di Elettra Deiana
21 giugno 2011
Il problema è antico e annoso, irto di ambiguità, contraddizioni, colpevoli rimozioni, come è, da sempre, la storia delle relazioni tra donne e uomini nell’intreccio tra sfera privata e sfera pubblica, tra personale e politico, tra arcaico e moderno. E tra cittadinanza e Stato: sempre zoppicante la prima, quando riguarda le donne, sempre misogino il secondo, quando deve loro rendere giustizia. Lo chiamammo – quel problema – intreccio tra lavoro di riproduzione sociale e lavoro di produzione, il primo intestato alle donne come un “destino naturale”, che aspramente contestammo; l’altro espressione pratica e soprattutto simbolica degli uomini, via via però abbracciato da molte del nostro sesso, come la grande occasione dell’emancipazione, che le donne percorsero con impeto, per necessità, voglia di libertà, sfida alle tradizioni.