la Repubblica
16 04 2015
"Puzzate come cani" gridava 14 anni fa, ai ragazzi del G8, alla caserma di Bolzaneto. Sabato, alla Commenda, relazionerà al convegno “ La salute in carcere” che ha organizzato per la Asl3.
La dottoressa Zaccardi, condannata per gli abusi di Bolzaneto è relatrice ad un forum sulle carceri. Nel 2001 a una ragazza ferita e terrorizzata a cui veniva impedito di andare in bagno disse: “Puzzi come un cane.
È la parabola di Marilena Zaccardi, medico del carcere di Marassi, del penitenziario femminile di Pontedecimo, che ha legato il suo nome a quello del “medico in mimetica”, Giacomo Toccafondi, nella caserma di Bolzaneto trasformata in centro di torture e sevizie nel luglio 2001.
Sembra incredibile, ma invece è così: dopo la condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo sul blitz alla scuola Diaz, "fu tortura". Dopo il putiferio sollevato dal post su Facebook del poliziotto del VII nucleo che fece l’irruzione alla Diaz, Fabio Tortosa ("io ero quella notte alla Diaz. Io ci entrerei mille e mille volte"). Un’azienda pubblica come la Asl non soltanto ha mantenuto al suo posto Marilena Zaccardi, ma le ha dato visibilità e riconosciuto rilievo professionale se è arrivata ad affidarle la curatela scientifica, insieme ad altri quattro colleghi, di un convegno dedicato alla salute in carcere.
Proprio lei che a Bolzaneto, secondo la sentenza della Corte d’Appello di Genova, dal 20 luglio al 22 luglio 2001, è stata accusata, di “aver consentito o effettuato controlli di triage e di visita sottoponendo le persone a trattamento inumano e in violazione della dignità”, “costringendo persone di sesso femminile a stazionare nude in presenza di uomini oltre il tempo necessario e quindi sottoponendole a umiliazione fisica e morale”. “Per aver ingiuriato le persone visitate con espressioni di disprezzo e di scherno”. “Per aver omesso o consentito l’omissione circa la visita di primo ingresso sull’individuazione di lesioni presenti sulle persone”. “Per aver omesso o consentito l’omissione di intervento sulle condizioni di sofferenza delle persone ristrette in condizioni di minorata difesa”.
Marilena Zaccardi, assolta in primo grado, è stata condannata in Appello per abuso d’ufficio pluriaggravato e ingiuria pluriaggravata . E le condanne della Corte d’Appello a carico dei cinque medici della caserma di Bolzaneto, oltre alla Zaccardi e Toccafondi anche Aldo Amenta, Adriana Mazzoleni e Sonia Sciandra, sono state confermate dalla sentenza di Cassazione, che nel 2013.
La dottoressa Zaccardi, però, così come Toccafondi, è stata salvata dalla prescrizione. Salvata, ma solo in campo penale, perchè sul piano civile è stata riconosciuta la sua responsabilità.
Michela Bompani e Marco Preve