Alberto Negri, Il Sole 24 Ore
2 gennaio 2017

Oltre una dozzina di sanguinosi attentati in un anno, l'assassinio in diretta dell'ambasciatore russo Karlov ad Ankara e adesso, nella notte di capodanno, la strage del Reina, uno dei locali della ex dolce vita sul Bosforo : la Turchia di Erdogan ha importato il terrorismo mediorientale e farà assai fatica a liberarsene.

Inutili archi di trionfo

  • Martedì, 27 Dicembre 2016 08:58 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Dalì, violenzaTommaso Di Francesco, Il Manifesto
27 dicembre 2016

Gli archi di trionfo eretti appena dopo l'uccisione del jihadista Anis Amri, dal governo e dalle autorità italiane sono quantomeno fuori luogo. Tanto più in un clima islamofobico e giustizialista alimentato sia dalla peggiore stampa di destra che si appella ai "plotoni d’esecuzione", titola "una bestia di meno" e invoca fantomatiche "Guantanamo d'Europa" (visto il grande risultato di quella americana);

La politica della follia, l'economia della violenza

  • Martedì, 20 Dicembre 2016 08:33 ,
  • Pubblicato in ZeroViolenza
Salvador Dalì, NarcisoMonica Pepe, Zeroviolenza
20 dicembre 2016

L'ambasciatore russo in Turchia viene ucciso da un attentatore turco, un camion si lancia sulla folla di un mercato di Natale a Berlino uccidendo e ferendo decine di persone. A Zurigo una sparatoria nei pressi di un centro islamico ferisce altre persone. Un video che chiama alla Jihad sottotitolato in perfetto italiano viene diffuso in rete.

I senza dio della guerra

  • Giovedì, 28 Luglio 2016 10:53 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Salvador Dalì, AsceTommaso Di Francesco, Il Manifesto
28 luglio 2016

Di fronte al limite mai superato dell'uccisione in chiesa di un sacerdote, padre Jacques, il Giornale e Libero, fogli razzisti del populismo italiano, hanno titolato: "Hanno sgozzato dio", "Occhio, ti sgozzano in chiesa".

Lo specchio infranto dell'ansia perenne

  • Domenica, 24 Luglio 2016 08:02 ,
  • Pubblicato in IL MANIFESTO
Ansia uomoSarantis Thanopulos, Il Manifesto
24 luglio 2016

Le notizie su attacchi omicidi-suicidi rimbalzano da una parte del pianeta all'altra. L’assuefazione collabora silenziosamente dentro di noi con una rassegnazione angosciosa, creando uno stato psichico stuporoso, terreno fertile per le interpretazioni schematiche e sbrigative.

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