×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 415

Francesco Semprini, La Stampa
26 marzo 2015

La crociata per la salute pubblica parte dalla prima infanzia. E' questa la filosofia alla quale si sono ispirate le autorità di New York nell'applicare una serie di misure restrittive a "salvaguardia" dei piccolissimi che ogni giorno trascorrono parte della loro giornata in asili e nidi.

La Stampa
26 03 2015

La crociata per la salute pubblica parte dalla prima infanzia. E’ questa la filosofia alla quale si sono ispirate le autorità di New York nell’applicare una serie di misure restrittive a «salvaguardia» dei piccolissimi che ogni giorno trascorrono parte della loro giornata in asili e nidi. A partire dall’imposizione di un limite massimo di trenta minuti per tutte le «attività sedentarie», compreso lo stare seduti ai banchi o ai tavolini di scuola. Attualmente il limite era di 60 minuti, considerato dalle autorità un tempo troppo lungo, e quindi incline a favorire ozio e aumento di peso.

LE LINEE GUIDA DI MICHELLE OBAMA
Il giro di vite imposto ai «day care» certificati della City prevede inoltre limiti alla somministrazione di succhi di frutta e restrizioni severe ai tempi concessi davanti alla televisione. La «ricetta perfetta» per un’infanzia salutare - così è stata definita dagli esperti - è divenuta operativa a partire da questa settimana per disposizione del Board of Helath della Grande Mela. Le autorità cittadine tengono a precisare di aver seguito le linee guida tracciate dalle strutture federali per contrastare il fenomeno dell’obesità giovanile, nell’ambito di quella crociata per la salute pubblica di cui è divenuta alfiere indiscusso Michelle Obama.

SUCCHI DI FRUTTA SOLTANTO DALL’ETA’ DI 2 ANNI IN SU
E allora ecco fissata la nuova maggiore età per bere un succo di frutta presso la mensa di un asilo o un asilo nido, ovvero due anni, anziché gli otto mesi precedentemente fissati. Età superata la quale è possibile consumare comunque non più di quattro once (circa 110 grammi) di succhi, rispetto alle sei once previste prima. Si deve inoltre trattare di succhi al 100%, e quindi sono banditi tutti quei surrogati diluiti. Davanti alla tv si può trascorrere solo mezz’ora e non più un’ora, ben inteso che il limite è comprensivo anche del tempo che si passa davanti a un tablet, un pc o qualunque tipo di schermo.

IL TEMPO CONCESSO ALLA SEDENTARIETA’? AL MASSIMO 30 MINUTI
«La ricetta perfetta» passa inoltre per la lotta dura alla sedentarietà, ovvero non più di trenta minuti sono concessi per qualsivoglia abitudine che rientri in questa categoria, come lo stare seduti ad esempio. Non è compreso in questo caso invece il tempo che si dedica al riposo, inteso come sonno o pisolino pomeridiano, così come il tempo dedicato alla lettura, al disegno in tutte le sue espressioni, e quello concesso ai puzzle. Non è chiaro se i «Lego» rientrino nella categoria o siano un’attività «border line».

NON TUTTI I GENITORI SONO D’ACCORDO
Il giro di vite ha raccolto il plauso dei salutisti che lo hanno paragonato ai divieti imposti da Michael Bloomberg per le bibite gassate. Ma non tutti i genitori sono d’accordo, c’è chi sostiene che si tratta pur sempre di bambini tra 0 e 5 anni, per i quali tali regole sono veramente troppo severe. Tanto da essere considerate una forma di «pubblicità occulta» da parte del sindaco Bill De Blasio che vuole solo dimostrare di non essere da meno rispetto al suo predecessore in fatto di salute pubblica.

Francesco Semprini

La città dei bambini nella mente degli adulti

  • Mercoledì, 25 Marzo 2015 08:46 ,
  • Pubblicato in ZeroViolenza

Geni Valle*, Zeroviolenza
25 marzo 2015

"Vivere senza confini", recitava lo spot pubblicitario di una compagnia telefonica, evocando libertà, superamento dei limiti spaziali e, naturalmente,  la possibilità di raggiungere tutti ed essere raggiunti. Divertita ed appena inquieta, mi domandavo se il successo del messaggio potesse derivare dalla soddisfazione del desiderio, inconscio e universale, di eludere le angosce che accompagnano la dimensione della separatezza.

Iniziativa di Zeroviolenza onlus in scuole periferia romana

  • Mercoledì, 04 Febbraio 2015 00:00 ,
  • Pubblicato in Flash news
Ansa
04 02 2015

Al via domani, 5 febbraio, in alcune scuole della periferia romana un corso per l'integrazione e la relazione positiva fra generi rivolto a genitori, insegnanti, e studenti. L'iniziativa è dell'associazione Zeroviolenza onlus ed è rivolta in particolare ad un'utenza adulta. Si tratta - precisa un comunicato - di un progetto dedicato a genitori e insegnanti delle scuole materne, elementari e medie che sarà realizzato in quattro Istituti Comprensivi delle periferie romane: Istituto Alberto Manzi al Pigneto, Istituto Laparelli a Tor Pignattara, Istituto Rita Levi Montalcini al Tuscolano, Istituto Via Poseidone a Torre Angela.

In ogni scuola si svolgeranno cinque incontri di due ore ciascuno. Le docenti del corso sono Geni Valle e Simona Di Segni, psicoanaliste dell'Associazione Italiana di Psicoanalisi, e la scrittrice e giornalista Loredana Lipperini. Fra l'altro, si parlerà del processo di costruzione dell'identità e dell'identità di genere, della relazione tra uomini e donne e della costruzione di stereotipi. Per informazioni, www.zeroviolenza.it.

Articoli e bibliografia - Corso Scuole 2015


Articoli relativi ai temi trattati durante il Corso "La città dei bambini
nella mente degli adulti. Differenze e integrazione".

*Crescere è un viaggio nello spazio della mente
Simona Di Segni, Zeroviolenza - 2 febbraio 2015

* La città dei bambini nella mente degli adulti
Geni Valle, Zeroviolenza - 25 marzo 2015

*************************

* Mamma primo amore
Marina Valcarenghi, Il Fatto Quotidiano - 27 aprile 2015

* I nostri figli (troppo) digitali. "Uno su tre usa il tablet a sei mesi"
Elena Dusi, la Repubblica - 27 aprile 2015

* Iperconnessi ma così fragili, che fatica diventare grandi
Chiara Saraceno, la Repubblica - 16 aprile 2015

Social baby
Alessandra Longo e Riccardo Luna, la Repubblica - 14 aprile 2015

* Di cosa parliamo quando parliamo di genere a scuola
Ingenere.it - 13 aprile 2015

* Il telefonino all'asilo
Marta Serafini, Corriere della Sera - 12 aprile 2015

* Poveri bambini di oggi un po' re e un po' boia
Aldo Masullo, Il Mattino - 16 marzo 2015

* I ragazzi in balìa dei media abbandonati fra tv e web
Giacomo Gambassi, Avvenire - 19 marzo 2015

* L'inarrestabile evoluzione del papà
Cristina Lacava, Io Donna - 14 marzo 2015

* Trieste, all'asilo i bimbi si scambiano i vestiti per la "parità di genere" ma i genitori insorgono
Giampaolo Sarti, La Repubblica - 10 marzo 2015

* Bambini chiusi in se stessi
Fabrizio Benedetti, Il Sole 24 ore - 8 marzo 2015

* In tv guerre, terrorismo, violenza devo parlarne ai miei bimbi per rassicurarli?
Anna Rezzara, Corriere della Sera - 22 febbraio 2015

* Game over, la dipendenza annebbia la mente
Lorenzo Sani, Il Giorno - 21 febbraio 2015

* Le mie battaglie di maestra e madre tra bimbi adultizzati e adulti bimbi
Marco Tarquinio, Avvenire - 15 febbraio 2015

* Come mamma mi vuole
Simona Maggiorelli, Left - 14 febbraio 2015


Bibliografia del Corso "La città dei bambini nella mente degli adulti. Differenze e integrazione"

"Microbi.  Tutti i bambini nascono piccini"
, di Manuela Trinci
Baldini Castoldi Dalai Editore, Milano 2003

"Il bambino, la famiglia e il mondo esterno"
, di Donald Winnicott  
Edizioni Magi, Roma 2005   

"Il padre materno"
, di Simona Argentieri
Einaudi, Roma 2005  

"Educare al Sé. Formarsi per incontrare i bambini"
, di Elena Liotta
Edizioni Magi, Roma 2014

"Odorabili figli"
, di Geni Valle
Edizioni Magi, Roma 2008

"A qualcuno piace uguale"
, di Simona Argentieri
Einaudi, Torino 2010

"La giusta fatica di crescere"
, di Manuela Trinci
Feltrinelli 2014

"Ancora dalla parte delle bambine"
, di Loredana Lipperini
Feltrinelli, Roma 2007

facebook