Incontro "Il tempo del petrolio deve scadere"

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  • Pubblicato in L'Incontro
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Ombrina, giorno nero per l'Abruzzo e l'Adriatico

  • Lunedì, 09 Novembre 2015 15:22 ,
  • Pubblicato in Flash news

Coordinamento No Ombrina
09 11 2015

OMBRINA, GIORNO NERO PER L'ABRUZZO E L'ADRIATICO. IL COORDINAMENTO: CONFERENZA FARSA, ESPOSTI E RICORSI IN OGNI SEDE, LOTTEREMO FINO IN FONDO.

GOVERNO RENZI CHIUSO NEL SUO AUTISMO PETROLIFERO, MENTRE IL MONDO CAMBIA VERSO SULL'ENERGIA, NEL PAESE DEL SOLE SI PUNTA SULLE FOSSILI.

NEL GIORNO DEL SI' AD OMBRINA L'ASSOCIAZIONE MONDIALE DI METEOROLOGIA LANCIA L'ENNESIMO ALLARME SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI CHE RENDERANNO, TESTUALE, "PIU' PERICOLOSO E INOSPITALE PER LE FUTURE GENERAZIONI IL NOSTRO PIANETA".

"E' un giorno nero per l'Abruzzo e l'Adriatico, ovviamente non ci arrendiamo perchè pensiamo sia un vero e proprio sopruso, con l'impegno di tutti i cittadini vedremo di ribaltare il risultato presentando esposti e ricorsi in tutte le sedi, dalla Giustizia penale a quella amministrativa passando per la Commissione Europea" così il Coordinamento No Ombrina sull'esito della Conferenza dei Servizi.

Da quanto abbiamo appreso è stata una riunione resa difficile dalle varie norme regionali approvate in queste settimane e dalle numerose incongruenze fatte emergere dai vari rappresentanti degli enti abruzzesi presenti. Solo un colpo di mano deciso dal dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico pare abbia sbloccato la conferenza a favore dei petrolieri, con una situazione che evidentemente diventava ogni ora sempre più insostenibile e che quindi andava risolta in fretta il prima possibile.

Sarà interessante leggere il verbale per scoprire chi e con quali argomenti ha superato le innumerevoli criticità del procedimento e le norme di salvaguardia vigenti del parco marino. Ovviamente metteremo sotto la lente di ingrandimento il comportamento dei singoli funzionari che hanno partecipato all'iter.

Con i ricorsi e con la continua azione dei cittadini vedremo di affondare Ombrina prima che compaia all'orizzonte del nostro mare.

Resta il problema di un Governo tutto votato alla causa dei petrolieri, con un'azione che stride sempre di più con gli allarmi che gli scienziati da tutto il mondo stanno lanciando sull'uso dei combustibili fossili. Proprio oggi l'Associazione Mondiale di Meteorologia ha lanciato un vero e proprio monito. Se non si tagliano le emissioni di gas climalteranti provenienti da carbone, petrolio e gas il nostro pianeta sarà reso, testualmente, "più pericoloso e inospitale per le future generazioni".

Consigliamo caldamente di leggere il comunicato ufficiale per rendersi conto dell'urgenza di bloccare ogni altro progetto petrolifero (https://www.wmo.int/media/content/greenhouse-gas-concentrations-hit-yet-another-record). Lo stesso Obama ha bocciato pochi giorni fa l'oleodotto Keystone perchè una volta costruito avrebbe vincolato le politiche di taglio delle emissioni per troppi anni. Invece secondo il Ministero del cosiddetto "Sviluppo Economico" l'Abruzzo dovrà ospitare Ombrina per i prossimi decenni affossando l'economia turistica della bellissima costa dei trabocchi e quella dell'agricoltura di qualità.

Evidentemente per il Governo Renzi tutto ciò deve passare in secondo piano perché gli interessi dei petrolieri sono "strategici", al contrario di quelli della comunità.

 

NoTriv, un "popolo resistente" per difendere l’Adriatico

  • Domenica, 24 Maggio 2015 09:01 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
No OmbrinaSerena Giannico, Il Manifesto
24 maggio 2015

Qua­ranta o cin­quan­ta­mila, secondo i dati della poli­zia, ma poco importa. Importa che un fiume di gente, lungo 4 chi­lo­me­tri e mezzo e oltre, ieri ha invaso le strade di Lan­ciano, per dire no alle tri­velle in Adria­tico e in par­ti­co­lare alla piat­ta­forma "Ombrina Mare", della Roc­khop­per, società delle Falkland: impianto pre­vi­sto a sei chi­lo­me­tri dalle spiagge della splen­dida Costa dei Tra­boc­chi.

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