Luca Attanasio, La Stampa
6 febbraio 2018
È una pratica antichissima che passa indenne allo scorrere del tempo e all’avanzare del progresso. Alcuni studiosi ne fanno risalire le origini a un periodo tra il 4.000 e il 3.000 avanti Cristo. Erodoto (484-424 a.C), parla di «recisione» attribuendone l’uso a Fenici, Hittiti, Etiopi, Egiziani e Romani.
Ma ha continuato a esercitare il suo diabolico fascino anche in tempi e civiltà più vicine a noi:
Per la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia, proponiamo una selezione da la "Confusione delle lingue tra adulti e bambini" (1932) di Sandor Ferenczi*
(…) Permettete che vi comunichi adesso alcuni fatti alla cui penetrazione ha contribuito questo rapporto più intimo col paziente.
Anzitutto ho visto nettamente confermata l’importanza del trauma e in particolar modo del trauma sessuale, come agente patogeno, importanza che secondo un’opinione che ho già espresso, non verrà mai sottolineata abbastanza.
Il Manifesto
11 ottobre 2017
Picchiate, violentate, costrette a subire mutilazioni genitali. Ma anche vendute come schiave o trasformate in piccoli soldati per guerre che non gli appartengono. Oppure spose-bambine (ogni anno sono 15 milioni), obbligate a unirsi a uomini più vecchi di loro.