IL FATTO QUOTIDIANO

Family DayManuela Campitelli, Il Fatto Quotidiano
27 gennaio 2016

Anna ha 35 anni, un figlio di cinque, marito non pervenuto da quando Luca aveva un anno. Adesso vive con Gianni, prima una lunga frequentazione, "perché con un figlio a casa non si scherza sui sentimenti", poi la convivenza quando ha capito che con Gianni poteva funzionare.
Migranti in GreciaFrancesco De Palo, Il Fatto Quotidiano
25 gennaio 2016  

Il nodo immigrati? Lo scioglieranno come hanno fatto con la crisi economica greca: con una falsa soluzione che aggrava lo status quo. La miopia politica di chi, anziché prevenire disagi, ha preferito epitetare come Cassandre
TunisiaPaolo Hutter, Il Fatto Quotidiano
23 gennaio 2016

Ci saranno altre proteste e probabilmente altri momenti di tensione nel fine settimana, ma il primo coprifuoco nazionale (dalle 20 alle 5 di mattina) è filato tutto sommato liscio. Kasserine, epicentro della rivolta, non si è mai svegliata così pulita di sabato.
Eldorado go homeFrancesco De Palo, Il Fatto Quotidiano
18 gennaio 2016

Mentre la troika si appresta a iniziare il primo check up dell'anno sui conti greci, con alcune indiscrezioni che parlano di insoddisfazioni sulla riforma della previdenza, ecco che gli investitori di Eldorado Gold, i canadesi che tentavano di estrarre oro da una miniera nel nord del Paese, hanno deciso di fare bagagli.
Stop TrivelleLuisiana Gaita, Il Fatto Quotidiano
13 gennaio 2016

Un rinvio, nuove tensioni e altrettanti dubbi. Per esempio sul limite dei 75mila ettari per i permessi di ricerca: secondo i comitati No Triv viene aggirato dalle aziende con un escamotage. “Le multinazionali presentano istanze contigue”, spiega a ilfattoquotidiano.it il costituzionalista Enzo Di Salvatore.
Giovani, lavoro e precarietàStefano De Agostini, Il Fatto Quotidiano
12 gennaio 2016

Una quota di disoccupati rischia di sparire dalle statistiche Istat. E non perché hanno trovato un posto, ma solo grazie a un cambio di regole nei servizi per l’impiego, deciso dal ministero del Lavoro.

 

Il Fatto Quotidiano
12 gennaio 2016

Colpita l'area in cui sorgono la Moschea Blu e il Topkapi Palace, frequentate ogni giorno da migliaia di stranieri: almeno dieci morti. Il governo ha imposto ai media turchi il divieto sulla diffusione delle notizie. "Annienteremo i terroristi", ha detto il capo dello Stato. Il premier francese Valls: "E' una guerra"

Una violenta esplosione avvenuta questa mattina alle 10 locali (le 9 ora italiana) nel cuore turistico di Istanbul, nella piazza del quartiere centrale di Sultanahmet, dove si trovano la Moschea Blu e il Topkapi Palace, ha causato almeno 10 morti e 15 feriti. L’esplosione – avvenuta vicino all’obelisco di Teodosio, una zona nota in tutto il mondo per le sue bellezze architettoniche e frequentata ogni giorno da migliaia di persone – ha investito anche diversi turisti: almeno nove cittadini tedeschi sono morti, conferma il governo di Ankara.

A Istanbul è stato colpito “un gruppo di turisti tedeschi – ha detto subito dopo l’attacco Angela Merkel da Berlino – non abbiamo ancora tutte le informazioni su artefici e vittime, ma siamo in grande ansia che ci possano essere e che ci saranno vittime e feriti tedeschi”. Il governo ha imposto ai media turchi il divieto sulla diffusione delle notizie.

Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha detto che l’esplosione è stata causata da un “terrorista suicida di origine siriana” e che ci sono stranieri tra le vittime: “Sfortunatamente ci sono 10 morti, tra cui cittadini stranieri e turchi, e ci sono 15 feriti”. “La Turchia continuerà a lottare sino a quando le organizzazioni terroristiche non saranno totalmente annientate”, ha detto ancora il capo dello Stato. Il kamikaze era un siriano di 28 anni, ha aggiunto il vicepremier Numan Kurtulmus, spiegando che le vittime sono per lo più stranieri e che 2 dei 15 feriti sono in condizioni gravi.

Il quotidiano Hurriyet riporta che, secondo fonti della sicurezza, è probabile che l’esplosione sia stata causata da un attentatore suicida dello Stato islamico. “E’ una guerra“, ha detto il premier francese, Manuel Valls. “Sono minacce che conosciamo”, ha aggiunto.

Testimoni citati dai media turchi parlano di una “violenta detonazione” appena dopo le 10 del mattino, ora locale, udita anche nei quartieri limitrofi. Immagini della Cnn turca mostrano ambulanze e auto della polizia giunte sul posto per soccorrere i feriti. Molte ambulanze si trovano sul posto, mentre l’area è stata isolata dalla polizia e il traffico nelle vie circostanti è stato interrotto per precauzione. Poiché la Moschea Blu è tra i luoghi più turistici del Paese, si potrebbe trattare di un attacco destinato a danneggiare l’industria turistica turca.

Un vertice straordinario sulla sicurezza è in programma al palazzo presidenziale di Ankara. La testata turca Hurriyet, citando fonti dell’ufficio del premier, ha fatto sapere che l’incontro sarà presieduto dal primo ministro Ahmet Davutoglu. Tra i partecipanti, il ministro dell’interno Efkan Ala, il vice ministro degli Esteri Feridun Sinirlioglu, il direttore generale della Pubblica sicurezza Celalettin Lekesiz. In mattinata il titolare dell’Interno aveva aggiornato il premier per mezz’ora al telefono.

In un altro quartiere di Istanbul, Maltepe, un incendio si è sviluppato in un hotel di otto piani in costruzione. Tutti gli operai sono stati tratti in salvo, incluso uno che era rimasto bloccato sul tetto dell’edificio: lo scrive l’agenzia turca Cihan. Le fiamme sono divampate al pian terreno dell’hotel verso le 10,30 locali (le 9,30 in Italia), poco dopo cioè l’esplosione di Sultanahmet. Testimoni hanno riferito di avere sentito un’esplosione prima di vedere le fiamme, ma le autorità non si pronunciano ancora sulle cause del rogo. Al momento dell’incendio nel cantiere dell’hotel c’erano almeno 24 persone, ha reso noto in un tweet il sindaco di Maltepe, Ali Kilic.

Negli ultimi mesi si sono verificati attacchi sporadici da parte di estremisti di sinistra a Istanbul, mentre sono riprese le violenze tra le forze turche ed i curdi del Pkk – soprattutto nel sudest del Paese – dopo la rottura del cessate il fuoco. La Turchia è stata anche colpita dagli attacchi dell’Isis: due esplosioni provocate da kamikaze ad Ankara hanno ucciso oltre 100 persone lo scorso ottobre, mentre oltre 30 persone sono state uccise a luglio a Suruc, vicino al confine con la Siria.

Felice Meoli, Il Fatto Quotidiano
3 gennaio 2016

Teheran si prepara a riprendere le esportazioni mentre Ryad ha chiuso il 2015 con un deficit record a causa del calo dei ricavi. Sullo sfondo i contrasti all'interno dell'Opec,
Migranti a LesboFrancesco De Palo, Il Fatto Quotidiano
30 dicembre 2015

Mentre nelle acque italiane non si "muore più di immigrazione" per via di una gestione migliore di controlli e delle operazioni di salvataggio, ecco che tra Grecia e Turchia si continuano a contare decessi e tragedie, ultima in ordine di tempo quella dello scorso 22 dicembre.
Sprechi alimentariSprechi alimentariStefano De Agostini, Il Fatto Quotidiano
25 dicembre 2015

Per il Politecnico di Milano "raddoppiare si può, con meno burocrazia e più incentivi". La legge di Stabilità garantisce esenzione Iva a chi dona, ma anche i beneficiari chiedono un intervento:

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