Il governo cieco dei prefetti di Roma

  • Venerdì, 05 Febbraio 2016 10:35 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Diritto alla cittàPaolo Berdini, Il Manifesto
5 febbraio 2016

La cecità dei numerosi prefetti che governano Roma inizia a preoccupare. Le famiglie che ieri hanno tentato di occupare un edificio in via Ostiense provenivano da un altro sgombero attuato poco tempo fa.

Casa, sgombero con cariche a Roma

  • Mercoledì, 27 Gennaio 2016 14:07 ,
  • Pubblicato in L'Articolo
Sgombero PrenestinaAction Diritti in Movimento
27 gennaio 2016

Nella capitale d'Italia commissariata dal governo Renzi i diritti vengono spazzati via e i cittadini vivono il dramma abitativo nella più completa solitudine.

Aria di sgombero a Baobab. Giovedì 3 conferenza stampa

  • Mercoledì, 02 Dicembre 2015 14:35 ,
  • Pubblicato in La Denuncia
Centro Baobab a Roma2 dicembre 2015

I volontari presso il centro Baobab di Roma hanno convocato per giovedì 3 dicembre alle ore 15.00 una conferenza stampa urgente presso il dormitorio della struttura (via Cupa, 1), a causa dello sgombero che verrà effettuato entro fine settimana,

Ex Telecom, piccolo mondo antico

  • Lunedì, 02 Novembre 2015 11:06 ,
  • Pubblicato in Flash news

Left
31 10 2015

Dovete immaginare un quartiere bloccato a metà. Dove uno sviluppo partito e poi arenatosi ha creato due facce. Una è quella della fermata nuova di zecca della Tav; dell'ambizione di diventare, da zona fieristica, centro nevralgico della trasformazione di Bologna in "smart city".
L'altra, la Bolognina, è lo storico quartiere del capoluogo emiliano-romagnolo.
Quello dei nuovi lavoratori che abitano i luoghi della vecchia classe operaia: i migranti. Dei loro figli e degli istituti tecnici senza sbocchi lavorativi. ...

Ilaria Giupponi

Sgomberi rom alla piemontese

  • Mercoledì, 21 Ottobre 2015 15:33 ,
  • Pubblicato in Flash news
IDEA ROM Onlus
21 10 2015

Lunedì 19 ottobre ha avuto luogo l’ennesimo sgombero di un’ulteriore porzione dell’insediamento Rom di lungo Stura Lazio, la baraccopoli c...he da due anni le autorità stanno smantellando pezzo a pezzo.

All’alba tutti i residenti dell’area, fra cui donne, bambini e anziani, sono stati bruscamente svegliati dall’arrivo di decine di camionette di polizia e carabinieri, accompagnati dal Nucleo Nomadi della Polizia Municipale di Torino.

In pochi minuti l’intero accampamento è stato circondato, intimando sbrigativamente alle persone di uscire dalle abitazioni. Fatti raccogliere i pochi beni in qualche fagotto e messe le famiglie per strada, le ruspe hanno immediatamente iniziato la demolizione di 12 baracche.

Stanotte oltre 30 persone dormiranno all’addiaccio, misurandosi con i 4-5 gradi circa previsti sulle rive del fiume.

Al campo restano altre 35 famiglie (100 persone circa) minacciate della stessa sorte nei prossimi giorni, così come quelle sistemate provvisoriamente negli stabili e negli appartamenti del “ras” delle soffitte, il pregiudicato Molino.

Alla fine si tornerà al punto di partenza, con centinaia e centinaia di persone in mezzo alla strada.

Il tutto all’ombra dei 5 milioni di euro destinati all’accoglienza abitativa di queste persone e misteriosamente spariti nella casse del raggruppamento d’imprese -composto da Valdocco, Aizo, Liberitutti, Stranaidea, Terra del Fuoco, Croce Rossa e il sostegno esterno di Asai, Servizio Migranti della Caritas ed Asgi- che gestisce il progetto appaltato dal Comune e dalla Prefettura di Torino.

Trattandosi di Rom sembra sia quasi legittimo lo spreco, la brutalità e l’inconcludenza degli interventi, purché si possa dare in pasto all’opinione pubblica la notizia delle ruspe in azione, per molti errato sinonimo di maggior sicurezza: infatti molti bambini abbandoneranno i propri percorsi scolatici, anziani e ammalati aggraveranno le proprie condizioni di salute e le famiglie andranno semplicemente a risistemarsi in zone ancor più degradate della città.

La foga razziale messa in campo per i Rom in questi giorni non può non ricordare i rastrellamenti di epoche più tristi, ma questa storia ha qualcosa di più lugubre da raccontare: il capolavoro degli sgomberi a “bassa intensità”, raccontati come opere di bene.

Alla faccia dei Rom e dei contribuenti che pagano le tasse per foraggiare il “sistema” dei campi nomadi nella versione torinese.

facebook