
"Davvero, uno si chiede cosa facciamo ai bambini, per costringerli a diventare quegli
adulti ottusi e prevaricatori che tanto spesso ci affliggono l'esistenza!". [...] A cinque anni o poco più i bambini sanno anche la bellezza della
natura, son poeti senza bisogno di
scuola, imparano e ci insegnano con sapienza un poco saccente l'arte del separare, differenziare,
riciclare. Ci rimproverano se sbagliamo a conferire una plastica senza il simbolo giusto. Sanno il bene della
terra, la fragilità dell'aria che possiamo inquinare irreparabilmente, la responsabilità della nostra sciatteria di umani senza
gratitudine.
Mariapia Veladiano, Avvenire ...