Huffington Post
21 05 2015
Una "marea nera" ha investito Santa Barbara, in California: a causa della rottura delle condutture di un oleodotto, circa 80mila litri di petrolio si sono riversati nell'Oceano Pacifico. Una macchia di greggio lunga oltre sei chilometri e larga una cinquantina di metri, secondo quanto riporta il Los Angels Times online, starebbe minacciando le spiagge Goleta Beach e Refugio State Beach.
Un vero e proprio disastro ambientale che ha portato il governatore della California, Jerry Brown, a dichiarare lo stato d'emergenza. Sul posto sono accorse le autorità federali e locali che stanno cercando di limitare i danni.
Intanto la società che gestisce l'oleodotto, la Plains All American Pipeline, ha detto di aver interrotto il flusso di petrolio dopo la rottura e di aver avviato le procedure per limitarne l'impatto ambientale.
Nonostante la cifra ufficiale del petrolio disperso sia 80mila litri, la Plains ipotizza che il bilancio potrebbe aggravarsi: nell'Oceano Pacifico potrebbero essersi riversati fino a 105mila galloni di petrolio (quasi 400mila litri).
Ilaria Betti
La Stampa
15 05 2015
«L’orrore, l’orrore» diceva, prima di morire, Kurtz il misterioso personaggio creato da Joseph Conrad in “Cuore di tenebra” nel vedere l’orrore di sé stesso nella propria civiltà. E cosa avrebbe detto allora di un gruppetto di studenti della Harding Charter Preparatory High School in Oklahoma, una della scuole più prestigiose degli Stati Uniti?
Ebbene in questo istituto è accaduto un fatto che ha scosso l’opinione pubblica ed è stato riportato da diversi giornali, “Daily Mail” in primis. Otto studenti si sono filmati mentre, dietro ai banchi del loro laboratorio di anatomia, facevano danzare i corpi morti di altrettanti gatti, diretti da un nono studente davanti a loro. Il video è poi finito sulla pagina Facebook di uno degli studenti e da lì, in un attimo, ha fatto il giro del mondo.
A rendere il tutto ancora più raccapricciante è la musichetta sulle cui note vengono fatti ballare i cadaveri, in realtà destinati alla dissezione per il corso di anatomia. Si tratta di “Meow mix”, jingle di una nota pubblicità di alimenti per animali. Gli studenti sorridono, si divertono, la musica sciocca e ripetitiva crea un’atmosfera a dir poco macabra, con i corpi dei gatti che, sincronizzati, si toccano “danzando” da destra a sinistra. Alla fine del filmato lo studente ’regista’ alza un cartello con la scritta “Piccolo and the Pussycats” (Piccolo e le Pussycats).
Leslie Piccolo è il nome di un insegnante di scienze della scuola ma non è chiaro se fosse presente al momento in cui è stato registrato il video e non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito.
Sulla scia del filmato la Peta (People for Ethical Treatment of Animals) ha chiesto che venga bandita la dissezione di animali nelle scuole e ha aggiunto, parlando con i giornalisti del “Daily Mail”, di aver inoltrato numerose lettere all’amministrazione dell’istituto senza però aver ricevuto risposta. Nonostante il no comment della scuola la Peta ha proseguito nell’accusa, sostenendo che il video violi le linee guida dell’educazione scientifica che prescrivono di trattare gli animali eticamente e con rispetto. Non solo, l’associazione animalista ha anche aggiunto che la dissezione degli animali in classe può causare disagio psicologico per tutta la vita e indurre un minore rispetto nei confronti degli animali.
Secondo i dati della Peta, negli Stati Uniti oltre dieci milioni di animali vengono uccisi ogni anno per la dissezione e il gruppo si sta battendo perché, almeno nelle scuole, vengano usati metodi alternativi come i programmi informatici. «I programmi interattivi di dissezione – ha spiegato Justin Goodman, responsbile Peta per le indagini di laboratorio – hanno dimostrato che è possibile insegnare materie come biologia e anatomia risparmiando tempo, denaro e vite animali. Inoltre possono essere più efficaci perché consentono agli studenti di ripetere la dissezione più volte».
Claudia Audi Grivetta