kuka

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di Vittoria Tola
3 maggio 2011


La Corte dei Conti ha approvato a febbraio il Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking. Questo Piano presentato con grande enfasi dalla Ministra Carfagna a ottobre e successivamente il 25 novembre 2009, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, è stato finalmente pubblicato nel sito del Dipartimento Pari Opportunità.
A leggere la presentazione sembra finita con successo un’avventura che si trascina da anni, da quando con il Governo Prodi si ottenne da parte del Dpo un finanziamento di 20 milioni per il Piano nazionale e la creazione di un Osservatorio contro la violenza alle donne.
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di Bianca Pomeranzi
19 aprile 2011


Collocare nella storia recente un movimento politico a cui si è partecipato è molto difficile. In primo luogo perché occorre avere una sorta di scetticismo rispetto alla propria capacità di memoria piena di “scorie” e di “vuoti” dovuti alle emozioni personali.
In secondo luogo perché bisogna superare quella sorta di barriera identitaria tra il “noi allora…” e il “voi ora …” su cui facilmente si imbatte chi si sente protagonista di una vicenda collettiva mai raccontata e spesso marginalizzata dalle troppe interpretazioni.
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di Pia Covre

Se si scriverà la storia dei fenomeni sociali di questo periodo a cavallo del secolo la prostituzione potrebbe essere classificata come lavoro sessuale, in alcuni Paesi infatti è stata qualificata come un lavoro. Preciso che parlerò molto di lavoratrici al femminile in questo scritto perché la questione coinvolge in maggioranza lavoratrici donne, ma nel lavoro sessuale sono occupate anche transessuali e uomini. Non si può continuare a relegare nell’illegalità una attività, che per molte persone è una risorsa di vita e viene scelta volontariamente.
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di Nicoletta Dentico*

Sospetto che in nessun modo si possa sminuire il significato delle 230 città italiane e delle numerose città del mondo mobilitate intorno alla questione di genere in Italia, lo scorso 13 febbraio. Lo dico con lo stupore incredulo di chi ha partecipato direttamente alla messa a punto dell’iniziativa e l’ha vissuta, se volete, con la prospettiva del palco. Forse, è ancora necessario fare uno sforzo di interpretazione per comprendere che cosa sia veramente successo.
Mi sembra che si possa parlare della irruzione della realtà, con le sue molte espressioni e le sue diverse parole, a scardinare la proditoria rappresentazione mediatica delle cose, o troppo voyeurista o troppo politicista. La ingombrante mobilitazione del 13 febbraio ha incrociato un fiume carsico di desiderio civile, di attese, di voglia di esserci.
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di Sabrina Marchetti

Quando si parla di donne straniere in Italia, quella della “badante” sembra essere una delle poche immagini disponibili (assieme al suo contraltare: la prostituta). Non passa giorno che non venga dedicato almeno un titoletto a vicende che la riguardino. Il famigerato clickday 2011 consentirà quest'anno l'ingresso in Italia a 30mila “colf & badanti”, un numero considerevole, benché inferiore alle reali necessità. E sicuramente grande attenzione hanno ricevuto le ultime regolarizzazioni del settore: nel 2002, con 340mila permessi, e nel 2009, con 295mila domande presentate(1).

A fronte di tanta attenzione mediatica è importante, per chi è sensibile alle questioni di genere e al tema della migrazione, discutere di cosa veramente significhi “parlare di badanti” e interrogarsi sul perché le loro storie debbano continuare ad interessarci.
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Zeroviolenza è un progetto di informazione indipendente che legge le dinamiche sociali ed economiche attraverso la relazione tra uomini e donne e tra generazioni differenti.

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