Google paga la transizione per i propri dipendenti

  • Mercoledì, 08 Ottobre 2014 11:05 ,
  • Pubblicato in Flash news
Mario Mieli
08 10 2014

La Silicon Valley è sempre più fonte e simbolo di come il mondo del lavoro stia cambiando -e debba cambiare. La relazione professionale tra datore di lavoro e dipendenti è da sempre una chiave fondamentale per un rapporto di fiducia e, soprattutto, per rendere le prestazioni dei singoli impiegati un punto di forza. Non è un segreto che un clima sereno e favorevole sia alla base per impegno e serietà.

E negli ultimi anni, l’attenzione delle società per i propri lavoratori è sempre più alta, in quella zona. Ad esempio, secondo le stime della società Mercer, la spesa delle aziende del settore tecnologico, in ambito della salute, contano una spesa di circa 10.450 dollari a dipendente. Tanto? Basti pensare che, per altri marchi, può essere addirittura ancora più elevata.

Del resto, Joe Gracy, che collabora con Yahoo, ha una linea guida fondamentale:

    “Per attirare nuovi talenti è fondamentale avere una politica allettante in tema di salute e benessere”

Si parte dalla questione maternità e paternità: per una impiegata che diventa madre, ci sono sedici settimane di ferie pagate mentre per un neo papà ne sono previste otto. A questi si aggiungono anche trattamenti di fertilità e sono inclusi anche interventi per il cambio di genere. In quest’ultimo caso, l’investimento può raggiungere anche cifre che toccano i 150 mila dollari a persona e che comprendono un intervento chirurgico, iniezioni ormonali e cure farmacologiche, successive e precedenti all’operazione principale.

La prima società ad occuparsi -e preoccuparsi- anche della transizione di genere è stataGoogle, seguita poi da altri diciassette marchi, ad oggi. Perché, come confermato in primis dalle stesse società, per un lavoratore la condizione principale è

    il diritto alla felicità.

E pensare che noi festeggiamo ancora per il congedo matrimoniale di una coppia gay a Palermo…

I diritti possono attendere, il ministro no

  • Mercoledì, 08 Ottobre 2014 09:39 ,
  • Pubblicato in Flash news
Il Manifesto
08 10 2014

Il veto del ministro degli Interni è solo l'ultimo episodio del tira e molla del governo Renzi sui diritti gay. La legge sulle unioni civili, promessa entro i primi 100 giorni di governo, è slittata al remoto traguardo dei primi 100. ...

IX Municipio di Roma: approvato il Registro delle Unioni Civili

  • Martedì, 23 Settembre 2014 12:58 ,
  • Pubblicato in Flash news
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Il IX Municipio di Roma approva il Registro delle Unioni Civili, con 14 voti a favore e 2 astenuti, al termine di una discussione rapida di soli venti minuti.

“Un altro passo avanti e soprattutto il miglior viatico per la discussione del Registro delle Unioni Civili in Campidoglio il cui avvio è finalmente atteso per il 25 settembre. Ci aspettiamo che tutte le forze politiche che hanno a cuore i valori dell’uguaglianza e i diritti civili mantengano finalmente un impegno che la Capitale aspetta da anni, inviando un potente segnale di cambiamento al Governo e al Parlamento, prendendo esempio da quanto fatto negli scorsi mesi in tanti dei Municipi romani” commenta soddisfatto Andrea Maccarrone, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

“È doveroso un nostro ringraziamento alle consigliere e ai consiglieri del IX Municipio che hanno mantenuto gli impegni onorando nel migliore dei modi la partecipazione al Roma Pride dello scorso giugno. Anche grazie a loro la nostra città sta cambiando volto, rimettendosi al passo con le capitali europee sul terreno del rispetto e della valorizzazione delle differenze senza paraocchi ideologici”.


Candelora 2014

  • Lunedì, 28 Luglio 2014 16:12 ,
  • Pubblicato in Video Bottom

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