Lo afferma l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) nell'edizione 2016 del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque, relativa al 2013-2014.
Secondo i monitoraggi dell'Istituto, le acque superficiali (fiumi, laghi, torrenti) "ospitano" pesticidi a un livello che compromette la qualità ambientale nel 64% dei 1.284 punti monitorati (nel 2012 erano 57%); quelle sotterranee nel 32% dei 2.463 punti analizzati (erano 31% nel 2012). La contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta e fra le sostanze più diffuse c'è il glifosato, insieme al suo prodotto di decadimento, l'Ampa.
Il glifosato è al centro di una polemica mondiale, dopo che l'Oms lo aveva dichiarato probabilmente cancerogeno a marzo dell'anno scorso. A ottobre l'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza ambientale) aveva svolto un'altra ricerca definendo al contrario "improbabile" il rapporto fra questo erbicida e il cancro. L'Unione Europea dovrà decidere entro giugno se prorogare ancora l'autorizzazione all'uso del diserbante nel territorio dell'Ue.