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La preghiera del suprematista bianco è semplice e indiscutibile: "Questa nostra Patria è stata fondata dalla razza bianca e per la razza bianca e ogni tentativo di trasferire il controllo della nazione a favore di razze inferiori come la negra va palesemente contro il volere divino e la Costituzione".
Vittorio Zucconi, La Repubblica ...

Frontiere News
19 06 2015

Dalla rivolta degli schiavi nel 1822 agli incontri con Martin Luther King, la storia della chiesa attaccata dal suprematista Dylann Roof è di straordinaria importanza. Diventando negli anni un vero e proprio simbolo della lotta per i diritti civili

Il luogo scelto per la strage di Charleston, (in cui al grido di “io lo devo fare, voi violentate le nostre donne e dovete sparire”, Dylann Roof, un ragazzo bianco di 21 anni, ha trucidato nove persone per il semplice fatto di appartenere alla comunità afro-americana) ha una natura altamente simbolica: la Emanuel African Methodist Episcopal Church è infatti uno dei più antichi ritrovi della comunità nera nel Sud degli Stati Uniti. Vox.com ha riassunto in maniera impeccabile la storia della chiesa, diventata negli anni un vero e proprio simbolo della lotta per i diritti civili.

1816: Fondazione della chiesa da parte di alcuni afro-americani, ex-membri della Charleston’s Methodist Episcopal Church, guidati dal Rev. Morris Brown. La African Methodist Church proveniva dalla Free African Society, un’organizzazione fondata dal 1787 a Philadelphia.

1822: Il 17 giugno del 1822 la chiesa viene bruciata come rappresaglia ad una rivolta degli schiavi. Un’inchiesta della Cnn rivela che Denmark Vesey, co-fondatore della chiesa, aveva organizzato la rivolta; la chiesa venne quindi additata come punto di incontro tra ribelli per “creare isteria di massa tra le due Carolina e il Sud”. Per vendetta Vesey e cinque schiavi vennero uccisi. L’attentato di Dylann Roof è avvenuto esattamente nel 193esimo anniversario della rivolta.

1834: Adorazione in segreto, nonostante le leggi razziste. Nel 1834 tutte le chiese afro-americane vennero infatti dichiarate fuori legge. Ma la African Methodist Church continuò le funzioni religiose clandestinamente “fino al 1865, in cui venne formalmente riorganizzata adottando il nome Emanuel”.

Anni ’60: Un punto di riferimento per i diritti civili. Le chiese afro-americane di tutte le denominazioni giocarono un ruolo vitale nell movimento per i diritti civili, fungendo da fulcro delle leadership e da luoghi di incontro dell’attivismo. A causa del significato storico della Emanuel, molti leader dei diritti civili (tra cui Martin Luther King) scelsero la chiesa come tappa fondamentale del proprio attivismo sociale.

Oggi: È la più grande chiesa afro-americana di Charleston, con 2500 posti a sedere.

stop-racism"Provo dolore e rabbia. Troppe volte ho dovuto fare discorsi come questo. L'America apra gli occhi: queste stragi, con questa frequenza, non succedono in altre nazioni avanzate. Il popolo americano deve affrontare la questione delle armi". Barack Obama è costretto ancora una volta a intervenire dopo una tragedia razzista; e un'ecatombe da armi da fuoco. 
Federico Rampini, la Repubblica ...

Agi
18 06 2015

Un uomo ha sparato all'interno di una chiesa frequentata dalla comunita' afroamericana di Charleston, South Carolina, uccidendo nove persone. L'autore della strage sarebbe un 21enne bianco, al momento ricercato. Il giovane indossa stivali, jeans e una maglietta grigia.

Charleston e' la citta' in cui un poliziotto bianco e' stato incriminato per aver sparato lo scorso aprile alle spalle di un giovane nero, Walter Scott, uccidendolo. A essere presa di mira dall'uomo e' stata la Chiesa episcopale metodista African Emanuel, che si autodefinisce sul proprio sito web come una delle congregazioni nere piu' grandi e antiche a sud di Baltimora. Sembra che al momento dell'irruzione dell'uomo si stesse riunendo un gruppo di studio sulla Bibbia. Il fatto e' avvenuto verso le 21.

"Otto persone sono morte nella chiesa. Altre due sono state trasportate in ospedale, dove una delle due e' deceduta", ha spiegato ai giornalisti il capo della polizia Chief Gregory, per il quale la sparatoria e' "un crimine d'odio" razziale.

Il reverendo Al Sharpton ha scritto sul suo profilo twitter che tra i nove morti c'e' il pastore della chiesa, un senatore democratico dello Stato della Carolina del Sud, Clementa Pinckney, 41 anni e padre di due figli. Il reverendo Pinckney era stato uno dei simboli della veglia per Scott.

Dopo la sparatoria s' e' diffusa la notizia di un allarme bomba nella zona della chiesa. La polizia ha evacuato diverse persone ma non sono stati trovati ordigni.

Ieri nella citta' si trovava Hillary Clinton, e al suo seguito diversi giornalisti che adesso stanno seguendo quanto accade.

"Io e la mia famiglia preghiamo per le vittime della tragedia di questa notte", ha affermato il governatore dello Stato, la repubblicana Nikki Haley. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per le persone e le famiglie colpite dai tragici eventi di Charleston", ha scritto sul suo profilo twitter il candidato repubblicano alle primarie per le presidenziali del 2016, Jeb Bush, che ha annullato tutti gli eventi della sua campagna in programma oggi, compreso uno nel North Carolina. "Notizia terribile da Charleston", ha twittato il candidato democratico Hillary Clinton.

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