Guido Caldiron, Il Manifesto
27 gennaio 2018
"Memoria, consapevolezza, responsabilità". Nel tracciare le coordinate del suo lavoro come direttore del Museo-Memoriale di Auschwitz-Birkenau, creato dove esisteva il più grande campo di sterminio industrializzato del Terzo Reich, ma un luogo assurto anche a tragico simbolo dell’intera barbarie nazista, lo storico polacco Piotr M. A. Cywinski non ha mai avuto dubbi.
Dinamo Press
03 08 2015
Non è la prima volta, da quando venne apposta nel febbraio del 2006, che la targa della via intestata a Valerio Verbano, all'interno del Parco delle Valli in Municipio III, subisce danneggiamenti o viene distrutta. Era già accaduto nell'agosto del 2013, è accaduto di nuovo ieri quando "ignoti" l'hanno divelta facendola in pezzi. Un gesto vigliacco e insopportabile.
A distanza di più di 35 anni dall'omocidio di Valerio, il suo impegno e attivismo continuano a risultare insopportabili a chi si traveste da rivoluzionario per fomentare la guerra tra poveri e mantenere lo status quo. Contattate le istituzioni locali, queste ci hanno garantito che la targa sarà presto rimessa al suo posto. Se ciò non accadrà provvederemo direttamente a farlo in compagnia di tutta la città solidale, democratica e antifascista. Magari togliendo quell'insopportabile "vittima della violenza politica", definizione figlia dei tentativi di riconciliazione e "memoria condivisa", per sostituirlo con la nostra memoria partigiana e poter finalmente leggere: "assassinato dalla violenza neofascista".
Valerio Verbano, non un nome su una via, ma su tutte le vie, su tutte le piazze