Patrizio Gonnella, Il Manifesto

24 ottobre 2019

Uno Stato forte, autorevole, autenticamente democratico non può tollerare una pena eliminativa. L’ergastolo ostativo, ossia l’ergastolo senza alcuna prospettiva di rilascio, è infatti una pena di tipo eliminativo. Cancella una persona dalla società vera, libera, per sempre. Non è in questo senso troppo diversa dalla pena di morte.

Nessuno deve marcire in galera

  • Sabato, 18 Maggio 2019 09:21 ,
  • Pubblicato in ANTIGONE


Patrizio Gonnella, Antigone

16 maggio 2019

Non c’è parola più polisemica di pena. Una parola che, nonostante i suoi tanti significati, non rimanda a nulla che ispiri fiducia o buoni sentimenti. Il carcere (leggi il XV Rapporto) è una pena, non c’è dubbio che sia una pena. È, purtroppo, la pena per eccellenza.


Valentina Stella, Left

19 aprile 2019

D’ora in poi, se durante la carcerazione si manifesta una grave malattia di tipo psichiatrico, il giudice potrà disporre che il detenuto venga curato fuori dal carcere e quindi potrà concedergli, anche quando la pena residua è superiore a quattro anni, la misura alternativa della detenzione domiciliare "umanitaria", o "in deroga", così come già accade per le gravi malattie di tipo fisico.

Carcere di RebibbiaCecilia Ferrara, Il Fatto Quotidiano
2 gennaio 2018

Com è la vita in carcere durante le feste? Come è la vita dei familiari dei detenuti? “Capodanno è uno dei giorni più pesanti per chi sta in carcere. Durante le feste i detenuti sanno più chiusi in cella, ci sono meno attività e i colloqui con i familiari si diradano – racconta Michela del progetto Matricola XX –.Per questo da molti anni il 31 dicembre Radio Ondarossa assieme ad altre associazioni organizza una passeggiata e una lenticchiata di fronte al carcere romano di Rebibbia per far sentire loro un la solidarietà dal mondo esterno”.

Carceri minorili, in attesa dei decreti per la riforma

  • Martedì, 19 Dicembre 2017 09:05 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO

Carcere minorileEleonora Martini, Il Manifesto
19 dicembre 2017

"A quarantadue anni dalla legge penitenziaria è finalmente arrivato il momento di avere regole ad hoc per i ragazzi e le ragazze detenuti nei 17 Istituti penali a loro dedicati. Regole che mettano al centro prioritarie esigenze di tipo educativo, che tolgano tutti i paletti per l'accesso alle misure alternative, che facciano assomigliare le carceri a comunità.

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