri degli associati
Gli associati hanno il diritto di:
a) partecipare in Assemblea con diritto di voto, compreso il diritto di elettorato attivo e passivo;
b) essere informati di tutte le attività ed iniziative dell'Associazione, e di parteciparvi;
c) esaminare i libri sociali. Al fine di esercitare tale diritto, l'associato deve presentare espressa domanda di presa di visione al Comitato Direttivo, il quale provvede entro il termine massimo dei quindici giorni successivi.
L'esercizio dei diritti sociali spetta agli associati fin dal momento della loro iscrizione nel libro degli associati, sempre che essi siano in regola con l'eventuale versamento della quota associativa.
Gli associati hanno il dovere di:
a) adottare comportamenti conformi allo spirito e alle finalità dell'Associazione, tutelandone il nome, nonché nei rapporti tra gli associati e tra questi ultimi e gli organi sociali;
b) rispettare lo Statuto, gli eventuali regolamenti interni e le deliberazioni adottate dagli organi sociali;
c) versare la quota associativa nella misura e nei termini fissati annualmente dal Comitato Direttivo.
Le quote e i contributi associativi non sono trasferibili, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte, e non sono rivalutabili.

Art. 6 - Esclusione, decesso, recesso dell'associato
La qualità di associato si perde per:
a) decesso;
b) dimissione volontarie, comunicate per iscritto al Consiglio direttivo;
c) mancato pagamento della quota sociale: la decadenza avviene su decisione del Consiglio direttivo trascorsi sei mesi dal mancato versamento della quota sociale annuale.
L'associato può invece essere escluso dall'Associazione per:
a) comportamento contrastante con gli scopi dell'Associazione;
b) persistenti violazioni degli obblighi statutari, regolamentari o delle deliberazioni degli organi sociali;
c) aver arrecato all'Associazione danni materiali o morali di una certa gravità.
L'assemblea ordinaria delle socie delibera l'esclusione del socio con parere favorevole di almeno due terzi dei suoi componenti.
Gli associati che abbiano cessato di appartenere all'Associazione non possono richiedere i contributi versati e non hanno alcun diritto sul patrimonio dell'Associazione.
La perdita della qualifica di associato comporta l'automatica decadenza da qualsiasi carica ricoperta all'interno dell'Associazione. L'associato escluso può opporsi al provvedimento di esclusione ricorrendo per iscritto entro sessanta giorni all'assemblea degli associati.

Art. 6bis - Dei volontari e dell’attività di volontariato
L'Associazione svolge la propria attività di interesse generale avvalendosi in modo prevalente dell'attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati.
I volontari sono persone fisiche che condividono le finalità dell'Associazione e che, per libera scelta, prestano la propria attività tramite essa in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di
lucro, neanche indiretti ed esclusivamente per fini di solidarietà.
L'Associazione deve iscrivere in un apposito registro i volontari, associati o non associati, che svolgono la loro attività in modo non occasionale.
L'Associazione deve inoltre assicurare i propri volontari contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso terzi.
L'attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere rimborsate le spese effettivamente sostenute e analiticamente documentate per l'attività prestata, previa autorizzazione ed entro i limiti stabiliti dal Consiglio Direttivo.
La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l'ente di cui il volontario è associato o tramite il quale svolge la propria attività volontaria.

Art. 7 - Risorse economiche e patrimonio dell’associazione
Il patrimonio dell'Associazione è utilizzato per lo svolgimento dell'attività statutaria ai fini dell'esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, Consiglieri ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.
Le risorse economiche e il patrimonio dell'associazione sono costituiti da:
a) quote e contributi degli associati e da erogazioni liberali degli associati e di terzi;
b) eredità, donazioni, lasciti testamentari e legati;
c) contributi di enti pubblici finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell'ambito dei fini statutari;
d) entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati, ovvero entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al funzionamento dell'associazione, quali feste e sottoscrizioni;
e) proventi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese agli associati e a terzi, anche nell'ambito di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzata al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
f) altre entrate compatibili con le finalità sociali.
g) da quote di imposte o tasse che per legge siano destinabili a sostegno del volontariato e delle Organizzazioni di promozione sociale;
h) da eventuali fondi di riserva, costituiti con le eccedenze di bilancio.
L’associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate, ai propri associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi associativi, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.

Art. 8 - Gratuità degli incarichi e responsabilità degli organi sociali
Ai componenti del Consiglio Direttivo non spetta alcun compenso, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per l'attività prestata ai fini dello svolgimento della funzione.
La responsabilità dei Consiglieri è disciplinata dall'art. 28 del Codice del Terzo Settore.
I Consiglieri, i direttori generali, i componenti dell'organo di controllo e di revisione (qualora nominati), rispondono nei confronti dell'ente, dei creditori sociali, dei fondatori, degli associati e dei terzi, ai sensi delle disposizioni in tema di responsabilità nelle società per azioni, in quanto compatibili.

Art. 9 - Esercizio sociale e bilancio consuntivo
L'esercizio finanziario ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.
Alla fine di ogni esercizio il Consiglio Direttivo deve procedere alla formazione del bilancio di esercizio, il quale dovrà essere approvato dall'Assemblea ordinaria. Quest'ultima dovrà essere convocata entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio.
Il bilancio di esercizio dovrà essere depositato presso la sede dell'Associazione negli otto giorni che precedono l'Assemblea convocata per la sua approvazione ed ogni associato, previa richiesta scritta, potrà prenderne visione.
Gli utili e gli avanzi di gestione saranno esclusivamente impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali.
Gli utili e gli avanzi di gestione, nonché fondi e riserve non verranno distribuiti, neanche in modo indiretto, durante la vita dell'Associazione a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre Associazioni che per legge, statuto o regolamento facciano parte della medesima ed unitaria struttura.
All'Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'Associazione stessa a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo, così come stabilito dall'art. 8 del D.Lgs. 117/2017.

Art. 10 - Convenzioni

L’Associazione può stipulare convenzioni con enti e organismi internazionali (Nazioni Unite, Unione Europea, etc.), nazionali (Stato, Regioni, Enti Locali, etc.) e altri soggetti giuridici pubblici e privati ed i loro Consorzi, per la realizzazione di specifiche attività, conformi agli obiettivi dell’Associazione.
L’Associazione ha facoltà di chiedere sovvenzioni, finanziamenti, sponsorizzazioni a soggetti pubblici e privati e conseguentemente provvedere attraverso il proprio rappresentante legale ad incassare le somme elargite rilasciando quietanza liberatoria per esonero o responsabilità.
L’Associazione dovrà tuttavia mantenere sempre la più completa indipendenza nei confronti degli organi sopranazionali, nazionali o locali di governo, delle aziende pubbliche e private dai quali percepirà un eventuale finanziamento.

Art. 11 - Organi associativi

Sono organi dell'Associazione:
a) l'Assemblea degli associati;
b) il Consiglio Direttivo;
c) il Presidente del Consiglio Direttivo;
e) l'organo di controllo, obbligatoriamente nominato al verificarsi delle condizioni di cui all'art. 30 del Codice del Terzo settore;
f) l'organo di revisione, obbligatoriamente nominato al verificarsi delle condizioni di cui all'art. 31 del Codice del Terzo settore.
L'elezione degli organi dell'Associazione non può in alcun modo essere vincolata o limitata, ed è informata a criteri di massima libertà di partecipazione all'elettorato attivo e passivo. Le cariche associative sono elettive e per esse vige il principio delle pari opportunità tra donne e uomini.

Art. 12 - Assemblea degli associati
L'Assemblea è il massimo organo deliberante dell'Associazione. Possono partecipare all'Assemblea, con diritto di voto e di elettorato attivo e passivo, tutti gli associati, a far data dalla deliberazione di ammissione, purché in regola con il pagamento della quota associativa annuale. Ogni associato ha diritto ad un voto. Gli associati possono farsi rappresentare, mediante delega scritta, da altri associati. Ogni associato può ricevere al massimo tre deleghe conferitegli da altri associati. La delega non può essere conferita a chi ricopre cariche sociali.
È compito dell'Assemblea ordinaria:
a) approvare il bilancio di esercizio, predisposto dal Consiglio direttivo;
b) approvare l'eventuale programma annuale e pluriennale di attività, predisposto dal Consiglio direttivo;
c) approvare l'eventuale bilancio sociale, predisposto dal Consiglio direttivo;
d) determinare il numero, eleggere e revocare i membri del Consiglio direttivo;
e) eleggere e revocare i componenti dell'organo di controllo, obbligatoriamente nominato al verificarsi delle condizioni di cui all'art.30 del Codice del Terzo settore;
f) eleggere e revocare l'organo di revisione, obbligatoriamente nominato al verificarsi delle condizioni di cui all'art.31 del Codice del Terzo settore;
g) decidere sui ricorsi contro i provvedimenti di diniego di adesione e di esclusione dall'Associazione;
h) approvare regolamenti predisposti dal Consiglio di amministrazione per il funzionamento dell'Associazione;
i) deliberare sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali, ai sensi dell'art.28 del Codice del Terzo settore, e promuovere l'azione di responsabilità nei loro confronti;
j) deliberare su ogni altro argomento posto all'ordine del giorno o sottoposto al suo esame da parte del Consiglio direttivo o da altro organo sociale.
L'Assemblea ordinaria in prima convocazione è validamente costituita con la presenza della metà più uno degli associati; in seconda convocazione è validamente costituita qualsiasi sia il numero degli associati presenti. Le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei voti degli associati presenti, sia in prima che in seconda convocazione.
È compito dell'Assemblea straordinaria:
a) deliberare sulle proposte di modifica dello Statuto;
b) deliberare in merito allo scioglimento, trasformazione, fusione o scissione dell'Associazione.
Per le modifiche statutarie, per la trasformazione, fusione o scissione dell'Associazione, l'Assemblea straordinaria in prima convocazione è validamente costituita con la presenza di almeno tre quarti degli associati e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in seconda convocazione è validamente costituita con la presenza di almeno la metà più uno degli associati e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per lo scioglimento dell'Associazione e la devoluzione del patrimonio, l'Assemblea straordinaria delibera, sia in prima che in seconda convocazione, con il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.
Le deliberazioni dell'Assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente dell'Assemblea e dal Segretario verbalizzante.
Le deliberazioni assembleari prese in conformità alla legge ed al presente Statuto obbligano tutti gli associati.
La convocazione dell'Assemblea degli associati è fatta mediante comunicazione scritta (lettera, posta prioritaria o raccomandata a mano, telegramma, fax, posta elettronica) almeno quindici giorni (festivi compresi) prima della data della riunione. Nella convocazione dovranno essere specificati l'ordine del giorno, la data, il luogo e l'ora dell'adunanza, sia di prima che di eventuale seconda
convocazione. L'Assemblea non può essere convocata in seconda convocazione in ora successiva dello stesso giorno della prima convocazione.
L'assemblea ordinaria, in prima convocazione, è validamente costituita con la presenza della maggioranza assoluta degli associati aventi diritto di voto e delibera validamente con voto favorevole della maggioranza assoluta degli associati presenti. L'assemblea ordinaria, in seconda convocazione, è validamente costituita qualunque sia il numero degli associati presente e delibera con voto favorevole della maggioranza assoluta degli associati presenti.
L'assemblea straordinaria è validamente costituita quando sono presenti due terzi degli associati aventi diritto di voto e delibera con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli associati.
L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del rendiconto consuntivo economico e finanziario.
Le assemblee sono presiedute dal Presidente o, in sua assenza, da un socio nominato dall'Assemblea stessa prima dell'inizio dei lavori. Le funzioni di segretario sono svolte da persona nominata dall'Assemblea. I verbali dell'Assemblea sono redatti dal segretario nominato dall'assemblea, e firmati dal Presidente e dal segretario stesso. Ogni associato ha diritto di consultare i libri sociali,
previa richiesta scritta al Consiglio Direttivo.
L’assemblea può riunirsi in più luoghi collegati in audio o videoconferenza a condizione che:
- sia consentito al presidente dell’assemblea, anche a mezzo del proprio ufficio di presidenza, di accertare l’identità e la legittimazione degli intervenuti, di regolare lo svolgimento dell’adunanza, di constatare e di proclamare i risultati della votazione;
- sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;
- sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno;
- vengano indicati nell’avviso di convocazione i luoghi audio/video collegati a cura della associazione, nei quali gli intervenuti potranno affluire, dovendosi ritenere svolta la riunione nel luogo ove saranno presenti il presidente e il soggetto verbalizzante.
Ogni Socio ha diritto di consultare i libri sociali, previa richiesta scritta al Consiglio Direttivo.

Art. 13 - Consiglio Direttivo
Il Consiglio direttivo è l'organo esecutivo ed amministrativo. I componenti del Consiglio direttivo, che variano da un minimo di tre a un massimo di cinque, sono rieleggibili. Il Consiglio direttivo rimane in carica tre anni e scade in coincidenza con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio relativo al terzo esercizio di durata della carica.
I suoi componenti possono essere rieletti. La maggioranza dei componenti deve essere scelta tra le persone fisiche associate ovvero indicate dagli enti giuridici associati.
Il Consiglio Direttivo può delegare ad uno o più singoli componenti del Consiglio Direttivo le proprie attribuzioni in determinate materie che dovranno essere specificate nel verbale di adunanza del Consiglio stesso.
La convocazione del Consiglio direttivo è decisa dal Presidente o su richiesta di almeno un terzo dei componenti del Consiglio direttivo stesso.
Il Consiglio Direttivo può svolgersi anche con gli intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati, a condizione che siano rispettati il metodo collegiale e i principi di buona fede e di parità di trattamento dei Consiglieri. In tal caso, è necessario che:
a) sia consentito al Presidente di accertare inequivocabilmente l'identità e la legittimazione degli intervenuti, di regolare lo svolgimento dell'adunanza, di constatare e proclamare i risultati della votazione;
b) in ogni luogo audio/video collegato si predisponga il foglio delle presenze, in cui devono essere indicati i nominativi dei partecipanti all'adunanza in quel luogo; detto foglio di presenza deve essere allegato al verbale dell'adunanza;
c) sia consentito al segretario verbalizzante di percepire adeguatamente lo svolgimento dell'adunanza;
d) sia consentito agli intervenuti di partecipare in tempo reale alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno;
e) ove non si tratti di adunanza in forma totalitaria, vengano indicati nell'avviso di convocazione i luoghi audio/video collegati a cura dell'Associazione, nei quali gli intervenuti possano affluire, dovendosi ritenere svolta la riunione nel luogo ove sono presenti il Presidente e il soggetto verbalizzante.
Il Consiglio Direttivo ha il compito di:
a) gestire l'Associazione in ogni suo aspetto secondo gli indirizzi delineati dall'Assemblea;
b) compiere qualsiasi atto di ordinaria e straordinaria amministrazione in nome e per conto dell'Associazione;
c) redigere il bilancio di esercizio, da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
d) redigere l'eventuale programma annuale e pluriennale di attività, da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
e) redigere il bilancio sociale qualora si superino i limiti legislativi, da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
f) decidere sulle domande di adesione all'Associazione e sull'esclusione degli associati;
g) redigere gli eventuali regolamenti interni per il funzionamento dell'Associazione, da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
h) decidere in merito alla quota associativa annuale, determinandone l'ammontare;
i) deliberare la convocazione dell'Assemblea;
j) decidere in merito agli eventuali rapporti di lavoro con i dipendenti, oltre che con collaboratori e consulenti esterni;
k) ratificare o respingere i provvedimenti adottati d'urgenza dal Presidente;
l) curare la tenuta dei libri sociali dell'Associazione;
m) deliberare l'eventuale svolgimento di attività diverse, e documentarne il carattere secondario e strumentale rispetto alle attività di interesse generale;
n) adottare ogni altro provvedimento che sia ad esso attribuito dal presente Statuto o dai regolamenti interni;
o) deliberare sul trasferimento della sede dell'Associazione nell'ambito del medesimo Comune;
p) adottare in generale tutti i provvedimenti e le misure necessarie all'attuazione delle finalità istituzionali, oltre che alla gestione e al corretto funzionamento dell'Associazione.
Le eventuali sostituzioni di componenti del Consiglio Direttivo effettuate nel corso del triennio devono essere convalidate dalla prima Assemblea convocata successivamente alla nomina. I
componenti così nominati scadono con gli altri componenti.
Le riunioni del Consiglio direttivo sono legalmente costituite quando è presente la maggioranza dei suoi componenti e le relative delibere si considerano validamente assunte con il voto della maggioranza assoluta dei presenti aventi diritto di voto.

Art. 14 - Presidente
Il Presidente viene eletto dall'Assemblea fra i propri soci, durano in carica tre anni ed è rieleggibile.
Il Presidente del Consiglio Direttivo è il legale rappresentante dell'Associazione e la rappresenta di fronte a terzi e in giudizio.
Il Presidente ha la responsabilità generale della conduzione e del buon andamento dell'Associazione, ed in particolare ha il compito di:
a) firmare gli atti e i documenti che impegnano l'Associazione sia nei riguardi degli associati che dei terzi;
b) curare l'attuazione delle deliberazioni dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo;
c) adottare, in caso di necessità, provvedimenti d'urgenza, sottoponendoli entro quindici giorni alla ratifica da parte del Consiglio Direttivo;
d) convocare e presiedere l'Assemblea degli associati e il Consiglio Direttivo.

Art. 15 - Organo di controllo
L'Organo di controllo è nominato dall'Assemblea per volontà degli associati, ovvero per legge, qualora siano superati i limiti di cui all'art. 30, comma 2, del Codice del Terzo Settore. L'Organo di controllo potrà essere collegiale o monocratico. Se collegiale l'organo di controllo sarà costituito da 3 membri effettivi e due supplenti. Se monocratico da un membro effettivo ed uno supplente. Si applica l'art. 30 del D.lgs. 117/2017.
L'Organo di Controllo, se monocratico, è scelto tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro ai sensi dell'articolo 2397, comma 2, del codice civile, Nel caso di organo di controllo collegiale, i predetti requisiti devono essere posseduti da almeno uno dei componenti.
Qualora competa all'Organo di Controllo l'esercizio obbligatorio per legge della funzione di revisione legale, esso è composto da un Controllore Unico e da un Controllo Supplente o da un Collegio dei Controllori (e due Controllori Supplenti) tutti iscritti nel Registro dei Revisori Legali.
L'Organo di Controllo dura in carica tre esercizi e scade in coincidenza con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio consuntivo relativo al terzo esercizio di durata della sua carica.
L'Organo di Controllo è rieleggibile. Ad esso si applica l'articolo 2399 del codice civile.
L'Organo di controllo:
a) vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
b) vigila sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'Associazione, e sul suo concreto funzionamento;
c) esercita il controllo contabile;
d) esercita compiti di monitoraggio dell'osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, avuto particolare riguardo alle disposizioni di cui agli articoli 5, 6, 7 e 8 del Codice del Terzo settore;
e) attesta che l'eventuale bilancio sociale sia stato redatto in conformità alle linee guida ministeriali di cui all'art. 14 dello stesso Codice. L'eventuale bilancio sociale dà atto degli esiti di tale monitoraggio;
f) partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea, alle quali presenta la relazione annuale sul bilancio di esercizio.
Nei casi previsti dall'art. 31, c.1, del Codice del Terzo settore, l'organo di controllo può esercitare anche la revisione legale dei conti.

Art. 15bis - Revisione legale
L'organo di revisione, qualora nominato, è formato da un unico componente, eletto dall'Assemblea.
Il componente dell'organo di revisione deve essere iscritto al registro dei revisori legali dei conti.
L'organo di revisione rimane in carica tre anni ed è rieleggibile.
L'organo di revisione ha il compito di esercitare la revisione legale dei conti.
Delle proprie riunioni l'organo di revisione redige verbale, il quale va poi trascritto nell'apposito libro delle adunanze e delle deliberazioni di tale organo, conservato nella sede dell'Associazione.
Nel caso in cui, per dimissioni o altre cause, il componente dell'organo di revisione decada dall'incarico prima della scadenza del mandato, si provvede alla sua sostituzione tramite una nuova elezione da parte dell'Assemblea.
Il componente dell'organo di revisione deve essere indipendente ed esercitare le sue funzioni in modo obiettivo ed imparziale, oltre a non poter ricoprire altre cariche all'interno dell'Associazione.

Art. 16 - Collegio dei garanti

È facoltà dell’Assemblea costituire un Collegio dei Garanti, con funzioni conciliative e consultive.
Tale Organo, se costituito, avrà il compito di conciliare le vertenze che possono sorgere tra gli associati e gli Organi dell’Associazione, relative a:
- l’osservanza del presente statuto;
- la violazione dello statuto e degli eventuali regolamenti;
- le questioni in merito all’esclusione degli associati.
Il Collegio delle Garanti, se costituito, sarà composto da tre componenti eletti dall’Assemblea, che resteranno in carica per un periodo di due anni. La carica di Garante è incompatibile con ogni altra carica all’interno dell’Associazione. Le deliberazioni del Collegio dei Garanti dovranno essere adottate a maggioranza dei suoi componenti.

Art. 17 - Libri sociali e registri

L'Associazione deve tenere i seguenti libri sociali:
a) il libro degli associati;
b) il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell'Assemblea;
c) il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo.
L'Associazione deve tenere il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell'organo di controllo, qualora questo sia stato nominato.
L'Associazione ha inoltre l'obbligo di tenere il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell'organo di revisione, qualora questo sia stato nominato.
L'Associazione deve infine tenere il registro dei volontari che svolgono la loro attività in modo non occasionale.

Art. 18 - Scioglimento

Lo scioglimento dell'Associazione è deciso dall'Assemblea straordinaria con il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati, sia in prima che in seconda convocazione.
L'Assemblea che delibera lo scioglimento nomina anche uno o più liquidatori e delibera sulla destinazione del patrimonio residuo, il quale dovrà essere devoluto, previo parere positivo dell'Ufficio di cui all'art. 45, c.1, del Codice del Terzo settore e salvo diversa destinazione imposta dalla legge, ad altri enti del Terzo settore o, in mancanza, alla Fondazione Italia Sociale, secondo quanto previsto dall'art. 9 del Codice del Terzo settore.

Art. 19 - Disposizioni finali
La disciplina delle Onlus, con il conseguente obbligo di qualifica, resta in vigore sino a quando non troveranno applicazione le nuove disposizioni fiscali recate dal titolo X del Codice del Terzo settore.
A decorrere dalla iscrizione dell'associazione nell'apposita sezione del RUNTS, cesseranno di avere efficacia le clausole Onlus incompatibili con la disciplina del Codice e, contestualmente, inizieranno ad avere effetto le clausole conformi.
Per quanto non previsto nel presente Statuto o altrimenti stabilito, si rinvia alle leggi ed ai regolamenti vigenti o sopravvenienti in materia.





About Us

What we believe in

Zeroviolenza reads social and economic dynamics through the relationship between men and women, and between different generations focusing on the value of the identity of every human being and the transformation of the life experiences of people from every social group, condition and geographical origin.

it promotes a social conscience that recognizes the cultural and sexual identity of men and women, and of their freedom of choice both in home environments and in social and political ones.

it believes in defense of labor, culture, food and natural resources as fundamental collective  tools in preventing violence and managing of the evolution of personal and social conflicts.

What we do

Zeroviolenza.it is a independent information project that intends to build a culture of accountability in the relationship between adults and children, children and adolescents, as an essential key to the understanding of dynamics and social conflicts. Preventing violence is also to create the conditions for good growth, allowing people to become able to recognize difference as an enrichment in exchange with others.

it publishes original editorial content, and each morning by 9:30 am publishes a wide press coverage of the leading national newspapers.

Zeroviolenza Onlus is a education project that deals with adults who take care of children, and teenagers, moving from information to education. With the aim of helping the parental couple to recognize the individuality of their children and to make educators more aware of the needs of childhood and adolescence, as well as their own needs, concerns, and educational functions.

How we support our project

Zeroviolenza.it is an independent project, it is supported thanks to donations from citizens, men and women, and dell'8xmille the Tavola Valdese.

Zeroviolenza is the continuation of the experience of Zeroviolenzadonne born on the 6th of February, 2009 (read the editorial by Monica Pepe and the article by Loredana Lipperini).


From February 2010 Zeroviolenza.it is part of the social network in order to offer a platform of interactive and trustworthy information to whoever feels the need to freely and responsibly express their selves on such themes. As of today we count up to 6400 Facebook likes on our page.

From November 2011 a Twitter account has been opened and it counts over 5000 followers.

Courses and meetings in public schools 2014


From Wednesday 5th February, Rome
Adults training course (teachers and parents) in nursery, elementary, and junior high schools
Title: Adults learn, adults teach the relationship between women and men in the areas of Torre Maura, Casale del Finocchio, Tor Bella Monaca, Centocelle.
Where: Rome

Friday 17th January, Giulianova (Te)
Meeting with students from “Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Turistici e Alberghieri
Meeting with the students from “Liceo Scientifico Marie Curie”

Institutional activities 2013

- October 2013 Zeroviolenzadonne.it has been selected among the best European projects on the theme “Media and Gender” according to a research conducted by EIGE – European Institute for Gender Equality. Results can be seen at the page of the Institute http://eige.europa.eu/good-practices/women-and-media.
- October 2013 Zeroviolenza participated to the meetings organised by the V Commission of the Regional Council to draft a legislation proposal on Gender-based Violence in the Latium region.
- November 2013 Zeroviolenzae participated to the sub group “Communication and representation of women in the media” created within the Violence Against Women Task Force. It is a self regulatory code containing recommendations to monitor the representation of women in the media, promoted by the Minister of Economic Development.

Public gatherings and previous debates

Monday 21st October 2013, Rome
Title: “Contrasting Domestic Violence”
Meeting with delegation from Baroness Scotland EDV (Eliminating Domestic Violence) c/o British Ambassador residency
Where: Rome

Tuesday 11th June 2013, Rome – Italy
Title: Zero violence: comic book presentation “Io sò Carmela”. Meeting with the author Alessia di Giovanni, local women shelters, family planning clinic, associations, zeroviolendonne, grassroots organizations
Where: Rome

Monday 27th May 2013, Venice – Italy
Title: Workshops with high shcool student from Foscarini institute
Where: Foscarini Insitute, Venice

Thursday 24th May/Friday 25th May 2013, Marigliano (Neaples) – Italy
Title: Generation Zero violence against women. Workshops with high school students
Where: Marigliano

Wednesday 16/17th January 2013, Vilnius Lituania
Title: From practices with potential to good practices in promoting gender equality in the area of women and the media
Where: European Institute for Gender Equality

Monday 26th November 2012, Bari – Italy
Title: Gender glances: experiences, representations policies to contrast gender-based violence
Where: Council Hall municipality of Bari

Tuesday 30th October 2012, Rome – Italy
Title: Serbian and Italian Journalists meeting organised by Zeroviolenza.it in partnership with Serbian embassy to discuss how Serbian and Italian press deal with gender and discriminations
Where: National Federation of Italian Press

Thursday 25th October 2012, Rome – Italy
Title: Not on my body
Where: CGIL

12-15 July 2012 - Italy
Participated to Arezzo Wave with an info stand named “listen to your body”. It has been produced video interviews to boys and girls and adults asking them to freely express themselves on topics such as: sexuality, love, relationships, aids, homosexuality, discrimination and so on. There is a video available at



Thursday 17th Novembre, Rome – Italy
Title: presentation of one issue of Genesis (Italian female historians society) dedicated to violence
Where: International house of women, Rome

Sunday 19th June 2011, Rome – Italy
Title: Between fiction and reality. The role of independent media in Rome
Where: Festa Nazionale della Sinistra

Tuesday 17th May 2011, Marsiglia
Title: Zeroviolenzadonne.it has been presented during the Journalists’ consultation meeting
Where: Eige - European Institute for Gender Equality, Vilnius Lituania

Monday 29th November 2010, Rome – Italy
Title: Collective imagination today, roles and gender stereotypes
Where: Roma Tre University

Wednesday 10th November 2010, Rome – Italy
Title: Zeroviolenzadonne.it: communication as a means to establish another relationship between women and men
Where: XI Borough – Rome

Friday 10th July 2009, Siena – Italy
Title: Violence against women in the public discourse: media stereotypes and politics exploitation
Where: University of Siena

Thursday 9th April 2009, Ravenna - Italy
Title: Different Genres among Genres that are different
Where: “Casa del Volontariato” event promoted by Shelter Linearosa

Other activites

The first article of Zeroviolenza.it daily press review is published also on the home page of Micromega
In 2011-2012 we collaborated with Radio Popolare on a weekly contribution about themes followed by the project

Publications

Participated to the drafting of the summary of the CEDAW Shadow Report produce by the group "Lavori in corsa: 30 anni CEDAW”. Participated to the drafting of the summary of the CEDAW Committee recommendations to Italy for the 49th evaluative session held in July 2011 at the UN.

Participated with a chapter to the book “Men against women? The roots of Male violence” edited by Sveva Magaraggia e Daniela Cherubini

Participated to the ebook project What Women (don't) Want - Il web contro la violenza sulle donne 2013"




facebook