#‎IoMeNeOccupo‬. Campagna di sostegno al Canile di MuratellaIo Me Ne Occupo
13 maggio 2016

Dal 1 maggio 2016 è scaduta la convenzione tra il Comune di Roma e il vecchio gestore del canile Muratella, ma, nonostante ciò, né il nuovo affidatario, né il Comune stesso, si sono presi carico della gestione della struttura.

Canili comunali di Roma, no dell'Anac a proroga gestione

  • Sabato, 23 Gennaio 2016 10:34 ,
  • Pubblicato in REPUBBLICA
Lavoratori canili RomaViola Giannoli, Repubblica.it
22 gennaio 2016

Lunedì 25 gennaio, ore 9.30 al canile Muratella conferenza stampa dei lavoratori dei canili.

Dal 31 gennaio dunque il canile del Poverello e quello della Muratella resteranno senza gestione e saranno chiusi:

Il canile della Muratella non chiude, vittoria dei lavoratori

  • Giovedì, 31 Dicembre 2015 16:54 ,
  • Pubblicato in Flash news

Dire
31 dicembre 2015

Vittoria dei lavoratori dei canili 
comunali. Il Campidoglio ha deciso di non revocare la proroga (in scadenza oggi alle 24) per il servizio di gestione del Canile della Muratella, in via della Magliana, ora affidato all'associazione Volontari Canile di Porta Portese (Avcpp), e per la struttura in custodia giudiziaria di Vitinia. La decisione, firmata nel pomeriggio dal sub commissario capitolino Camillo de Milato, arriva infatti al termine della mobilitazione dei lavoratori dei canili, che stamani si sono dati appuntamento davanti la prefettura di Roma, in via IV Novembre.

De Milato ha fissato per il 4 gennaio alle 17 una riunione a palazzo Senatorio con l'associazione Volontari Canile di Porta Portese (Avcpp) per "individuare un percorso amministrativo temporaneo per garantire la funzionalita' dei canili comunali". In altri termini dovrebbe arrivare una proroga del servizio in attesa della conclusione del bando europeo. Nel frattempo, si legge nella lettera del Campidoglio, "si chiede" all'associazione Volontari Canile di Porta Portese (Avcpp) "di garantire in questi giorni il regolare servizio affidato".

Indipendenti.eu
29 dicembre 2015

Ieri 28 Dicembre si è svolto, in Campidoglio, un incontro tra le rappresentanze dei lavoratori dei canili di Roma e l’amministrazione capitolina.
Roma Capitale era rappresentata dal sub commissario con delega all’ambiente, e Generale dei Carabinieri in pensione, dott. De Milato e la vice capo di gabinetto dott.ssa Matarazzo.
Sul tavolo della trattativa il futuro dei lavoratori dei canili di Roma e del servizio stesso.

È bene ricordare in quale situazione versano i lavoratori dopo la battaglia combattuta nei mesi autunnali contro il bando ammazza canili prodotto della giunta Marino. Gli operatori e le operatrici del canile della muratella (94) e quelli del canile del poverello (5) hanno subito una sostanziale decurtazione del monte ore e, conseguentemente, dello stipendio dovendo chiedere addirittura l’accesso alla cassa integrazione in deroga.

Oltre l’impoverimento dei lavoratori, c’è stata una riduzione del servizio stesso, inevitabilmente rallentato, con danni alla cittadinanza che quotidianamente usufruisce dei servizi che noi eroghiamo.

Questa era la base da cui si partiva nell’incontro di ieri. ma non c’è mai fine al peggio ed infatti la proposta uscita dall’amministrazione è la seguente: chiusura del canile più grande di Roma, ovvero la Muratella, licenziamento di 100 lavoratori e lavoratrici, fine di un servizio che, a Roma, ha servito oltre 500.000 cittadini, in oltre 15 anni di storia. Ovviamente i cani, oggi ospiti nella struttura, sarebbero trasferiti in massa nei canili privati.

Questa è la prospettiva che la Roma dei commissari ha riservato per noi, in perfetta continuità con la giunta Marino e anzi, con ancora più ferocia, vengono praticate le politiche di austerità imposte dal governo Renzi.

Inutile dire che non siamo disposti ad accettare questo disegno, a mettere sul piatto i nostri diritti e il nostro salario contro il benessere dei cani che accudiamo; non siamo disposti ad accettare il sacrificio delle nostre vite in cambio di un risparmio ridicolo che produce precarietà, sfruttamento e privatizzazione dei beni e servizi collettivi.

Chiediamo non solo che i partiti politici, già in campagna elettorale, i movimenti con cui abbiamo costruito momenti di dibattito e conflittualità , le associazioni animaliste si esprimano; vogliamo combattere per impedire che un modello scellerato venga imposto alla nostra città e per difendere i nostri diritti e il nostro futuro.

Per questo ci mobiliteremo ed attiveremo e proponiamo a cittadini, realtà sociali, sindacali e politiche, colpiti come noi dalle scellerate politiche di austerity, di farlo con noi.
Per prendere parola su quello che oggi accade a Roma nella gestione dei servizi e della cooperazione sociale, messa in ginocchio prima da Mafia capitale e poi dai tagli insensati che sono stati imposti ai bilanci di Roma Capitale.
Per resistere un minuto di più di loro, diamo i seguenti appuntamenti:

GIOVEDI’ 31 DICEMBRE ORE 10.30 APPUNTAMENTO SOTTO LA PREFETTURA, VIA 4 NOVEMBRE 119, PER CHIEDERE AL PREFETTO GABRIELLI DI FERMARE QUESTO MASSACRO
LUNEDI 4 GENNAIO ORE 11.00 ASSEMBLEA PUBBLICA NEL CANILE DELLA MURATELLA, VIA DELLA MAGLIANA 856

LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DEL CANILE COMUNALE DELLA MURATELLA

La Repubblica
28 09 2015

Rivolta delle associazioni animaliste contro la ditta che ha vinto tutti e tre i lotti del bando ponte. Interrogazioni di Sel e Forza Italia

Una ditta privata che si occupa di smaltimento di ogni tipo di rifiuto, servizi di derattizzazione e disinfestazione, manutenzione del verde, servizi di pulizie, gestione di canili, e gestione di stabulari per animali da laboratorio per l'università di Bari, la pugliese Mapia Srl, è arrivata prima in tutti e tre i lotti del bando-ponte, in vista del bando europeo che si terrà nel 2016, indetto dall'assessorato all'Ambiente del comune di Roma per la gestione dei canili della capitale (Vitigna Ex Poverello, Muratella, Ponte Marconi ex Cinodromo). La gara è stata vinta con un ribasso del 10%, su un importo già decurtato - rispetto a quanto da dieci anni stanziato dal Comune di Roma - del 60%.

"Non appena il comune farà l'assegnazione" hanno denunciato nei giorni scorsi i lavoratori dei tre canili romani, che alla notizia dell'assegnazione hanno protestato con striscioni e sit-in nella piazza del Campidoglio, "100 lavoratori su 126 saranno licenziati. Stiamo valutando se occupare la nostra struttura e non uscire più finché non si trova una soluzione". La vicenda è talmente clamorosa che Loredana De Petris, capogruppo Sel in Senato e Davide Bordoni, coordinatore Forza Italia Roma, hanno già presentato interrogazioni.

I ras delle multiservizi. La multiservizi Mapia in Puglia ha fatto a lungo tempo il bello e il cattivo tempo nella gestione dei canili comunali. Per esempio partecipando a prezzi irrisori a tutte le gare indette dai comuni pugliesi, tanto che il suo megacanile, che si trova nel quartiere Japigia, periferia sud di Bari, ospita can oltre che di Bari, anche dei comuni di Rutigliano, Cassano, Ostuni, Acquaviva e molti altri.
Negli ultimi tempi però ha iniziato a perdere le gare della sua regione e anche i ricorsi al Tar presentati dai suoi agguerriti avvocati. La normativa pugliese infatti parla chiaro: i canili comunali possono essere gestiti solo da associazioni di volontariato animalista. E così non è stata ammessa (e ha perso anche il ricorso al Tar) nella gara indetta nel 2012 dal Comune di Barletta per la gestione del canile comunale. E nell'aprile del 2013 ha presentato ricorso al Tar e poi, dopo averlo perso, al Consiglio di Stato, per non essere stata ammessa alla gara per la gestione del canile comunale di Acquaviva delle Fonti.

Il mercato pugliese si sta dunque restringendo: anche perché i 1200 animali, oltre a non vedere l'ombra di un volontario, sono ospitati in una struttura fatiscente, sotto al sole, senza riparo, nell'incuria. Le adozioni sono un miraggio lontano, gli educatori qui non si sono mai visti.

Offerte troppo al ribasso. Le offerte economiche per gestire i 3 canili comunali di Muratella, Ponte Marconi e Vitinia, al massimo ribasso, d'altra parte parlano chiaro. E tutto quello che si vede oggi in questi canili diventerà un sogno lontano. Anche perché tolto il guadagno di Mapia, quello che resterà per gli animali, per i servizi al pubblico e per la tutela dei lavoratori è irrisorio: il Comune di Roma ha oltretutto richiesto nel bando, servizi che possono essere erogati solo da ditte specializzate come lo smaltimento deiezioni canine in discariche a norma, le disinfestazione-derattizzazioni, lo smaltimento reflui liquidi, la gestione rifiuti speciali degli ambulatori.

"Randagismo fonte di reddito". "Le offerte presentate in gara dalla onlus che attualmente gestisce i tre canili" dicono gli animalisti, "sono state considerate non ammissibili: prevedevano la tutela di tutti i lavoratori e il benessere degli animali. Andavano dunque ben oltre la base di gara. Del resto una onlus che tutela benessere e operatori non potrà mai concorrere contro un imprenditore che fa del randagismo una delle sue fonti di reddito".

La onlus Avcpp, che ha gestito fino a oggi i tre canili, ha presentato l'11 settembre un ricorso al Tar. Segnalando dieci irregolarità: cifre non congrue per il benessere animale e per pagare i servizi professionalizzati richiesti in gara. Mancata presenza di "un importo fisso e non suscettibile di ribassi per le spese per la sicurezza. Clausola di salvaguardia degli operatori non reale. Canili messi a gara non dotati di autorizzazioni sanitarie e dove non è chiaro chi dovrà pagare le cure sanitarie degli animali e in quali luoghi queste cure dovranno essere espletate. Assenza del punto di primo soccorso gatti - unico in tutta Roma che ha ricoverato curato e fatto adottare 7000 gatti feriti e malati in 10 anni - per cui non è chiaro che fine faranno quei lavoratori e dove saranno curati i gatti di Roma".

Il pareggio. È strano che il Comune di Roma non consideri chi ha gestito i canili comunali per tanti anni una risorsa. La onlus Avcpp, per esempio, era riuscita a raggiungere il punto di pareggio tra cani in entrata e cani in uscita: nel 2014, sui 2300 animali (cani e gatti) entrati in canile in un anno, 1400 cani erano entrati e 1400 cani erano usciti tra adozioni e ricongiungimenti con le famiglie che li avevano smarriti.
E ora, forse, dicono gli animalisti, "mettendo i canili nelle mani di persone senza esperienza nelle adozioni, le strutture si intaseranno. E il Comune dovrà affittare gabbie dei canili privati di tutto il Lazio. Quanto costerà questa scelta?".

Mafia Capitale. La gara aggiudicata da Mapia è stata tra l'altro protagonista di una vicenda intricatissima: pubblicata sul sito del Comune di Roma il 31 luglio 2015 (con scadenza della presentazione delle domande il 12 agosto), è in realtà una fotocopia di quella sospesa in "autotutela" dal Comune di Roma nel dicembre del 2014. Riporta addirittura la firma, cancellata a penna, dell'ex direttore del dipartimento ambiente capitolino Gaetano Altamura, tra gli arrestati di Mafia Capitale proprio per questa vicenda. Quella gara venne sospesa perché inquinata dalla presenza della Cooperativa 29 Giugno di Salvatore Buzzi, ammessa dal Dipartimento Ambiente senza che avesse i requisiti richiesti dalla gara stessa: e cioè 3 anni di esperienza nella gestione dei canili e attività di gestione di canili prevista nello statuto sociale. Un dirigente Bruno Cignini - che fu anche Direttore dell'Ufficio Benessere degli Animali - risulta nell'elenco dei 21 dirigenti attenzionati dal prefetto Gabrielli come collusi con il sistema di Mafia Capitale.

Le incursioni in dipartimento Ambiente. Dallo scoppio dello scandalo "Mafia Capitale" sono già 4 le intrusioni all'interno dei locali del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma: nella notte tra il 4 ed il 5 dicembre 2014 è stato l'ufficio del Direttore del Servizio Giardini a subire il furto con scasso di un pc e ad avere la stanza messa a soqquadro. L'8 gennaio 2015 ancora furto con scasso nella sede di via Colli della Mentucci: sono spariti 4 mezzi da lavoro ed un secondo computer. Il 24 agosto 2015 i dipendenti del Dipartimento in circonvallazione Ostiense si sono ritrovati con le porte dell'ufficio e di altre stanze bloccate dopo un tentativo di forzatura e pochi giorni fa, il 21 settembre, sempre gli stessi uffici sono stati forzati nel corso della notte.

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