Venti miliardi. Da un giorno all'altro

  • Mercoledì, 28 Dicembre 2016 10:26 ,
  • Pubblicato in COMUNE INFO
Banche debitiAndrea Baranes, Comune-Info
27 dicembre 2016

"Oggi la banca è risanata, e investire è un affare. Su Monte dei Paschi si è abbattuta la speculazione ma è un bell'affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand".
Matteo Renzi, Sole 24 Ore, 22 gennaio 2016.

Quindi il problema era la speculazione. Era esterno. La banca in sé era solida. E parliamo non di decenni fa, ma dell’inizio di quest'anno. Una banca risanata, che dopo pochi mesi si trova sull'orlo dell'abisso.

Debito, la Grecia è in vendita

  • Sabato, 08 Ottobre 2016 13:32 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Grecia PovertàMarco Bersani, Il Manifesto
8 ottobre 2016

Se qualcuno avesse ancora dubbi sull'uso ideologico del debito come "shock" per procedere all’espropriazione di diritti e beni comuni, è ancora una volta la drammatica esperienza della Grecia a diradarli.
Europa BrexitLeonardo Clausi, Il Manifesto
26 giugno 2016

Donald Sassoon è professore emerito di Storia europea comparata presso il Queen Mary College dell’università di Londra. [...]

Professore, dopo il referenum il genio è fuori dalla lampada. Che succederà?
C’è un clima d'incertezza che non sparirà certo fra un mese o due. Durerà parecchi anni e avrà un peso forte sulla politica e, soprattutto, sull'economia.
Stop TTIPMatteo Bortolon, Zeroviolenza*
3 febbraio 2016

I trattati di libero mercato sono una materia ostica e terribilmente noiosa, anche per i più navigati attivisti che non esitano a gettarsi negli argomenti più impervi quali lo sfruttamento infantile, i cambiamenti climatici ecc.

C'è una via d'uscita dalla guerra civile globale? (parte II)

  • Mercoledì, 16 Dicembre 2015 09:16 ,
  • Pubblicato in ZeroViolenza
Bansky CapitalismoFranco Berardi "Bifo", Zeroviolenza
15 dicembre 2015

La prospettiva europea
Ricordate la Yugoslavia? Era una federazione abbastanza benestante di 25 milioni di persone. Diverse comunità etniche e religiose vivevano insieme in modo più o meno pacifico, le fabbriche erano gestite dagli operai, quasi tutti avevano un'abitazione privata e nessuno soffriva la fame.

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