Corriere della Sera
16 04 2015
Orrore nel nord della Francia: è stato ritrovata morta la bambina di nove anni che mercoledì era stata rapita davanti alla madre a Calais. Il corpo della piccola Chloè è stato ritrovato in bosco: era nuda e sarebbe stata violentata prima di essere strangolata, hanno riferito fonti di polizia al giornale La Voix du Nord. Gli agenti hanno fermato l’uomo, 38 anni, di nazionalità polacca, proprietario dell’auto rossa che era stata vista allontanarsi con la bambina.
L’aggressore
L’uomo era ubriaco ed è risultato avere pesanti precedenti per furti e violenze: nel 2010 era stato condannato a sei anni di carcere e a non rimettere più piede nella zona. La madre della piccola, la 43enne Dorothe, aveva raccontato il dramma di mercoledì pomeriggio quando Chloè stava giocando nel giardino di casa e lei è rientrata pochi minuti per cambiare i pannolini agli altri due figli di quattro e cinque anni. Quando è tornata fuori, ha visto l’auto che fuggiva con Chloè all’interno.
La Stampa
09 04 2015
Sollevando lo sguardo Oltralpe, potete godervi lo spettacolo distruttivo ma anche istruttivo di un padre e di un figlia che si azzannano intorno alla propria creatura. Marine Le Pen ha ereditato dal padre Jean-Marie un partito fascista impresentabile e lo ha trasformato in una piattaforma di risentimenti che potrebbe issarla alla presidenza della Repubblica, a patto di depurarlo da elementi urticanti per la maggioranza dei francesi, quali l’antisemitismo. Ma come reagisce il capofamiglia? Anziché gioire per la figlia, e goderne in disparte il trionfo sentendolo anche un po’ suo, si scaglia contro il sangue del suo sangue in un crescendo shakespeariano, riesumando opinioni impronunciabili sulle camere a gas naziste pur di scassare il giocattolo che aveva regalato a Marine. E lei? Lungi dal sopportare le paturnie dell’avo e manifestare quantomeno un po’ di riconoscenza filiale, gli si scaglia addosso senza pietà, arrivando a minacciare di espellerlo dal movimento da lui creato.
Vista da qui, la faida di monsieur e madame Le Pen appare un fenomeno incomprensibile. Il parricidio sta alla base di tante civiltà europee. Non della nostra, però. Gli italiani, scriveva il poeta Umberto Saba, non sono parricidi ma fratricidi: per informazioni rivolgersi a Romolo e Remo. Lungi dal pensare di ucciderlo, essi desiderano darsi al padre per avere da lui il permesso di uccidere gli altri fratelli. Renzi rappresenta un’eccezione, ma solo perché i suoi babbi politici si erano già uccisi tutti fra loro (e i pochi sopravvissuti continuano a farlo).
Massimo Gramellini